19- Ballet is rock af

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Una frase che spesso ti dicono a scuola è; fate delle piccole cose un motivo per essere felici.

 Una delle frasi più comuni che spesso sentiamo dire a messa o a qualche lezione di filosofia o peggio ancora psicologia.
Ci cercando insegnare ad apprezzare le piccole cose della giornata, come l'odore del caffè appena svegli, il colore del cielo al mattino, il sapore della pasta fatta in casa, il suono di qualche oggetto a noi collegato in qualche modo e i gesti delle persone a noi accanto, come i loro sorrisi, i loro piccoli gesti d'affetto come un abbraccio, i loro successi o i loro modi per dimostrarci di volerci bene.
In molti filosofi dicono che dalle piccole gioie della giornata e dai piccoli momenti di felicità si riesce a creare una vera e propria vita fondata sulla felicità in se.

So bene cosa è la felicita, so che scientificamente l'uomo è felice quando il nostro corpo rilascia un certo tipo di ormoni che provocano la felicità, so quando una persona è felice, so riconoscere un sorriso felice ed uno falso, eppure non credo di essere mai stata felice.

Guardo con gli occhi vuoti da ogni emozione ed ogni speranza l'acqua immobile della piscina sotto di noi, rimango paralizzata muovendo solo gli occhi seguendo la luce che si riflette in modo statico sull'acqua quasi stagnante della piscina, sento gli occhi pizzicare ripensando al mio corpo galleggiante su quella distesa d'acqua, sento un bruciore al petto a guardare la finestra davanti a me e sento una grande voglia di urlare ripensando al passato.

"Io mi sono buttata" Dico quasi in un sospiro sentendo la gola bruciare nel dire quelle parole, parole che sono difficili da ammettere, parole che fanno male ad un corpo che non dovrebbe più sentire niente, se non il freddo della morte.
"Cosa?" Chiede Nick guardandomi confuso ed io indietreggio dalla finestra tenendo strette le braccia al petto sentendo più freddo del solito nel guardare quel vetro pulito e chiaro, quel piccolo cornicione in cemento e quelle tende bianche immobili, mi mordo il labbro sentendo le lacrime formarsi nei miei occhi e cominciare a bruciare.

"Io mi sono suicidata Nick, ho messo fine alla mia vita" Dico lasciando cadere le lacrime sulle mie guance pallide mentre il silenzio cala nella stanza.

"Come puoi saperlo?" Chiede poi il moro confuso ed io tiro su con il naso prendendo un lungo respiro prima di voltarmi verso il ragazzo e guardarlo con gli occhi lucidi pieni di lacrime e dolore.
"Io non sono mai stata felice, non ho un singolo bel momento impresso nella mia memoria, sto ricordando piano piano tutto, ricordo i miei amici, ricordo come ho spinto Michael negli Snake, come ho iniziato a far cadere Calum, come mi odiava mia sorella, come Luke abbia sofferto per me, ricordo di aver pianto spesso, ricordo di aver passato notti seduta in un fottuto bagno a piangere da sola con nessuno al mio fianco, ricordo ogni singolo dolore, ricordo ogni singola ferita ma non ricordo nessuna mia risata sincera, nessun mio sorriso, nessun mio momento completamente felice. Io mi sono lanciata da quella finestra mettendo vita alla mia schifosa vita perché non avevo neanche un singolo motivo per essere felice Nick, neanche uno" Dico finendo per urlare a squarciagola per poi guardare con gli occhi pieni di lacrime il ragazzo davanti a me il quale abbassa lo sguardo non sapendo per la prima volta cosa dire, neanche una battuta, neanche un commento sarcastico, solo silenzio.

Lentamente mi appoggio al muro alle mie spalle non sentendo come al solito niente, neanche la parete fredda al quale sto appoggiando la schiena nuda lasciata scoperta dal mio vestito bianco, chiudo gli occhi lasciandomi cadere ed allungando le gambe coperte di tatuaggi lungo il pavimento in legno scuro, rimango a testa bassa sentendo le lacrime continuare a scorrere ed il completo silenzio attorno a me, interrotto solo dal rumore del leggero vento.

Mi piacerebbe poter pensare di essere caduta da quella finestra, vorrei poter credere di essere stata spinta da qualcuno ma no, sono io quella che probabilmente è salita su quel cornicione, sono io quella che non si è guardata indietro prima di compiere un passo nel vuoto e mettere fine alla sua vita, sono io quella che voleva scappare della realtà.

SHADOW//5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora