40.

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Hermione aveva passato la notte in dormiveglia. Minerva non era più tornata e questo la tormentava. Quindi, la mattina presto, mentre il dormitorio era ancora addormentato, sgattaiolò fuori. Durante la notte, per fortuna, i vestiti si erano asciugati. La stanchezza si faceva sentire, aveva dormito infatti solo poche ore, ma non ci diede peso. Si mise alla ricerca dell'amica. Cercò dappertutto
Poi sentì delle voci in lontananza che si avvicinavano e si nascose dietro un'armatura.
-...ed è stata trovata alla Torre di Astronomia in questo stato. Sembra che gli sia stata scagliata un incantesimo Refrigerante. È pallida come un cencio.- disse una delle due, la più bassa e roca.
-Eh, Armando, credo proprio che tu abbia ragione. È gelata. Deve andare di filato in infermeria.- rispose la seconda, che fu deducibile che fosse di Silente.
I due uomini, rispettivamente il preside Dippet e Silente passarono. Notò che l'ultimo stava trasportando il corpo di una ragazza. Capelli neri, lunghi, gli occhi verdi spalancato e il naso leggermente rivolto all'ingiù.
Minerva.
Si dovette portare le mani alla bocca per non gridare di disperazione. Lo sapeva. Avrebbe dovuto fare qualcosa. Ma quella si era infuriata troppo ed era andata ad attaccare Riddle che non le aveva fatto niente. Anzi, le aveva fatto tanto, ma non lo avrebbe mai ammesso.
Un miscuglio di sentimenti contrastanti la riempirono nei confronti di Riddle. Ma decise di fare i conti con se stessa e i suoi pensieri più tardi.
Decise di seguire i due uomini.
Aveva già una scusa in mente.
Quando li vide entrare nell'infermeria si avvicinò alla porta di legno e bussò.
Le aprì Dippet per fortuna. Le avrebbe creduto.
-Signorina, che cosa ci fa in piedi a quest'ora?- le chiese stranito.
-Preside, io avrei un problema.- disse Hermione, assumendo un tono preoccupato.
-Che tipo di problema?-
-La mia amica Minerva McGranitt è sparita da ieri sera, e non riesco a trovarla.-
-Oh, mia cara...- iniziò Dippet, grave, non sapendo come comportarsi. -Vede... La signorina McGranitt... è stata trovata congelata da un incantesimo, sulla Torre di Astronomia... ci metterà un po' a riprendersi.- disse impacciato.
-Cosa?! Posso vederla? Per favore!!!- esclamò Hermione.
-Per me può venire, ma dovrà fare i conti con Gitty. Sa, lei... ha una certa inclinazione a non gradire le visite per i propri pazienti.-
Hermione oltrepassò la porta e Dippet le indicò di precederlo.
Gitty si stava affaccendando accanto ad un lettino, mentre il professor Silente distolse lo sguardo da esso per salutarla con un sorriso rassicurante.
-Gitty, la signorina Granger vorrebbe vedere la sua amica Minerva. Non recherà alcun disturbo, le posso assicurare.- disse il preside all'infermiera.
Lei aggrottò la fronte e rispose con un sorriso ambiguo.
-Vada per una volta, ma solo se se ne resta solo a guardare.
Hermione diede la sua parola e si sedette vicino al letto.
Minerva, alla quale erano stati chiusi gli occhi stava sdraiata, rigida. L'infermiera continuava a andare e venire dal magazzino, somministrandole antidoti e pozioni, misurando la loro quantità, precisa.
-E ora il risveglio.- mormorò Gitty, mentre muoveva la bacchetta.
Qualche secondo dopo le palpebre di Minerva tremolarono e si socchiusero, indirizzando subito lo sguardo su Hermione, alla quale stava spuntando un sorriso.

Tomione-sei il mio passato, presente e futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora