capitolo 13

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Chiusi gli occhi strizzandoli, sussurrando parolacce. Tempismo perfetto, mamma. “Merda, merda, merda, merda.” Sussurrai nel panico. 



Se mia mamma entra e vede me e Justin nel maglio, sarei più che morta.



Premendo la mia mano contro il petto di Justin, lo spinsi indietro. “Resta qui, non ti muovere o dire una parola altrimenti giuro che ti tiro un calcio dove non batte il sole.” Lo avvertii puntandoli il dito contro. 

Ridacchiò. “Non dirò una parola.” Fece finta di cucirsi la bocca e lanciare via la chiave. Alzai gli occhi al cielo. 

Aprendo la porta del bagno ed uscendo, lanciai un occhiata a Justin prima di spegnere le luci e chiudere la porta. 



“Kelsey Anne! Signorina, apri questa porta!” La fastidiosa voce di mia madre continuava a rompermi i timpani. 

Alzai gli occhi al cielo prima di aprire la porta. “Sì?” Sbottai. 

“Non usare quel tono con me, signorina.” Disse con uno sguardo cupo.

“Scusa.” Feci un sorriso a cattivo gioco. 

Agitò una mano in aria. “Una volta per tutta, smettila di comportarti come una bambina Kelsey.” Sussurrò. 



Lanciai un occhiata alla porta del bagno, pregando Dio che Justin non stava facendo niente che avrebbe attratto l’attenzione di mia mamma. 



Sbattei le palpebre fissandola. “Che vuoi mamma?” Sospirai. Non mi interessava davvero quello che aveva da dire. 

Mi lanciò un’altra occhiataccia. 

Grugnii. “Cosa vorresti sapere, mamma?” Riformai la frase a suo piacimento. 

Sorrise soddisfatta. “Ti stavo vendendo a dire che io e tuo padre abbiamo da finire delle cose alla chiesa e ci vorrà probabilmente qualche ora.” Si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio. 



Morsi l’interno della mia guancia. I miei genitori stavano uscendo e questo significata che sarei rimasta da sola con Justin. 



“La cena sarà pronta prima che esca. Se hai bisogno di qualcosa, conosci i nostri numero perciò chiamaci.” Rifletté per un attimo. “Soprattutto non voglio nessun ospite o nessuno che venga a trovarti mentre non ci sono e voglio che tu controlli la casa. Controlla che tuo fratello faccia i compiti e che vada a dormire.” 

Annuii senza ascoltarla troppo e sperando solo che se ne sarebbe andata al più presto possibile. Stavo iniziando a perdere la pazienza per quanto lunga la stesse facendo.

“Kelsey, intendo dire che non voglio nessuno in giro per casa, sei in punizione.” Continuò. 

La guardai esasperata. “Va bene, mamma.” 

“Okay, mi fido di te.” Si avvicinò avvolgendomi in un abbraccio. 

Ricambiai l’abbraccio imbarazzata prima di allontanarmi. 

Sospirò. “Lo sai che ti voglio bene, vero?” 

“Sì,” Sussurrai. “Lo so.” 

Annuendo, si voltò e uscì dalla stanza. 



Chiudendo la porta, mi voltai pronta per ritornare in bagno quando Justin uscì per primo. 

Prima che potessi comprendere cosa stava succedendo, Justin avvolse un braccio intorno alla mia vita spingendomi contro la parete prima di iniziare a premere sul mio corpo. Potevo sentire il suo respiro caldo sulle mie labbra. “Quindi …” Si inumidì le labbra. “Hai casa libera?” Sorrise maliziosamente. 

Scossi la testa arrossendo sulle guance. “Zitto.” Sussurrai distogliendo lo sguardo. 



Dopo l’intensa pomiciata di prima, ero ancora agitata e l’agitazione stava prendendo il meglio su di me. Mentirei se dicessi che non mi sentivo come al settimo cielo. Mi aveva mandato in un altro universo. Era affascinante come le sue labbra sulle mie erano … erano perfette. 



Banale, ma vero.



Mentirei anche se dicessi che non era un buon baciatore perché la verità era che era fottutamente bravo. 



Muovendosi contro di me, strinse le sue mani sui miei fianchi mentre le sue labbra accarezzavano il mio orecchio. “Dico che dovremmo finire quello che avevamo iniziato,” Sussurrò seducentemente nel mio orecchio. “prima nel bagno,” Strattonò la cintura dei miei jeans, “proprio qui.” Mosse la sua testa verso il mio viso, così che le nostre labbra erano ormai a pochi centimetri. “Tu cosa ne pensi, piccola?” 

Aprii la bocca per dire qualcosa quando la porta si spalancò ed entrò Dennis. Tempismo perfetto. “Hey Kelsey, sapevi che mamma e papà--” Quando alzò lo sguardo e vide me e Justin, i suoi occhi si spalancarono.

Mi maledii per circa la terza volta in un solo giorno e velocemente spinsi Justin lontano da me. 

“Non è, uff, non è come sembra.” Dissi velocemente, sorpassando Justin e avvicinandomi a mio fratello.



Gli occhi di Dennis si spostarono da me a Justin e viceversa per un po’ di secondi prima che si fissassero su Justin, guardandolo dall’alto verso il basso.

E’ stato in quel momento che realizzai che era senza maglietta e sanguinolente. Non una buona combinazione.



“Wow. Mamma e papà sono usci neanche un secondo fa e tu hai già un ragazzo in camera tua?” Dennis disse con uno sguardo maligno. “Non vedo l’ora di vedere che espressione faranno quando gli dirò cosa ho appena visto.”

“Tu non hai visto niente! Non abbiamo fatto nulla.” Sbottai. 

“E’ senza maglietta e si strusciava su di te, e guarda un po’, sta sanguinando. Certo, non è successo nulla.” Alzò gli occhi al cielo, usando il sarcasmo in ogni parola detta. 

“Ti prego, non dire niente a mamma e papà.” Supplicai. Ero già nella merda e se avessero scoperto anche questo, sarei stata sulla pagina delle vittime di omicidio. 

Incrociò le braccia. “Cosa ne ottengo?” Inchinò la testa verso un lato, inarcando un sopracciglio.

“Farò tutto quello che vuoi!” Risposi velocemente. “Basta che non dici niente.” 

Contemplò la mia proposta prima di annuire. “Va bene.”

Chiusi i miei occhi mordendomi il labbro. Presi un gran respiro prima di riguardarlo. “Grazie.”

“Sì sì, ok.” Dennis sussurrò pronto a lasciare la stanza quando Justin aprì bocca.

“Aspetta.”

Lo guardai incredula. “Cosa stai facendo?” Sussurrai.

Mi ignorò spingendomi indietro con un braccio prima di camminare verso mio fratello.

“Tu non vai in giro e ordini cosa fare a tua sorella maggiore.” Justin guardò Dennis con uno sguardo intimidatorio. “Soprattutto quando tu non centri niente.” Si avvicinò pericolosamente a Dennis, guardandolo dall’alto nello stesso modo con cui aveva fatto con Luke poche ore prima. “Capito?” 

Dennis annuì velocemente, ingoiando. “S-sì.” 

“Ottimo. Adesso vai e fai finta di non aver visto nulla.” Si inumidì le labbra, il suo tono di voce era freddo e distaccato. “Perché tu non hai visto niente. Giusto?”



“Okay.” Dennis annuì prima di girarsi e uscire dalla porta, sussurrando uno ‘scusa’ prima di chiudere la porta. 

Mi girai verso Justin colpendolo con una mano sul bicipite. Non si mosse un centimetro, al contrario, mi guardò. 

“Che cazzo significava quello?” Sbottò riferendosi al colpo. 

“Non devi parlare in quel mondo con lui!” Scossi la testa. 

Lui quasi alzò le spalle. “Se questo lo aiuta a capire, allora non me ne frega un cazzo.” Camminò verso il mio letto prima di sedersi e afferrare il telecomando della TV. 

Accendendola, si distese, guardando qualunque programma in programmazione. 

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