22.

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Intanto Riddle era entrato nell'aula di Incantesimi e stava preparandosi per la lezione.
La professoressa Crawford aveva iniziato a spiegare le principali caratteristiche dell'incantesimo Deprimo.
-Quest'incantesimo crea una forte pressione sull'oggetto scelto e può causarne la distruzione. Ora, guardate.-
Appoggiò sulla cattedra un pezzo di legno e, dopo che ebbe pronunciato la formula, in un attimo da esso si sprigionò un luce verde, e poi scomparve, come anche l'oggetto.
-Avete visto il risultato. Ora provate, avete un'ora.- disse Crawford, per poi chinare la testa sulle pergamene scrivendo chissà cosa.
Riddle, prese la bacchetta con fare annoiato. Conosceva già quell'incantesimo alla perfezione, e sapeva che quella lezione non gli avrebbe servito nessun altra informazione interessante. Desiderava poter sfruttare quel tempo per continuare la sua ricerca sulla Camera dei Segreti, perché stava sprecando tempo prezioso. Se solo Salazar gli avesse lasciato qualche indizio in più sul suo ingresso, tutto sarebbe stato più semplice, ma non lo era. Nonostante fosse l'Erede di Serpeverde.
-Deprimo.- disse puntando la bacchetta sul suo pezzo di legno. L'incantesimo tuttavia cambiò direzione di scatto colpendo il calamaio che aveva sul tavolo, facendolo saltare in aria, spargere inchiostro ovunque, sopra le teste dei compagni e perfino della professoressa e cadere a terra sul suo banco, rompendolo in mille pezzi.
La classe risuonò di gridolini di sorpresa, e dopo qualche secondo gli occhi di tutti si puntarono su Riddle, che era stato sbalzato dalla sedia ed era andato a sbattere contro il muro.
-Riddle, si può sapere che cosa aveva in mente? Colpire un calamaio per caso non è una cosa da lei! Gratta e netta!- esclamò la professoressa, pulendosi il vestito di cotone bianco che era impregnato d'inchiostro.
-Professoressa, io...- disse Riddle incredulo, raddrizzandosi e bruciando con lo sguardo alcuni ragazzi che ridevano, ai quali il sorriso morì sulle labbra.
-Non so che cosa è successo, ma le giuro che non l'ho fatto apposta.- disse con voce persuasiva, come suo solito.
Dire questo gli costava molto, poiché in questo modo ammetteva che non aveva controllato l'incantesimo. Ma c'era qualcosa di strano, molto strano nella faccenda.
-Va bene Riddle, le credo, ma adesso vada in infermeria.- continuò l'insegnante.
-Sì professoressa.-
Uscì. Si sentiva umiliato, non gli era mai capitata una cosa del genere, soprattutto non davanti a tutti.
Poi si accorse di essere anch'egli sporco da capo a piedi d'inchiostro, quindi, con una smorfia di disgusto si lanciò un incantesimo di pulizia e si ritrovò schiantato al muro dal suo stesso incantesimo. La bacchetta mandava scintille rosso fuoco che lambivano la sua mano, ustionandola roventi.
Riddle si affrettò a lasciarla cadere, indignato. Poi un particolare lo colpì, allarmandolo e dando senso subito a tutte le sue domande senza risposta.

Tomione-sei il mio passato, presente e futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora