capitolo 16

31.2K 882 371
                                    

Justin's Point of View

“Che cazzo vuol dire che lei sa?!” Bruce urlò alzandosi dal divano in salotto. 

Alzai gli occhi al cielo facendo spallucce. Onestamente, mi ero pentito di aver aperto bocca con questo bastardo. Non avrei mai dovuto menzionare Kelsey o menzionare il fatto che mi aveva bendato. 

Salendo le scale del portico per arrivare alla porta, bussai un po’ di volta sapendo che i ragazzi erano a casa -- dato che le loro macchine erano parcheggiate. Stringendomi il fianco, feci un respiro profondo, contando fino a dieci mentre aspettai impazientemente che qualcuno aprisse quella dannata porta. 

Finalmente la porta si aprì e intravidi Bruce. 

Ah, cazzo. Ecco che inizia l’interrogatorio. 

“Che cazzo ti è successo?” Spalancò la bocca mentre mi fissò con occhi curiosi. Non era davvero sorpreso. Eravamo abituati a questo tipo di cose. 

“Luke.” Mormorai, spingendo con la spalla quella di Bruce ed entrando in casa, dove vidi gli altri ragazzi in salotto mentre guardavano la TV. Tutti si voltarono verso di me una volta che mi videro entrare dalla porta. 

“Che cazzo vuoi dire con Luke?” Bruce sbatté la porta seguendomi. 

Mi lasciai cadere su una poltrona, strofinandomi ferocemente una mano sulla faccia. 

Qui le persone sapevano seriamente come farmi innervosire. “Hai presente quando mi hai mandato a finire delle commissioni?”

Annuì. 

“Sì, beh, ho camminato nel territorio dei Kings e Luke era lì. Si è avvicinato e ha incominciato a dire stronzate e a tirarmi qualche pugno, gli ho schivati ed ho risposto alla stessa maniera e poi dato che è un codardo, ha tirato fuori un coltellino e mi ha pugnalato. I suoi ragazzi sono venuti e me l’hanno tolto di dosso dicendo che avevano degli affari da tenere sotto controllo e così sono scomparsi.” Mi stavo innervosendo sempre di più ricordando, il dolore sul fianco si aggravava come il mio sangue ribolliva. 

“Mi stai dicendo che si è avvicinato e ti ha pugnalato senza ragione?”

Bruce, il quale si era seduto sul divano accanto ai ragazzi, mi fissava incredulo. 

“Sì.”

“Non ha senso. Ci deve essere stato qualche motivo che lo ha fatto avvicinare a te.”

“Beh, l’ho incontrato l’altra sera al ristorante.”

“Al ristorante?” Bruce aggrottò la fronte, elaborando. 

Sospirai. “Io e Kelsey abbiamo pranzato --” 

“Tu e Kelsey?” Inarcò un sopracciglio. “Chi è?”

“Quella che abbiamo fatto rimanere a casa la scorsa notte.” Mormorai, guardando come i suoi occhi diventavano pieni di rabbia.

“Mi stai prendendo per il culo Bieber?” Disse Bruce infuriato. “Sei andato a pranzo con lei?”

“Quello non è il punto, dannazione. Il punto è che Luke era lì e ci siamo scontrati. Mi ha irritato. E da quella notte è incazzato.” Sibilai mordendomi l’interno della guancia. 

Bruce sembrava si fosse fermato pensando a tutto quello che avevo detto. Annuì, realizzando di cosa stessi parlando. 

Il bastardo che avevo ucciso alla festa, non era l’unico di cui mi dovevo ‘prendere cura’. 

Luke era un altro problema. 

“Come ti sei procurato il bendaggio?” Domandò nel momento in cui realizzò che il mio fianco era coperto. 

DangerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora