E poi esce parole che dette così improvvisamente mi colpiscono..
«Certo che se ti presenti davanti a Jack con quel sorriso si dimenticherà di tutto»
«Quale sorriso?» chiedo, come se avessi capito solo quella parola
«Il tuo»
«Il mio?»
«Non ho mai visto nessuna ragazza con un sorriso come il tuo» dice, ed io perdo totalmente le parole. Le sue mi stanno facendo un effetto così strano, come se fosse una via di mezzo tra l'essere felice e l'imbarazzata al massimo. Non posso di certo fargli capire tutto quanto, e di conseguenza decido di rispondergli da stronza ovviamente.
«Di quante ragazze hai avuto, non ne hai mai trovata una?»
«Dico sul serio» dice guardandomi negli occhi ed io involontariamente sorrido.
«Senti Cameron, forse sarebbe meglio provare a richiamare Jack, non credi?»
«Perché dovrei farlo io?»
«Perché sei suo amico e a te da ascolto»
«E tu no? Visto che sei la sua ragazza?» mi chiede, e ammetto che questo appellativo mi dà fastidio.
«Smettila e chiama»
Lui mi guarda e fa come gli ho detto.
Prende il cellulare e compone il numero, e chiama, ma non risponde nessuno.
Ritenta altre svariate volte ma senza ricevere alcuna risposta.
«E se uscissimo a cercarlo?»
«Ascolta, non credi che adesso stiamo esagerando? Continuare a chiamarlo, uscire a cercarlo per giunta; vuoi che ci mettiamo in contatto con la CIA e l'FBI? Non so dimmi tu.»
«Ma tu non puoi mica sapere come l'ha presa»
«Ma stai scherzando spero?! Come l'ha presa cosa? Non abbiamo fatto nulla di male ti ripeto. Basta»
«Tu immagina la tua ragazza nelle braccia di un altro sotto i tuoi stessi occhi»
«A me non interesserebbe»
«Tu non sei geloso della tua ragazza?»
«No, non lo sono. Non per forza devo esserlo.»
«E invece si. Ma tu per caso ti ascolti mentre parli?»
«Si stai tranquilla»
«Adesso usciamo a cercarlo» dico
«Io non vengo»
«E invece tu vieni. È stata colpa di entrambi, ed entrambi dovremmo cercare di risolvere ok?»
«E va bene. Vorresti venire così?» dice guardandomi, fino a quando capisco che si riferisce al fatto che sono ancora in pigiama.
«Se ri stai riferendo al pigiama stai tranquillo che sto andando a cambiarmi. A proposito, vai sotto o in camera di Nash perché io dovrei appunto andare a prepararmi.»
«Perché non posso aspettarti qua?»
«Senti Cam io non so come ti abbiano abituato le tue ragazze, ma per mio conto devi uscire dalla mia stanza»
«Eh va bene, calmati.» dice uscendo dalla camera.
Io dopo di che entro in bagno e mi sbrigo a prepararmi. Inizio ovviamente nel farmi la doccia.Una delle più grandi comodità in camera mia è proprio il bagno a quattro passi.
Mi lavo, e dopo dieci o quindici minuti esco dalla doccia, e ormai in tutta la stanza non si vede nulla dal grande vapore creato dalla temperatura cui ho regolato l'acqua.
Mi accorgo che ho dimenticato i vestiti in camera, e quindi mi copro con una tovaglia ed esco dal bagno per prendere i vestiti.
Non appena apro la porta salto in aria e cerco di apparire meno imbarazzata possibile davanti a Cameron seduto sul mio letto, davanti a me, dove quest'ultima è coperta da una semplice tovaglia.
«Oddio, ti ho detto di aspettare fuori»
«C'hai messo troppo e quindi sono venuto a vedere»
«Ah certo, e se fossi stata nuda per te sarebbe stata la stessa cosa?»
«Non la stessa cosa. Forse sarebbe stato meglio»
«E dai smettila» dico cercando di mantenermi
«Smettila tu invece, di arrossire»
«Io non sono arrossita, sta' tranquillo» dico, anche se so che non è assolutamente vero perché sento le mie guance andare a fuoco.Lo vedo alzarsi dal letto e avvicinarsi a me.
Cerco di rendermi consapevole di quello che sta succedendo, anche perché sento il mio cuore aumentare di battito secondo dopo secondo.«Allora sei pronta o no?»
«Devo vestirmi. Esci da qui adesso»
«No»
«Ma cosa no? Io devo vestirmi e non posso farlo di certo davanti a te»
«Perché?»
«Cameron sei stupido o cosa?»
«Eh va bene, ti do cinque minuti di tempo, dopo di che poi vedi come ti aiuto a cercare il tuo topolino»
«Vattenee» dico sbuffando
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Ricomincio con te ||Cameron Dallas
FanfictionSusan è una ragazza con un passato molto difficile. A causa di un incidente stradale a soli quattro anni perse la madre e il padre. Fu adottata tempo dopo da una famiglia di Los Angeles, cui ne fanno parte già due bambini, Cristel e Nash, figli biol...