Non ero molto brava a scuola, è una delle poche certezze che ho sul mio passato, non ero troppo intelligente, non sapevo scrivere temi in inglese perfetti e tanto meno poesia, non ero in grado di cavarmela con la chimica ed in matematica facevo pietà, però ricordo che in due materie ero imbattibile, nessuno era più bravo di me in storia e in latino.
Due materie molto noiose per molti, compresa me stessa, e complesse perché piene di date da ricordare, avvenimenti passati, guerre e coniugazioni, verbi e nomi.
Erano l'incubo di molti studenti, certo magari erano dei geni a calcolare gli integrali ma regolarmente quando gli veniva chiesta la data del secondo armistizio di Compiègne andavano in crisi.
Semplice, 22 Giugno 1940 alle 18;50.Come lo ricordo? Esattamente come ricordi il giorno del suicidio di Hitler, la data della caduta dell'impero romano d'occidente, il primo triumvirato, la declinazione di vir e quella di lupus, ho una memoria molto forte, ricordo ogni evento ed ogni cosa che leggo, da piccola io e mio padre giocavamo a memorizzare le targhe delle macchine mentre affrontavamo lunghi viaggi e chi a fine tragitto se ne ricordava di più vinceva.
Ed io ero sempre la vincitrice.Curioso come ora invece non riesca neanche a ricordare il mio secondo nome, a che età mi sono tinta i capelli o il significato dei miei tatuaggi, certo le date storiche sono rimaste come è rimasta anche la mia capacità di declinare ogni nome, ma tutta la mia vita è sfumata in ricordi lontani e non a fuoco o addirittura grandi buchi neri che non riesco neanche a vedere.
"Così impazzirai" Dice Nick alzando gli occhi al cielo quando per l'ennesima volta gli passo davanti di fretta, mi blocco davanti al piccolo scaffale della mia libreria sistemata in camera mia e osservo i titoli dei libri con cura senza lasciarne neanche uno non letto.
"Seriamente, la tua ansia si sta diffondendo, credo sia tossica, un po' come le puzzette delle mucche" Dice ed io mi giro con le mani sui fianchi osservandolo seduto sul bordo del mio letto con in mano una pallina di gomma nera che ha trovato sul mio comodino, guardo i suoi occhi annoiati mentre mi osserva con distacco e scocciatura."Avevo una buona memoria, ricordo di avere una buona memoria e quando dovevo ricordare le cose, tipo le guerre civili e le loro date, facevo degli schemi che si collegavano, ogni freccia portava ad una conseguenza o ad un fatto e poi pian piano creavo un albero che riuscivo sempre a ricordare" Dico gesticolando e lui mi guarda confuso, da quando siamo arrivati in casa mi sono messa a cercare di ricordare qualche piccolo dettaglio ma niente.
"Okay e dunque perché vai avanti ed indietro?" Chiede ed io mi guardo attorno.
"Perché sto cercando un maledetto foglio su cui scrivere, scrivere le cose mi aiuta a ricordare" Dico e lui posa il suo sguardo accanto a me e poi lo ripunta nei miei occhi scocciato."C'è una scrivania grande quanto l'Australia proprio accanto a te piena di fogli, girati" Dice ed io mi giro sbattendomi una mano in fronte facendo sorridere Nick prima di afferrare un foglio a caso e una penna nera per poi avere un dubbio.
"Nick, perché riesco a prendere questa penna?" Chiedo e il ragazzo mi guarda annoiato mentre continua a lanciare la pallina sul muro e riprenderla senza muoversi.
"Perché nessuno ti sta guardando" Risponde ed io lo guardo confuso.
"Dunque se nessuno mi guarda posso prendere questa penna e scrivere un messaggio che loro poi vedranno?" Chiedo e lui scuote la testa.
"Ogni cosa che facciamo scompare all'occhio dei vivi, puoi anche scriverlo con l'indelebile ma le persone vedranno solo un foglio bianco" Dice ed io sbuffo non mollando e appoggiando il foglio sulla scrivania mordendomi il labbro inferiore."Okay, il primo ricordo che ho è di Michael mentre ci tatuiamo in un locale degli Snake" Dico appuntandolo sul foglio e Nick annuisce.
"Sei stata anche colei che lo ha fatto entrare negli Snake quando l'hai portato in quel club" Continua ed io annuisco segnando il tutto con delle frecce.
"Giusto, gli ho fatto conoscere Kieran e so per certo che Michael era il mio vicino, dunque probabilmente lo conosco da quando mi sono trasferita" Dico e Nick annuisce giocando con la palla.