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Ho quasi finito di prepararmi per andare alla festa. Indosso un vestitino fino al ginocchio, delle scarpe basse adatte appunto per la spiaggia.
Sono ritornata a casa da circa un'oretta e mi sorprendo che entro questo tempo sono riuscita a prepararmi. Fin da quando ho messo piede in casa mia madre continua a ripetermi che questa sera non mi farà uscire nuovamente visto che si è accorta del mio stato. Non mi sento per niente bene, ho brividi di freddo, sono calda, e ogni minima parte del corpo mi fa male. Non le darò ascolto per questa volta perché non vorrei che Cameron ci restasse male.
«Susan sei pronta?» mi chiede Cristel entrando in camera
«Si, devo solo dare una ritoccatina ai capelli»
«Oh, ma sei bellissima..»
«Credi che piaceró a Cameron?»
«Se piacerai? Gli farai perdere la testa»
«Non esagerare»
«Sei anche pallida»
«Non importa non è nulla»
«...Quel ragazzo è così cotto..»
«Io non ci credo ancora. Se me l'avessero detto un mese fa non ci avrei creduto»
«Neanch'io»
«Sto così bene con lui»
«Si vede»

Suona il campanello, e entrambe scendiamo.
«Non ascolti mai tua madre eh?» mi chiede appunto mia madre vedendo che io sto uscendo comunque
«Mamma ti prego»
«Se dovessi sentirti male torna subito a casa»
«Non ti preoccupare» dico, uscendo di casa, e troviamo solo Cameron e Shawn.
«Buona sera» dice Shawn e mia sorella va ad abbracciarlo

Cameron si avvicina e mi prende il viso tra le mani, «come stai?» mi chiede
«Bene»
«Non è vero, sei ancora pallida»
«Bugiardo»
«Sei anche calda, se vuoi possiamo anche restare a casa...?!»
«No, tranquillo, andiamo.»
«Sicura?»
«Si»
Mi guarda, mi sorride e poi mi bacia, «Avevo dimenticato di salutarti. Sei proprio bellissima lo sai?»
«Non è vero»
«Si che lo è, sei malata ma bellissima» dice sorridendo.

In pochi minuti arriviamo in spiaggia e devo dire che non c'è poi così tanta confusione, forse però la preferisco cosi, più tranquilla.
La musica non è come piace a me, Ma si può definire gradevole.
Vicino la riva intravediamo gli altri ragazzi, Matt, Aron, Nash e Taylor, e non appena si accorgono della nostra presenza si avvicinano.
«Finalmente siete arrivati anche voi»
«Si» risponde Cameron.

'Attenzione, per tutti gli innamorati, questa potrebbe essere l'occasione giusta per regalarvi un ballo' dice il ragazzo al microfono e pochi secondi dopo partono le note di una canzone  bellissima dei Coldplay, che s'intitola 'Trouble'.

«Mi concedi questo ballo?» mi chiede Cameron porgendomi la mano
«Si» dico avvicinandomi, e lui inizia a muoversi a ritmo e a cantarmi le parole di questo brano guardandomi negli occhi.
«Non pensavo conoscessi queste parole» gli sussurro
«Neanch'io fino a poco tempo fa»
«E non pensavo nemmeno potessi fare certe cose..»
«Non hai capito ancora che per te farei di tutto? Anche ciò che non ho mai fatto in vita mia?» dice, ed io mi appoggio con la testa sul suo petto, e lui il suo mento sulla mia testa e continuiamo a muoversi a ritmo.
«Susan..»
«Cosa?» dico alzando la testa guardandolo negli occhi
«Mi sembra impossibile»
«Cosa?»
«Tutto» dice, e mi bacia.
«Anche a me»
«Andiamo in un posto da soli?»
«Non questa sera, non è corretto per gli altri»
«E allora quando?»
«Domani»
«Domani io e te soli» dice ed io annuisco.

Alla fine della canzone andiamo a sederci vicino ai ragazzi, tra cui uno di loro è già quasi ubriaco, e cioè Matt.
«Hey Cam guarda a quella in fondo» dice Taylor
«Chi?» chiede girandosi
«Quella gran pezza di gnocca al bancone» risponde senza toglierle gli occhi di dosso
«Ahahahaha e allora?» chiede lui sorprendendo tutti i ragazzi presenti
«Oddio, una volta con le ragazze come lei non perdevi un attimo ad  avvicinarti e provarci»
«Sei un idiota, non puoi dire certe cose davanti a Susan» dice Cristel a Taylor e tutti scoppiano a ridere compresa io.
«Adesso ho di meglio» dice Cameron guardandomi, ed io lo bacio.

Il tempo passa a scherzare, e nel frattempo i ragazzi hanno alzato un po' il gomito, compreso Cameron, nonostante cercassi mille volte di impedirlo.
«Cam basta bere» dico togliendogli l'alcolico dalle mani
«Perché? Hai paura che possa morire?» dice e poi scoppia a ridere, e da qua si capisce che non è del tutto sobrio.
«Smettila»
«Tu chi sei?» mi chiede sgranando gli occhi
«La tua ragazza. Mi hai già dimenticata?»
«No, la mia ragazza è più bella» e mentre continua a parlare mi accorgo che non è poco sobrio, ma totalmente ubriaco.

«Shawn puoi chiamarci un taxi» chiedo a lui perché è l'unico rimasto sobrio.
«Perché?»
«Cameron ha bevuto troppo, e voglio riportarlo a casa»
«Va bene, subito»
«Grazie»

In pochi minuti ci ritroviamo in taxi, e con molta difficoltà sono riuscita a farlo alzare.

«Non ti avvicinare» mi dice ad un tratto
«Perché?»
«Perché sono fidanzato»
«E quindi?»
«E la mia ragazza è gelosa» non appena dice così vorrei dirgli che sono io la sua ragazza, ma invece ho preferito non riverargli la mia identità e fargli qualche domanda.
«Com'è questa fidanzata?»
«È bellissima, e mi ha cambiato la vita»
«Dov'è?» chiedo
«Non lo so, sarà rimasta con gli altri»
«Ma tu la ami?»
«Si» dice, e non appena mi dà questa risposta il mio cuore perde un battito.
«Ma non gliel'ho ancora detto» dice continuando
«Cosa?»
«Che la amo»
«E lei ti ama?»
«Credo di si. Chiamala»
«A chi?»
«Alla mia ragazza»
«Perché?»
«Perché le voglio dire che la amo»
«Ma come si chiama?»
«Susan» e a questa seconda risposta vorrei baciarlo, vorrei solo che fosse sobrio per dirgli ancora una volta tutto quello che provo io per lui. Mi avvicino per provare a baciarlo, ma mi blocca e dice, «Non hai capito che sono fidanzato con Susan?»
«Io voglio baciarti lo sai?»
«Io no» lo dice con un tono così buffo che mi viene quasi da ridere.

Nel frattempo il taxi si ferma, e ciò significa che siamo arrivati davanti casa sua; pago il taxista e scendo prima io, e poi aiuto anche lui.

«Cam dove hai le chiavi?»
«In tasca, prendile»
«No dammele tu» dico, e lui sbuffa e mi porge le chiavi.
Apro la porta ed entriamo dentro.
«Io conosco questo posto» dice
«È casa tua»
«Davveroo?!»
«Si»

«Chi è?» chiede una ragazza venendo all'ingresso
«Hey, sei tu Sierra?» dico riconoscendola dopo quell'incontro al bar, tempo fa.
«Oh, ciao Susan, che piacere rivederti. Che succede? Ha di nuovo alzato il gomito?»
«Si. Puoi aiutarmi a portarlo in camera?»
«Certo»
«E tu chi sei?» chiede Cameron guardando Sierra
«Tua sorella»
«Mia sorella è più brutta» dice ed io scoppio a ridere
«Gran mascalzone» dice Sierra.

Mi aiuta a portarlo in camera sua.
«Stai bene?» mi chiede la ragazza
«Si»
«Sei pallida»
«Sono solo un po' stanca», ma lei mi tocca la fronte, «Stai scottando»
«Non ti preoccupare, avrò un po' di influenza»
«Vai a casa subito»
«No, tranquilla non lo lascio in queste condizioni»
«Ma posso occuparmi io di mio fratello e tu vai a prenderti qualcosa»
«No, davvero non insistere, non ti preoccupare»
«Come vuoi, io sono di sotto, se ti serve aiuto mi chiami»
«Va bene grazie» dico e lei esce dalla stanza chiudendo la porta.

Cameron si alza dal letto a va in bagno, e sento che sta vomitando. Mi avvicino subito a lui e gli dico di sciaccuarsi il viso, e lui mi ascolta.
Si asciuga nella tovaglia e mi guarda.
«Cosa guardi?» chiedo
«Susan...»
«Mi riconosci?»
«Adesso si...»
«Vai a coricarti, non sei ancora del tutto sobrio»
«Perché sei qui?»
«Per te» dico, e lui mi bacia. Mi bacia sempre con più foga fino a quando mi alza da terra e mi appoggia sul mobiletto accanto la doccia.
«Cam fermati»
«No ti prego» dice, ma io mi stacco e mi allontano, ma lui si avvicina e mi prende ds dietro, ma mi stacco e prendo il suo viso tra le mani, «Cam non sei in te, coricati»
«Stai con me?» dice sdraiandosi nel letto
«Certo che sto con te»
«Vieni» dice ed io mi sdraio accanto a lui, e dopo qualche secondo passato a guardarlo negli occhi, si addormenta.

Ricomincio con te ||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora