21- Blood And Black Swan

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Da piccola amavo fare due cose.
Dipingere con mia mamma perdendomi nel mondo dei colori, dei profumi intensi delle pitture e nel bianco della tela bianca e amavo leggere.
Mi rinchiudevo in camera mia con la mia torcia blu, mi nascondevo sotto le coperte e passavo le giornate a leggere, amavo immergermi nelle storie fantastiche dei libri che supplicavo a mio padre di comprare, storie di fate, principesse, bambine avventurose e fiabe.

Uno dei libri che leggevo spesso e che spesso amavo leggere ad alta voce anche a Maddy la quale sotto le coperte con me rimaneva in silenzio ad ascoltare la mia voce entrando insieme a me nel mondo magico di Alice nel paese delle meraviglie.
C'è un frase che mi ha sempre fatto paura in quel libro, uno scambio di battute che spesso saltavo perché troppo reale e spaventoso per una bambina di pochi anni.

Alice: "Per quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: "A volte, solo un secondo".

Mi fermavo sempre dopo questa frase, assaporavo quelle parole che rimanevano sempre impresse nella mia mente per troppo tempo facendomi paura, come poteva per sempre durare così poco? Perché? 

Temevo che l'amore potesse durare solo un secondo, che la felicità potesse durare solo un secondo e che tutte le cose belle sarebbero durate così poco che in confronto le cose brutte sarebbero state infinite.

"Ci pensi che potresti essere incastrata tutta l'eternità con me?" Chiede Nick mettendosi le mani in tasca mentre camminiamo lungo le strade della città illuminate dal caldo sole del mezzogiorno, alzo gli occhi per guardare il cielo privo di nuvole e azzurro come i miei capelli con colori accesi.
"Preferisco non pensarci" Rispondo continuando a camminare impassibile al ragazzo accanto a me il quale con una sigaretta accesa tra le labbra mi guarda male per poi allungare il braccio verso di me appoggiandolo sulle mie spalle stringendomi a lui.

"Togli. Quel. Braccio. Ora" Dico fermandomi e guardando Nick male, lui alza gli occhi al cielo prima di spostare il braccio da me facendolo cadere lungo il suo fianco.
"Puoi nasconderlo quanto ti pare dolcezza, ma so che infondo al tuo cuore fermo e freddo c'è u briciolo di simpatia nei miei confronti" Dice puntandomi l'indice contro e sfiorando il mio petto facendomi indietreggiare di scatto, osservo Nick mentre piega le labbra in un sorriso malizioso.

"Mi stai simpatico Nick" Dico sbuffando e i suoi occhi nocciola si spalancano increduli.
"Davvero?" Chiede stupito dalla mia insolita affermazione.
"Certo, quando stai zitto ed ad almeno tre metri di distanza da me" Rispondo facendo crollare il suo bel sorriso e facendo apparire un espressione senza emozioni.

"Continua pure a spezzarmi il cuore dolcezza, non rinuncio così facilmente, prima o poi crollerai" Dice ed io lo guardo divertita sorridendo e scuotendo la testa.
"Non crollo facilmente, Robinson" Rispondo prontamente e lui alza il sopracciglio in tono di sfida.
"Vedremo, Ramirez" Dice sfidandomi per poi passarsi la lingua sulle labbra rosee e carnose facendomi per un attimo distogliere l'attenzione dai suoi occhi caldi e rassicuranti.

"Intanto posso dire di essere l'unico che ti fa ridere e al quale parli" Dice oltrepassandomi ed io lo guardo incredula.
"Sei l'unico che mi sente" Preciso e lui sventola in risposta la sua mano destra nella mia direzione per farmi tacere.
"Questi sono dettagli ininfluenti, dolcezza" Dice per poi continuare a camminare deciso e fiero di stesso, lo guardo scuotendo la testa per la sua frase per rendermi conto tardi dello stupido sorriso de ebete che ho stampato sulle labbra.




"Ancora non capisco cosa centri tu con il suo lasciare il college" Dice poi Nick spezzando il precedente silenzio che si era creato da quando eravamo giunti a casa di Ashton, ricordavo perfettamente la via per raggiungere la sua abitazione, ricordavo i nomi delle vie, quanti semafori c'erano e ricordavo perfino il nome della pasticceria accanto, Alice's Bakery.

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