«Cristel svegliati» grido da più di 15 minuti con questa ragazza, in attesa che si svegli visto che sono quasi le dieci.
«Solo altri dieci minuti» dice con tono assonnato
«No, alzati invece in meno di dieci secondi.»
«Dammi un buon motivo»
-Cosa potrei inventare..- penso
«È venuto Shawn per parlare con Nash.»
È immediatamente saltata giù dal letto, come se qualcuno l'avesse spinta o non so cosa
«Oddio veramente? Devo prepararmi, oddio cosa possa mettermi. Susan aiutami, non restare lì imbambolata»
«Ahahahahah. Vai a prepararti. Per i vestiti penserai dopo»
«Hai ragione» in meno di tre secondi si è scaraventata sotto la doccia. Oddio non oso immaginare cosa mi farà quando scoprirà che è stata tutta una scena per farla svegliare. Meglio uscire per evitare di vederla quando scoprirà tutto. Sarà meglio che in quel momento non mi troverà in casa.
Mi vesto velocemente ed esco di casa
Cammino per il viale, e credo proprio di voler andare in un centro commerciale a comprare qualcosa di nuovo. Al mio fianco si ferma un auto nera, e si abbassa il finestrino, e poi una voce, «Dove stai andando?» Cameron? Cosa ci fa lui qua?
«Tu che ci fai qui?» rispondo scocciata
«Sai che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda?»
«Ok ciao. Buona giornata» dico e continuo a camminare per la mia strada.
«Buona giornata» risponde e accelera, scomparendo dalla mia vista dopo qualche secondo.
Non voglio aver tanta confidenza con lui, non mi sembra un ragazzo di cui ci si può fidare.
Poco dopo arrivo al centro commerciale, inizio a girare per i negozi, e fare compere. Qualche paio di pantaloni di diversi modelli. Maglie, scarpe abbinate, un po' di sano shopping.
Sto per uscire dal centro commerciale per tornare a casa, visto che non mi serviva di certo un intero guardaroba, quando mi squilla il cellulare, e leggo 'Cristel', oddio non so se sia proprio il caso di rispondere...
«Pronto?»
«Adesso spiegami dov'è?»
«Chi?» facendo finta di non saper nulla
«Shawn. Stronza. Dimmi che c'è veramente perché sai io non lo vedo. Non era uno scherzo vero?»
«Ahahahahah scusami sorellina. Anch'io ti voglio bene.»
E riattacco senza ricevere la sua risposta. In questo momento ho seriamente paura di lei.
«Hey ciao» esclama una voce dietro di me, infatti mi giro di scatto
«Hey ciao Jack»
Jack è anche lui un buon amico di mio fratello. Li conosco quasi tutti, visto che organizzano spesso delle feste e di solito molti di loro vengono in casa mia. Jack è molto simpatico e divertente. È un bravo ragazzo, e ci conosciamo fin da quando io ero una ragazzina, avrò avuto circa nove o dieci anni quando lo vidi per la prima volta insieme a mio fratello.
«Sei con tuo fratello?» mi chiede
«No, sono da sola. Se ti serve lui, potrei dirglielo quando tornerò a casa»
«No tranquilla. Se vuoi potrei darti un passaggio fino a casa»
«Si. Ok grazie» rispondo sorridendo
Ci avviamo insieme verso la sua auto, e lungo il tragitto mi sono divertita parecchio. Non mi sbagliavo quando dicevo che era un ragazzo davvero molto divertente. Sono arrivata davanti casa tenendomi i fianchi a causa delle risate.
«Hahahaha abbiamo riso abbastanza» esclama
«Grazie comunque del passaggio» dico ancora tra le risate
«Sta sera hai impegni?» mi chiede
«No, perché?»
«Se ti andava di fare una passeggiata, insieme.» dice anche parecchio imbarazzato
«Si. Volentieri. Ci vediamo dopo allora»
«Passerò verso le sette. Ti va bene?»
«Si. Grazie. A dopo» dico e scendo dall'auto
Rientro in casa e trovo Cristel sul divano, che non appena si accorge della mia presenza mi fissa, «Sai? Io a Shawn ancora non lo vedo. Si sarà materializzato?»
«Ahahahahahaha»
«Sei una stronza, un giorno finirò per non crederti più» dice ridendo. Per fortuna si è calmata.
«Con chi eri? Chi era quella macchina?»
«Ah si.. ci vediamo dopo salgo in camera» cerco di evitare il discorso, ma non funziona
«No no signorina. Non scappi. Con chi eri?»
«Con Jack» dico con un filo di voce
«Jack? Oddio siete usciti insieme?» dice gridando
«Non urlare. Comunque non siamo usciti insieme, ci siamo solo incontrati»
«Peccato»
«Ma usciremo sta sera» dico
«Oddio uscirai con Jack sta sera? Te l'ha chiesto lui? Come? Dai spiega»
«Cristel intanto stai calma. Si usciremo insieme sta sera, e si me l'ha chiesto lui quando mi ha dato il passaggio»
«Con chi uscirai tu stasera?» mi chiede una voce da dietro, posso perfettamente riconoscerla, Nash
«Con un amico» rispondo semplicemente senza troppe spiegazioni
«Quest'amico non ha un nome?»
«Si certo» rispondo con tutta tranquillità
«Cioè?»
«Jack» l'ho detto, alla fine penso che non ci sia nulla di male
«Jack chi?»
«Gilinsky, il tuo amico»
«Tu non ci andrai»
«Invece ci andrà» interviene Cristel
«Ci andrò se ti piaccia o meno, credo che a diciassette anni sia abbastanza grande e vaccinata da prendere decisioni in totale autonomia. Io non ti vieto di certo di uscire con le ragazze, tanto meno dovresti farlo tu nei miei confronti. Dovresti fidarti, in fondo sai che sto uscendo con un tuo amico, e non con un estraneo, ok?»
«No Susan. Tu non ci andrai. Proprio perché è mio amico voglio che non lo frequenti. Sarebbe imbarazzante parlare con i miei amici delle ragazze che frequentano, e sentire in mezzo anche il tuo nome, non sopporterei una cosa del genere» dice molto agitato
«A me non interessa il fatto che tu possa provare vergogna o imbarazzo semplicemente perché i tuoi amici potrebbero parlare di me solo perché sono uscita con uno di loro. Credi che debba obbedirti? Ti vergogni per caso che gli altri sappiano che io sia tua sorella? Non capisco guarda. Spiegami tu»
«Non è questione di vergogna. Avrei fatto la stessa identica cosa se un mio stesso amico avesse chiesto di uscire a Cristel. So come trattano le ragazze, e non vorrei che nessuna delle due possiate essere considerate in quella determinata maniera» dice come se volesse giustificarsi
«Ho capito che in un certo senso stai reagendo così perché vuoi proteggerci, però non abbiamo dieci anni, abbiamo le capacità per difenderci, o capire le intenzioni di un ragazzo. Fidati di me, e anche di Cristel se un giorno c'è ne sarà l'occasione»
«Scusami Susan, solo che l'idea che possa accadervi qualcosa, o che possiate soffrire mi provoca un istinto protettivo forse troppo eccessivo. Hai ragione, conosco Jack e in ogni caso cercherò di controllarmi. Mi fido di te» dice dispiaciuto
«Grazie Nash. Ti voglio un sacco di bene. Adesso vado a prepararmi. A dopo»
«Si, ma non esagerare»
«Ahahahaha no no, tranquillo Fratellone.» dico ridendo, per poi correre in camera mia per prepararmi.
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Ricomincio con te ||Cameron Dallas
FanficSusan è una ragazza con un passato molto difficile. A causa di un incidente stradale a soli quattro anni perse la madre e il padre. Fu adottata tempo dopo da una famiglia di Los Angeles, cui ne fanno parte già due bambini, Cristel e Nash, figli biol...