32.

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Hermione non faceva che attendere con trepidazione l'arrivo della sera. La festa di Lumacorno avrebbe avuto inizio alle 19.00. Quando passò davanti all'entrata della Sala Grande venne sorpresa da una folla di studenti che emettevano gridolini di gioia. Quando vide uscirne una Minerva imbronciata le si avvicinò per chiedere il motivo perché era tanto giù di morale.
-Ciao Hermione. Lo so cosa mi stai per chiedere, e ti risponderò subito. Ci sarà un ballo il 14 dicembre e io odio i balli. E soprattutto non tollero il fatto che sia tanto vicino. Siamo il 26 novembre! Ora; non capirmi male.- disse Minerva, poggiandole una mano sul petto, vedendo che l'amica voleva replicare. -A me piace danzare, solo che non gradisco quelle smancerie che si scambiano le coppiette in questi eventi.- chiarì, facendo ridere Hermione.
Le lezioni pomeridiane passarono molto in fretta e presto il tramonto lasciò il posto al crepuscolo.
Hermione era nella sua camera, vestita con un semplice vestito blu mare che si increspava subito dopo la vita, e si guardava nello specchio. Non era suo solito volersi vestire elegante, era solo successo al quarto anno quando si era momentaneamente invaghita di Viktor Krum. Ma che cosa le stava succedendo?
Hermione, con la faccia confusa entrò nella Sala Comune. Non aveva un accompagnatore e ci poteva giurare che nemmeno al ballo ne avrebbe avuto uno. Appena uscita notò subito un notevole traffico di gente che si dirigeva verso l'ufficio di Lumacorno e stette sul posto finché la maggior parte delle persone fu entrata, perché non amava spingersi tra la folla. Arrivata davanti alla porta chiusa sentì subito della musica abbastanza folcloristica provenirne e un brusio di voci allegre. Aprì piano la porta e alzando gli occhi si trovò davanti una sala grande almeno quattro volte l'ufficio di Piton, arredata con molte lampade di carta colorata al soffitto e ai lati c'erano dei tavoli con il buffet.
Lumacorno si trovava in centro stanza, che parlava con alcuni studenti, ma per il resto non c'era nessun altro che conosceva. Anzi, c'era Piton che sedeva su una poltrona e che aveva una faccia sconsolata. I suoi capelli erano unti, a differenza dell'ultima volta che l'aveva visto e Hermione capì che cosa doveva essere successo e s'incupì. Doveva essere successo. Lily lo aveva lasciato. Perché l'aveva chiamata Sanguesporco. E questo significava che Riddle aveva creato il gruppo dei Mangiamorte. E lì lo vide. Parlava con Lumacorno e anche se non la guardava, Hermione sentì un brivido percorrerle la spina dorsale.

Tomione-sei il mio passato, presente e futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora