capitolo 19

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Praticamente avevo fatto sesso con Justin Bieber?

Era successo e non sapevo cosa fare con me stessa. 

Forse avrei dovuto fare come Blair Waldorf quando perse la verginità in Gossip Girl: andare da un prete e confessare i miei peccati. 

Pensandoci, non avrebbe funzionato dato che i miei genitori conoscevano tutti i preti e se sarebbero venuti a sapere cosa era successo fra me e Justin, sarei morta. Tralasciando il fatto che mi avrebbero messo in punizione, mi avrebbero rinchiuso in una gabbia come un animale. 

Forse l’avrei potuto dire a Carly …

Ha, giusto. Probabilmente se la farebbe addosso mentre le veniva un attacco di cuore e l’ultima cosa di cui avevo bisogno era portarla all’ospedale e spiegare per quale motivo era svenuta. 

Pensai che la cosa più sicura fosse tenere la bocca chiusa e cercare di rimanere calma il più possibile. 

Forse un po’ di acqua santa da tirarmi addosso, avrebbe fatto sparire tutto. 

… Guardavo troppi programmi televisivi. 

Il rombo dei pneumatici sulla strada piena di ghiaia mi riportò alla realtà. Sedevo nella macchina di Justin, con le mie gambe accavallate e le mani sulle cosce. 

Justin manteneva i suoi occhi sulla strada, concentrato. 

Come poteva quello stronzetto stare così tranquillo?

Io stavo praticamente avendo un infarto mentre lui era tranquillo, come se non fosse successo nulla tra noi. 

Uomini. Scrollai e spalle. Non li capirò mai. Anche se volessi. 

“Che ti succede?” La voce di Justin interruppe i miei pensieri, mi voltai velocemente verso di lui. 

Me lo stava seriamente chiedendo? Quanto era idiota? “Niente.” Mormorai. 

Rise sarcasticamente. “Ovviamente c’è qualcosa che ti disturba perciò perché non saltiamo la parte della finta tonta e arriviamo subito al punto?” Distolse lo sguardo dalla strada, puntandolo su di me. Il suo sguardo mi fece sentire a disagio e mi fece ricordare la prima volta che mi sedetti in quella macchina. 

“Sto solo pensando.” Alzai le spalle, guardando fuori dal finestrino. So che stavo facendo la vaga ma non sentivo il bisogno di portare a galla il vero argomento che mi stava mangiando viva. Mi sentivo che se, se l’avessi fatto, le cose fra noi sarebbero diventate ancora più imbarazzanti e l’ultima cosa di cui avevo bisogno era farlo ammutolire. 

E pensandoci di nuovo, forse non era una cattiva idea … 

“Tipo?” Guardò la strada di nuovo. Posizionando il ginocchio sinistro sotto il voltante in modo da poterlo ancora controllare, si mise una mano in tasca prima di tirare fuori una sigaretta e un accendino. Accendendola, la strinse fra le labbra prima di togliere il ginocchio dal volante e riposizionare la mano. 

Prendendo un tiro, abbassò il finestrino in modo da far uscire il fumo e far entrare aria fresca e pulita. 

“Non lo so …” Sussurrai. “Solo a delle cose … credo.” Feci spallucce. 

Justin inarcò un sopracciglio, lanciandomi uno sguardo per circa un secondo prima di ritornare a fissare la strada. “Credi?” Scosse la testa. “Dovresti sapere a cosa pensi.” Fece un altro tiro, trattenendo il fumo in bocca prima di farlo uscire in un cerchio perfetto. 

Mi morsi il labbro e appena lo feci grugnii, ricordando come era finita l’ultima volta che lo feci.

“Seriamente Kelsey.” Justin fece una frenata brusca. “Che ti succede?” Si voltò completamente verso di me fissandomi.

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