capitolo 51

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Justin’s Point of View:

“La scuola è davvero chiusa?” Kelsey mi fissò mettendosi la cintura. 

L’avevo chiamato la mattina per farle sapere la notizia e per avvertirla che l’avrei portata da qualche parte. 

“Sì, Kelsey.” Accesi il motore della macchina pronto a partire prima che qualcuno potesse vederci. “Puoi anche controllare nel sito.”
“Hm,” Kelsey mise la mano nella borsa. “Credo che lo farò.” Tirando fuori il cellulare, alzai un sopracciglio mentre la guardai sbloccare lo schermo e cliccare su Safari. Entrando nel sito della scuola, delle lettere in grassetto dicevano: Scuola chiusa per meeting. Buon fine settimana.

Sorrisi guardando le guance di Kelsey arrossire. Ridendo per rompere il silenzio, si inumidì le labbra mettendo via il telefono prima di guardami. 

“Dicevi?” Sorrisi in modo infantile sapendo di aver ragione. 
“Oh, zitto e guida.” Mormorò Kelsey sorridendo facendomi capire che stava scherzando. 

Risi facendo retromarcia prima di iniziare a guidare sulla strada. “Non ci credo che hai seriamente controllato sul sito.” Scossi la testa. “Amo il modo in cui tu ti fidi di me, piccola. Davvero.” Sottolineai sarcasticamente.
“Mi fido …” Fece una pausa. “Ma non quando si parla di scuola.” Ridacchiando, guardò attraverso il finestrino picchiettando le dita contro il bracciolo. 

Alzai gli occhi al cielo allungandomi verso il cruscotto da cui presi un pacchetto di sigarette. Prendendo l’accendino dalla tasca del giacchetto, accessi la sigaretta tra le mie labbra. 

Tossendo, Kelsey sventolò una mano davanti a lei. “La smetterai mai di fumare?”
Facendo un tiro, trattenni il fumo prima di fare uscire dalla bocca e dal naso. “No.” Dissi facendole un occhiolino. 
“Potrebbe venirti un cancro ai polmoni, sai.” Disse capitan-ovvio con uno sguardo deluso. 
“Ci sono più possibilità che mi sparino prima di morire per un cancro, piccola.” Feci un altro tiro prima di inspirarlo. 

Con la coda dell’occhio, notai il corpo di Kelsey irrigidirsi. 

Mi morsi l’interno della guancia. “Piccola …” Mormorai dolcemente. “Stavo solo scherzando.” Sospirai prendendo la sua mano e accarezzando le sue nocche con il pollice. 
“Però non è divertente, Justin.” Mi guardò. “Voglio dire, lo so che stai cercando di tirare su il morale ma entrambi sappiamo che metà di quello che hai detto è vero e mi spaventa.”

“Hey, hey, hey …” Scossi la testa con uno sguardo di sincerità. “Non pensare così.” 

“Perché no?” Sbottò. “E’ la verità. Non posso fare finta che le nostre vite siano perfette.” Scosse la testa con le labbra imbronciate. 
Rimasi perplesso e la fissai confuso. “E questo da dove verrebbe?”
Kelsey si morse il labbro evitando il mio sguardo intenso. Facendo un respiro profondo, chiuse gli occhi scuotendo la testa. “Scusami …”
“Non scusarti. Non hai niente di cui scusarti.” Non volendo fare un incidente, accostai la macchina al marciapiede più vicino. “Voglio che tu mi parli.” Avvicinandomi, tolsi i capelli che cadevano sulla sua faccia. “Cosa c‘è che ti da fastidio?” 
Kelsey sprofondò i denti nel labbro inferiore. “Niente …”
“Kelsey,” Dissi innervosito. “Non dirmi cazzate. Non sono tuo papà, sono il tuo ragazzo. Smettila di nascondermi le cose e dimmele. Lo so che qualcosa ti sta infastidendo …”
“Non è quello che mi sta dando fastidio … è solo che,” Sospirando di nuovo, capii che dire quelle parola era difficile per lei. “Non voglio che tu venga ferito.”

“Non succederà.”

“Non dirlo.” Scosse la testa. “Non dirmi delle bugie.”

“Non lo sto facendo—”

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