Appena aprì la porta un forte odore di miscugli di erbe e ananas candito invase le narici ad Hermione. La stanza era piena di scaffali con un assortimento infinito di pozioni di vario tipo, come la ricordava. I banchi erano disposti in tre file davanti ad una lunga lavagna nera.
-Buongiorno! Lei deve essere Hermione Granger, non è vero?-
Il professor Lumacorno sbucò da dietro uno scaffale con un'espressione interessata, come di un avvoltoio che cerca di aggiungere qualcuno alla sua collezione.
-Sì sono io, professore.-
Hermione accennò un sorriso. Lumacorno non era affatto cambiato, nemmeno a distanza di anni. Aveva una tendenza verso la vanità e prendeva ogni cosa con un estremo entusiasmo.
-Bene, si accomodi, questo libro è suo, Albus me l'ha dato, visto che non ha avuto tempo di acquistare il materiale.-
Le porse il libro, identico a quello che aveva avuto lo scorso anno.
-Grazie professore.-
Si accomodò al primo banco a sinistra vicino al calderone che le aveva appena indicato Lumacorno, dicendo che anche quello era suo.
Non aveva molta voglia di rivolgergli la parola, visto che aveva imparato la lezione un anno fa, diventando vittima delle sue lodi e annegando nei suoi inviti alle feste del Lumaclub.
Poi si ricordò della bacchetta di Riddle.
-Professore, io ho una cosa.- Si chinò per prendere la bacchetta dalla borsa. -Questa è di Tom Riddle.- disse porgendogliela -non ho intenzione di riconsegnarla di persona, potrebbe riscontrare qualche problema.-
Lumacorno sgranò gli occhi facendoli diventare due biglie. - V-veramente Tom... Riddle?
Hermione annuì con decisione. -Sì, è sua, potrebbe riconsegnargliela, più tardi?
Lui annuì impercettibilmente. -Quindi Tom in questo momento non ha la bacchetta?- mormorò, come se quel fatto fosse inspiegabile e non potesse assolutamente mai accadere. Hermione, infastidita dalla sua incapacità di ragionamento rispose con un pizzico di tono canzonatorio. -Mi sembra ovvio, se ce l'ha ora tra le mani.-
Lumacorno si voltò e un po' tremante scomparve tra gli scaffali.
Poco dopo l'aula iniziò a riempirsi di compagni di casata e di Grifondoro che condividevano con loro la lezione. Si raddrizzò assumendo una posizione eretta e composta e prese il libro aprendolo ad una pagina a caso. Il capitolo "Il distillato di morte vivente" lo aveva letto già minimo trecento volte.
-Buongiorno bambina.-
Un ragazzo dai capelli spettinati si era seduto vicino a lei con un sorriso sbruffone.
Hermione era incredula. Davvero James Potter si permetteva tanto? Ora capiva per quale motivo Piton lo odiasse tanto ed era sollevata che Harry non avesse preso nessuno degli aspetti negativi che il ragazzo davanti a lei sfoggiava con fierezza.
-Scusami, ma non mi sembra il caso di chiamarmi in questo modo.- Hermione si esibì in tutta la sua aria di saccente superiorità. -E se qualcuno non ti avesse ancora insegnato le buone maniere si chiede il permesso se ci si vuole sedere vicino a qualcuno, non irrompendo in questo modo.- aggiunse distogliendo lo sguardo e puntandolo su Lumacorno che stava per iniziare la sua lezione.
-Come siamo acidi. Sarebbe meglio che ti rilassi, sai!-
Hermione si voltò riducendo gli occhi in due fessure. -Lasciami stare, Potter.- sibilò.
James allargò l'odioso sorriso, trionfante.
-Vedi, se tu lo volessi davvero non ti saresti interessata tanto a me chiedendo in giro il mio nome!-
Che vanità.
-James, lasciala stare, non vedi che la stai infastidendo?-
Lily Evans, si avvicinò a loro sorridendo smagliante con la chioma di capelli che fluttuavano alle sue spalle.
-Invece di irritarla con una delle tue stupide battute, vieni a sederti vicino a me.-
Hermione le sorrise. Le piaceva Lily, sopratutto conoscendo il sacrificio che aveva fatto salvando Harry.
-Grazie- disse un sorriso spontaneo.
Lily allargò il sorriso alle sue parole, mostrando i denti bianchi.
-È un piacere!- esclamò di rimando.
-Oh, signorino Riddle, di cosa ha bisogno?-
Hermione si voltò e vide Lumacorno con Riddle che lo guardava con un sorriso mellifluo.
-Beh sinceramente non vorrei disturbarla, ma...
lei dovrebbe avere la mia bacchetta.-
Lumacorno tremò prima di rispondere con un po' di insicurezza.
-Già, ragazzo... eccola qua.- disse porgendo a Riddle la bacchetta di tasso che Hermione gli aveva consegnato.
-Quanto deve essere brava in incantesimi la nuova arrivata per riuscire...- Le parole morirono sulle labbra del professore quando vide la reazione di Riddle. Egli stringeva la bacchetta come se fosse una parte di lui e aveva serrato la mascella.
-Vai, vai Tom, sto per iniziare la lezione.-
Hermione fu sollevata nel costatare che Riddle sedeva dall'altra parte della stanza. La giornata si stava preannunciando molto bella.
Lumacorno si schiarì la gola per cominciare la lezione ed attirare l'attenzione di tutti.
STAI LEGGENDO
Tomione-sei il mio passato, presente e futuro
FanfictionHermione, all'inizio del sesto anno ad Hogwarts, viene portata per sbaglio indietro nel tempo e riesce a fermarsi nell'anno 1944. Cosa farà quando incontrerà il Signore Oscuro quando era ancora Tom Marvolo Riddle? Che cosa succederà durante il viagg...