29- One step

1.2K 153 17
                                        

"Rebecca?"

Il mio intero corpo si irrigidisce nel sentire una voce roca impastata e terribilmente familiare alle mie spalle, il respiro mi si blocca in gola mentre tutto sembra immobilizzarsi attorno a me.

Non può essere.
Deve essere uno scherzo.

Mi volto lentamente sentendo la paura scorrere nelle mie vene, lentamente i miei occhi incontrano il letto bianco e candido della camera d'ospedale in cui il corpo di Michael è adagiato, mi stringo le labbra in una linea sottile prima di alzare ancora gli occhi notando quelli di Michael aperti a fatica e stanchi.
Rimango immobile guardando le sue labbra socchiuse ed i suoi capelli scoloriti mentre il colore tendente al grigio dei suoi occhi non mi lascia.

Velocemente sposto lo sguardo sul monitor accanto a lui, il suo cuore sta battendo, la linea verde sta continuando a muoversi, non è morto, sta bene.
Riporto lo sguardo su Michael il quale stanco per la morfina presente nel suo corpo non riesce a spalancare gli occhi ma si limita a osservarmi in silenzio esattamente come io sto osservando lui.

"Michael?" Chiedo e lui chiude gli occhi per qualche istante per poi aprirli e ripuntagli su di me.

"Sono morto?" Chiede confuso ma per niente spaventato prima di ripuntare i suoi occhi color giada nei miei.
"N-no" Rispondo incredula e lui sorride annuendo prima di chiudere gli occhi accomodandosi sul morbido cuscino bianco.
"Okay" Risponde come se niente fosse ed io lo guardo sbattendo più volte gli occhi incredula della conversazione appena avuta.

Sto sognando? Me lo sono appena immaginata giusto? Non può essere così.

Indietreggio leggermente per poi alzare lo sguardo verso il cielo con un'espressione incazzata per poi alzare l'indice verso il soffitto.

"Nick ti conviene non prendermi per il culo da lassù perché fidati non c'è Paradiso che tenga, se questo è un tuo scherzo non mi fermeranno cancelli di San Pietro per venirti a rompere il braccio" Dico sperando che il moro mi senta.
Quale altra spiegazione potrebbe esserci ad una cosa del genere?

"Rebecca" Mi richiama Michael tenendo gli occhi chiusi ed io volto la testa verso di lui per poi avvicinarmi al suo letto non appena apre gli occhi.
"Perché il tuo vestito è bagnato?" Chiede ed io abbasso lo sguardo osservando il mio abito bianco che ancora dal giorno della mia morte non si è asciugato, sorrido leggermente per poi guardare il ragazzo.

"Lunga storia" Rispondo semplicemente e Michael sorride annuendo, osservo accanto a lui la flebo di morfina diretta nel suo braccio per poi deglutire.

Forse è talmente sedato e anestetizzato che ha visioni.

Sempre che vedere me possa essere definito avere le visioni.

"Mi dispiace" Dice poi all'improvviso facendo spuntare sulla mia fronte delle piccole rughe.
"Mi dispiace per quello che- per quello che ho fatto" Dice a fatica mentre i suoi occhi si chiudono stanchi ed io lo guardo confusa.

"Cosa hai fat..." Inizio a domandare ma una terza voce mi interrompe.

"Vedo che sei in vena di chiacchiere eroe" Dice un'infermiera entrando nella stanza con il suo camice viola scuro e un sorriso divertito nel guardare Michael il quale alza il sopracciglio sorridendo.

"Sto parlando con la mia amica morta" Risponde e l'infermiera ride scuotendo la testa mentre io l'osservo in silenzio.

"Tesoro mi sa che ti hanno bombardato con la morfina, ora riposa" L'infermiere sistema le coperte al ragazzo ed il suo cuscino prima di appoggiare sul comodino accanto al letto di Michael un bicchiere d'acqua.

SHADOW//5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora