15- That night

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Avete presente i cartoni animati della Disney o i film d'animazione che amavamo tanto da piccoli?
Quelli per cui costringevamo i nostri genitori a portarci al cinema, quelli per cui piangevamo dal ridere per le scene stupide e quelli per cui a fine film ci credevamo principesse o eroi pronti a combattere contro il mondo, ricordate?

In quei film, c'era sempre una costante, una specie di caratteristica che non poteva mai mancare e quella caratteristica era la coppia di personaggi, non una coppia di personaggi a caso ma una coppia opposta che quasi per sbaglio si ritrova nel cartone e insieme essi continuano l'avventura.
Dory e Nemo.
La bella e la bestia.
Mulan e il capitano Shang.
Rapunzel e Flinn.
Judy e Nick.
Questi personaggi hanno la caratteristica di essere opposti, se il primo è innocente l'altro deve essere esperto del mondo, se uno è tranquillo l'altro deve essere agitato, se uno è poco sarcastico l'altro deve essere il simbolo dell'ironia e del sarcasmo.

E se non fosse che sono irrimediabilmente morta potrei quasi dire di essere in un cartone animato Disney.

"Ti sei mai chiesta il perché le persone matte sentono sempre voci cattive che dicono di uccidere tutti e mai voci che consigliano di andare in giro a spargere pace e amore?" Chiede ad un certo punto Nick rompendo il silenzio ed io alzo gli occhi al cielo, ecco il mio personaggio inverso, il mio opposto, il mio coprotagonista di questa triste storia.
"Non lo so Nick, non mi sono mai fatta questa domanda, sai recentemente ho passato la mia vita tra le gioie più totali a cercare di capire il perché della mia morte" Dico in tono sarcastico mentre cammino lungo la strada verso casa dopo aver abbandonato la casa di Luke.
"Woah, Rebecca Ramirez sta usando del sarcasmo contro di me, sono fiero di te dolcezza" Dice poi sorridendo il moro ed io alzo nuovamente gli occhi al cielo, prima o poi, con tutte le sue frasi stupide i miei occhi resteranno all'indietro.

"Nick, posso farti una domanda e per una singola volta posso avere una risposta?" Chiedo girandomi leggermente verso di lui e osservandolo accanto a me mentre cammina al mio fianco tranquillamente mentre il sole del mattino gli colpisce con dolcezza il volto pallido e senza imperfezioni adolescenziali, osservo i suoi occhi nocciola chiusi mentre si gode l'illusorio calore del sole di giugno, il ragazzo piega le labbra in un sorriso malizioso prima di guardarmi con la sua solita espressione furba.
"Vuoi sapere quanto è lungo il mio amichetto vero?" Chiede ed io lo guardo male prima di dargli una leggera spinta che non fa altro che farlo sorridere.

"No, idiota, vorrei sapere semplicemente la tua età, io sono morta a diciannove anni, te?" Chiedo curiosa e lui ci pensa un attimo prima di rispondermi.
"Sono fermo a venti anni, ho pochi mesi più di te dolcezza" Risponde ed io annuisco.
"Da quanto tempo sei fermo a venti anni?" Chiedo ancora e lui si ferma per qualche istante, guardando nel vuoto prima di scuotere la testa.
"Non da troppo, guarda, c'è tua sorella, sexy come al solito pure in un paio di jeans" Dice poi facendomi distogliere l'attenzione dalla mia domanda e facendomi notare davanti a me una chioma nera come la pece e lucida sotto i raggi del sole.

Osservo le sue lunghe gambe fasciate da dei jeans chiari e a vita alta mentre il suo petto è fasciato da una canottiera bianca stretta in completo contrasto con il colore dei suoi capelli, lentamente ci avviciniamo a lei mentre con il cellulare in mano esce di casa chiudendo la porta e alzando gli occhi al cielo, proprio come me, non appena sente il suo nome urlato da dentro casa.

"Maddy, espera un momento" Urla mia madre da dentro casa mentre mia sorella si passa una mano trai capelli guardando la donna mentre lentamente, ancora nella sua camicia da notte verde smeraldo esce di casa guardando Madeline dritta negli occhi.
"Mamma esco per fare colazione con Ashton torno prima di pranzo" Dice la ragazza leggermente scocciata.
"Ashton? Non dovrebbe frequentare il college la mattina? Perché esci con lui?" Chiede mia madre preoccupata e mia sorella alza gli occhi al cielo.
"Mamma per favore, non ho tre anni, torno per pranzo dai non farti strane idee" Risponde Maddy stanca della donna e mia madre la guarda poco convinta.

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