Kelsey’s Point of View
" che cosa fai qui?"
Nel momento in cui lo vidi in piedi davanti a me, tutto quello che avevo intorno sembrò ghiacciarsi e tutto quello che avevo pianificato di dirgli, lo dimenticai.
" be' ciao a te" dissi in una smorfia, premendo le labbra insieme.
Justin comunque, non trovò il lato divertente della situazione. Scuotendosi, scosse la testa " non dovresti essere qui" disse a bassa voce, ma capii che cercava di contenere la sua frustrazione.
La mia faccia ardeva, il colore lasciò il mio viso lasciando spazio al pallore. " perché lo sono allora?" cercavo di mantenere il contatto visivo con i suoi occhi.
" non é sicuro per te" mi rispose cercando di difendersi e mantenere la sua fermezza.
Alzai un sopracciglio, non sicura di quello che avevo sentito " non é cosa per me?"
" sicuro Kelsey, Non é fottuta,ente sicuro che tu stia qui" disse nervosamente, facendomi scorrere dei brividi lungo la schiena.
" mi stai prendendo in giro?" mi mossi, stando comunque davanti a lui " non é sicuro per me?" enfatizzai non credendo a quello che aveva detto " e cosa mi dici di tutte la altre dannate volte in cui sono stata ferma esattamente in questo punto?" mi misi le mani sui fianchi, avendo paura che se le avessi mosse, avrei potuto usarle per riempirlo di pugni sul petto.
" sono stato un'idiota a non credere che lo fosse. Ero troppo preso da te che non ho pensato ai pericoli che tu avresti potuto correre stando qui" Aveva uno strano tono di voce.
" sono cazzate e lo sai" sputai, scuotendo la testa " perché stai cercando così tanto di mantenermi lontano sapendo che ti uccide tanto quanto uccide me?"
" dovresti andartene...ora" rimase fermo, non muovendo un muscolo " prima che qualcuno ti veda"
" non mi vedrà nessuno" suptai di nuovo, irritata " mi dispiace romperti il cazzo ma non mi pare che nessuno sia mani venuto qui di fianco a me per mandarmi via"
" questo cambia da oggi. Non voglio che vieni più qui vicino. Mi hai capito?" alzò un sopracciglio. Vedendo che non rispondevo, decise che la cosa migliore da fare fosse andarsene.
E fu proprio quello che fece. Cominciò a camminare lontano da me, la sua spalla mi sfiorò non appena mi passò accanto, pronto per salire le scale mentre mi giravo velocemente verso di lui, prendendo il suo braccio e tenendolo forte prima che lui potesse sparire.
" non farlo" sussurrai, cercando di farlo ragionare " Non andare via da me ancora una volta"
Rimase calmo per un minuto, per assorbire le mie parole. Leccandosi le labbra, tolse il braccio dalla mia presa " Kelsey..." scosse la testa " ho messo fine alla nostra relazione per il tuo bene. L'ultima volta che ho controllato non ho voluto che tu venissi qui quindi vai via" indicò dietro di me verso la strada.
Scossi la testa in segno di negazione " perché sei così tenace? Tu e io sappiamo benissimo che nessuno dei due vuole che io me ne vada"
" cosa ti fa sentire così sicura che non voglio?" mi chiese, la sua faccia non esprimeva alcun sentimento quindi non riuscivo a capire se fosse serio o no.
" perché.." dissi allontanano di di poco da lui, guardando altrove " Se avessi davvero voluto che me ne andassi, lo avresti fatto tu stesso. Sai, non é difficile per te prendermi sulla spalla e portarmi a casa.." dissi, mentre mi venivano alla mente i ricordi di quando lo aveva fatto davvero, facendomi venire le farfalle allo stomaco.
se non avessi accettato quella notte di uscire con Carly per andare a quella festa, non sarei mai riuscita ad incontrare Justin e non avrei mai potuto innamorarmi di lui come lo sono ora. Solo al pensiero stavo male perché é la cosa piu bella che mi sia capitata.
So solo potesse vedere quanto ho bisogno di lui ora.
Justin scosse la testa per la milionesima volta, non riuscendo piu a convivere con la sua testardezza.
" John!" urlò, facendomi sussultare.
Pochi secondi dopo apparve John in casa, con gli occhi pieni di speranza e le sopracciglia alzate a causa della curiosità " si?"
Facendo un passo indietro perché fosse in grado di vedere, Justin mi guardò, uno sguardo solenne gli attraversò gli occhi mentre annuiva verso di me " portala a casa"
John guardava Justin incredulo, un sacco di emozioni che non potevo decifrare attraversavano i loro volti.
" no" sputai, rimanendo ferma dov'ero " Non é necessario John perché se vuole davvero che me ne vada, mi porta via lui" dissi con un sospiro " ma non lo farà" feci una smorfia " sono appena arrivata"
" perché devi essere così fottutamente difficile?" mi guardò, con sguardo frustrante.
" oh io sono difficile?" mi indicai " io sono difficile?" enfatizzai ancora con sarcasmo, ridacchiando.
" sei tu quello che sta cercando in tutti i modi di allontanarmi!"
" sto facendo quello che é meglio per te!"
" no" sputai " Stai facendo solo quello che é meglio per te. Non mi hai mai chiesto quello che volevo" le lacrime cominciarono a salire mentre i ricordi di stanotte mi tornavano alla mente. " come può tutto questo essere il meglio per me?"
" sarai al sicuro!"
" non voglio essere al sicuro!"urlai " voglio stare con te" gettai le braccia in aria, mentre tiravo fuori tutta la frustrazione che tenevo dentro.
" be' non può essere" Justin mormorò silenziosamente mentre cercava di convincere se stesso, rifiutando di guardarmi e mantenemmo gli occhi fissi in alto.
" mi ami?" chiesi, un po' imbarazzata dalla situazione.
" cosa?" chiese non capendo mentre i suoi occhi erano su di me.
" Ho chiesto se mi ami"
Mentre lui non rispondeva, feci alcuni passi verso di lui " dimmi che non mi ami e io me ne vado " negoziai. " dimmi che non mi ami e ti lascerò in pace per sempre"
" Kelsey..." grugnì Kelsey toccandosi il naso.
" rispondimi" lo incitai.
" non posso" disse con la mascella serrata.
Il mio stomaco si contorse alla sua risposta " e perché no?"
" perché ti amo cazzo" scosse la testa " e questo non cambierà mai"
" allora perché..." gli rivolsi uno sguardo di esasperazione " perché continui ad allontanarmi?"
" non voglio saperti in pericolo ogni volta che stai con me"
Piegai la mia testa, i miei capelli che mi caddero davanti alla faccia prima che li potessi tirare da una parte e metterli dietro ad un orecchio, tornando a guardarlo " ti ricordi quando mi hai detto che mi avresti tenuto al sicuro?"
Annuì, tenendo le sue mani nelle tasche dei pantaloni.
" io sono già al sicuro" sussurrai " sono già al sicuro con te, so che può sembrare strano... Non chiedermi come posso sentirmi al sicuro ma lo sono" Leccando le sue labbra, io feci un altro passo in avanti, sorpresa che lui non si mosse " tuo padre aveva ragione sai"
Le sue sopracciglia si alzarono in segno di confusione, chiedendomi silenziosamente di andare avanti a parlare.
" ti dai da solo una ragioner per far male alle persone a cui tieni di più, così puoi facilmente maledirti interiormente chiedendoti perchè tutti se ne vanno" vedendo le sue pupille dilatarsi, un sorriso leggero comparve sul mio volto " tu hai bisogno di essere felice. Tutto quello che é successo stasera era fuori dal tuo controllo. Non saresti andato oltre neanche se lo avessi voluto"
" ho promesso di mantenerti al sicuro" mormorò lentamente, mentre la tristezza lo invadeva " e invece stanotte ti ho quasi uccisa" . Mi venne vicino, prendendomi il viso tra le mani mentre con i pollici mi accarezzava le guance. " sai cosa mi sarebbe successo se tu fossi morta?" smise di parlare per un attimo, chiuse gli occhi per aprirli subito dopo " no sarei piú stato capace di vivere con me stesso" . Togliendo le mani dal mio viso, le infilò di nuovo all'interno delle sue tasche " ecco lerché ti sto lasciando andare"
' Justin..." tentai di dire.
" gente come me non appartiene a gente come te. Io uccido per sopravvivere. Faccio l'impensabile e nel processo provoco dolore alle persone che amo" abbassò lo sguardo sulle sue scarpe, calciando un sasso immaginario. " dovresti essere capace di uscire dalla porta della tua casa senza preoccuparti che qualcuno possa seguirti e farti del male" sussultò silenziosamente " devo avere il bisogno di sapere che stai bene" il suo sguardo di nuovo su di me.
Camminando avanti, avvolsi le mie braccia attorno al suo collo, tenendo tra le mani la nuca e guardandolo dritto negli occhi " tu devi smetterla di pensare ai ma e ai se e a quello che é meglio per me" mormorai " non fa altro che farti star male. Sono viva e sto respirando. Questo non importa?"
" può succederti di tutto. Lo capisci?" mi diede uno sguardo scettico.
"sshhh" scrollai la testa mentre accarezzavo la pelle del suo collo con il mio pollice " ho detto niente ma e niente se Justin. Preoccupiamoci solo del presente e del futuro. 'tutto' é tutto. Non sai cosa c'é in serbo per noi"
" non c'è futuro per noi" si morse l'interno della guancia " Non vedi? Nonostante tutto succede sempre qualcosa di brutto. Sono stato arrestato, tu verrai presa, e il passato continuerà a tormentarci." Comtinuava a tormentarsi e sapevo che sarebbe pipo tutto andare avanti all'infinito se avesse voluto.
" come puoi pensare che possa succederti qualcosa di bello se continui a pensare a tutte queste cose brutte?" dissi, dandomi per vinta e lasciando cadere le mie braccia lungo i fianchi, smettendo quindi di accarezzarlo. " ti ricordi minimamente di tutte le cose belle che abbiamo passato insieme"
" Certo che mi ricorso ma questo non cambia il fatto che-"
" noi due ci amiamo" finii io la frase per lui " sei la cosa migliore che mi sia mai capitata e non ti lascerò andare? Non ti lascerò buttare via tutto quello a cui tieni soltanto perché tu pensi che sia meglio così"
" Kelsey.."
" no" dissi fermamente, mostrandoglielo che non sarei andata da nessuna parte per quanto lui avesse provato a scacciarmi " smettila di convincerti che questa é la cosa migliore quando non lo é"
" vuoi morire? É questo che vuoi?" Justin mi guardava incredulo.
" vuoi sapere cosa voglio?" lo guardai con occhi grandi. Quando lo vidi calmarsi, presi l'attimo per continuare a parlare " voglio te" . Mordendomi il labbro, feci un passo avanti fino a che i nostri corpi non si toccarono " io ti amo" sussurrai, accarezzandogli la guancia gentilmente, capendo che il linguaggio del corpo gli piaceva.
" Kelsey.." grugnì lentamente, il suo pomo d'Adamo si muoveva pigramente su e giù per la gola " non farlo"
Mi mossi piu vicina al suo corpo " dillo" mormorai gentilmente, mordendomi il labbro inferiore, sapendo che era vicino a distruggere il muro che aveva costruito attorno a lui.
Chiudendo i suoi occhi, prese un respiro profondo " io..." si fermò prima di continuare " ti amo anche io"
Sorridendo gente te, mi alzai sulle punte, prima di far toccare le nostre labbra insieme.
Esitando all'inizio, non ci volle molto prima che cominciasse a muovere le labbra insieme alle mie. Morsi il suo labbro inferiore facendolo gemere, mossi immediatamente la mia lingua all'interno della sua bocca, e subito tutte e due cominciarono a lottare per la dominanza.
prendendogli il viso tra le mani, lo portai più vicino a me nonappena il suo braccio mi cinse la vita, portandomi vicino al suo corpo. Muovendo delicatamente le dita sulla sua pelle, ero dipendente da questo bacio, non volendo più lasciarlo andare.
Probabilmente capendo quello che avevo in testa, mi prese la base del collo, ostacolando ogni azione che mi avesse permeso di staccarmi da lui. L'amore e la dipserazione si percepivano e mi facevano rimanere attaccata a lui.
Muovendo le mie mani tra i suoi capelli, arrivai fino alle punte, facendolo gemere ancora una volta.
Staccandosi, Justin posò la sua fronte sulla mia; tutti e due avevamo il repsiro pesante a causa della lunghezza del bacio, i nostri petti si muovevano velocemente su e giù in cerca di aria "non dovremmo farlo.." sussurrò.
"non mi pare che tu abbia esitato a spingermi via" gli risposi con una smorfia.
"touchè!" sorrise prima di leccarsi un labbro e guardarmi di nuovo "ti amo cosi tanto.." mormorò "lo sai vero?"
Annuii " ti amo anche io" mordendomi il labbro, mi lazai sulle punte " e nonostante tutto quello che succede o che succederà in futuro, io sarò sempre al tuo fianco"
Mi baciò a stampo prima di staccarsi, scosse la testa " le cose che mi fai..." sussurrò.
alzandomi ancora una volta, catturai le sue labbra in un bacio, tutte le sensazione che c'erano tra di noi stavano venendo fuori, e si poteva sentire una sorta di scarica elettrica tra di noi.
Circondandomi con le sue braccia, le nostre cominciarono a muoversi in sincronia mentre tutto attorno a noi spariva, l'unico suono che si sentiva erano i nostri respiri.
Spostando le sue labbra dalle mie per andare verso la mia guancia, cominciò a succhiare gentilmente prima di smettere. Prendendo la mia mano nella sua, cominciò a correre all'interno della casa, mentre lo seguivo.
Una volta dentro, chiuse la porta alle sue spalle, non prestando attenzione se i ragazzi erano li o meno, e prese a correre su per le scale fino al secondo piano.
camminando verso la sua amera, infilò la chiave all'interno della serratura e aprì la porta, facendomi scivolare dentro prima di richiuderla a chiave alle sue spalle " ti amo"
Sorrisi "ti amo anche io"
mettendo tutte e due le sue mani su di me, mi guardò profondamente, quasi ipnotizzandomi. Abbassandosi, mise il volto nell'incavo del mio collo dove cominciò a lasciare dei soffici baci, muovendosi delicatamente anche verso l'altra parte del collo dove continuò la sua incantevole magia.
Strizzando leggermente le sue spalle, pressai le mie dita nella pelle mentre la sua lingua si divertiva sulla mia pelle bruciante a causa dell'intensità che si era creata tra di noi.
Muovendo le sue mani su di me, arrivò fino ai fianchi, stringendoli, tenendomi ferma nel posto in cui ero prima che tornasse a baciarmi le labbra in modo dolce, prima di lasciare un morso. Prendeno i lembi del mio top striminzito, si staccò da me per un moemnto per guardarmi, chiedenodmi il permesso di togliermelo.
Mordendomi il labbro, non esitai ad annuire.
Tirando su i bordi della mia maglia, il mio stomaco era scoperto per lui prima che lo fosse il mio petto, le mie braccia in lato per facilitargli l'azione di togliermi la maglia.
Prendendo le mie cosce, Justin mi spinse verso l'alto e istintivamente le mie gambe si aggrapparono attorno al suo bacino, mentre lui cominciava a camminare.
Presto la mia schiena cadde di peso sul suo letto, il suo corpo su di me mentre si teneva alto con le braccia accanto a entrambi i lati della mia testa per non togliermi completamente ogni accesso all'ossigeno attorno a noi.
Leccando e succhiando il mio collo ancora una volta, cominciò a muoversi giù per il petto, le mie dta ferme tra i suoi capelli mentre silenziosamente gli chiedevo di continuare. Gemiti sonori uscivano dalla mia bocca.
Baciandomi lo stomaco,si fermò e i nostri occi si incnotrarono per un momento nonappena arrivò al bottone dei miei pantaloni.
Aprendolo con soltanto un gesto del suo pollice, si sentì un click e i miei jeans erano aperti, la zip che veniva tirata giù mentre gli occhi di Justin tornarono a guardare i miei. Sfiorandomi la guancia con le dita, si leccò il labbro " se continuiamo non sono sicuro che riuscirò a fermarmi Kelsey.." Justin sussurrò contro le mie labbra,continuando ad accarezzarmi la spalla, sapendo esattamente quello che stavamo per fare e dove tutto ciò andava a parare.
"forse non voglio he ti fermi" risposi sussurrando, prendendogli il viso tra le mani.
Sospirando, Justin vhiuse per un momento gli occhi " sei sicura piccola?"
"si" risposi, quasi mi mancava il respiro.
Aspettando qualche secondo in caso mi fossi tirata indietro, prese la mia risposta finale come un si prima di tornare a baciare le mie labbra, il nostro bacio che cresceva d'intensità ogni secondo.
Prendeno tra le mani la cintura dei suoi pantaloni, la aprii, prendendola e tirandola via da attorno ai suoi jeans er poi buttarla sul pavimento, non curante di dove fosse, ero troppo concentrata su quello che io e Justin stavamo facendo.
Tirando giù la cerniera dei suoi pantaloni dopo aver slacciato anche il bottone,stavo per tirarglieli via quando Justin mi prese delicatamente le mani facendomele scivolare lentamente sopra la mia testa, una sua mano mi teneva ferma mentre con l'altra si toglieva i pantaloni, lanciandoli via e buttandoli sul pavimento esattamente come era successo per la cintura, lasciandolo soltanto in boxer.
Mordendomi il labbro, gemettiquando Justin cominciò a mordicchiarmi il collo, la sua mano libera cercava di liberarmi dal fastidioso materiale dei jeans. Appena sentii un brivido di freddo attraversare le mie gambe, capii che anche i miei jeans erano a terra.
Guardandomi, Justin si mosse in alto per guardarmi e in modo veloce sfiorò l'elastico delle mie mutandine, portandole verso il basso lentamente, rivelando la parte bassa di me.I suoi occhi mi guardavano lussuriosi.
Leccadnosi le labbra, Justin gemette vedendomi nuda sotto di lui, portando tutto ad un livello più alto.
Muovendosi verso il mio reggiseno, Justin fece scivolare una mano dietro di me per arrivare al gancio e slaccairlo, facendo scivlare una spallina sulla mia spalla. Togliendo anche l'altra spallina, fece scivolare il reggiseno lungo tutta la lunghezza delle mie braccia, rivelandomi.
"amerai tutto questo piccola" mormorò nel mi orecchio prima di scendere e comicniare a torturare il mio seno sinistro con le sue meravigliose labbra.
Gemendo, mi incarcai sul letto, un gemito mi scappò dalle labbra mentre chiudevo gli occhi strinendoli. "justin.." mormorai.
Succhiando il mio capezzolo dolcemente, mi lasciò andare le mani per accarezzarmi l'altro seno, prima di invertire la magia.
Prendendo i suoi capelli, gemetti ancora più forte prima che Justin lasciasse il mio petto e facesse scivolare una mano lungo tutto il mio corpo , arrivadno in mezzo alle mie gambe e, senza avvertirmi, fece scivolare un dito vicino alla mia entrata, spingendolo delicatamente dentro e fuori, mentre mi contorcevo sotto di lui.
"rilassati" sussurrò contro il mio petto " non è nientei di diverso da quello che abbiamo già fatto"
E lo feci. Mi rilassai e prestai attenzione soltanto a ciò che Justin stava facendo, una sensazione assolutamente fantastica.
Stimolando il mio clitoride con dei movimenti circolari del suo pollice, Justin continuava a muovereil suo dito dentro e fuori da me prima di portarmi velocemente al culmine.
"Justin..." mormorai.
Continuando a muoversi, Justin baciò le mie labbra diverse volte, sapendo che ero sull'orlo, e infatti, pochi secondi dopo, venni.
Facendo scivolare il suo dito fuori da me, mi leccò subito, guardandomi con uno sguardo furbo e arrossendo immediatamene per ciò che aveva fatto, guardanod in basso mentre mi mordevo il labbro.
Togliendosi i boxer, Justin si posizionò tra le mie gambe, tenendosi alto mentre mi guardava in volto "sei pronta?" sospirò " non dobbiamo farlo se non sei sicura e se non te la senti" disse, accertandosi della mia decisione, ma sapevo beissimo quello che volevo fare.
Alzandomi, lo baciai "lo voglio"
Annuendo, Justin si mosse sopra di me prima di allungarsi da un lato e prendendo da un cassetto del suo comodino un preservativo. Aprendo la confezione, se lo mise prima di entrare dentro di me con tutta la sua lunghezza, una fitta di dolore mi attraversò le gambe.
Tutti e due emettemmo un sospiro, il mio per i dolore, il suo oer la sensazione di essere dentro di me.
"sei cosi bella" mi confortò, le sue labbra sulle mie.
Strizzando gli occhi, mi aggrappai alla sua schiena con le ughie, volendo soltanto che il dolore passasse.
"mi dispiace" Justin mormorò baciandomi le labbra " prometto che se ne andrà piccola, cerca solo di non pensare al dolore.."
Lasciai fuoriuscire dalle mie labbra un "okay" insicuro, prima di respirare lentamente. Digrignai i denti quando Justin uscì da me per un momento prima di spingersi dentro di nuovo, ora la sua lunghezza era ancora di più all'interno del mio copro.
"si sta cosi bene Kelsey" Justin gemette, muovendosi dentro e fuori da me, la sua lunghezza completamente dentro di me ora. "cazzo.." ringhiò, lascindo la sua testa cadere nell'incavo del mio collo e leccando delicatamente la pelle.
"Justin.." dissi senza fiato, mentre l'agonia si faceva sentire. Il piacere iniziò a impossessarsi di me, dalla testa ai piedi.
Una smorfia gli affiorò sulle labbra "lo so piccola", mi baciò sulle labbra, muovendosi ancora dentro e fuori da me, tenendolo stretto a me e sentendolo.
"sei cosi stretta" grugnì, leccandosi il labbro prima di morderselo e portando di nuovo le sue labbra sulle mie infilando delicatamente la sua lingua tra le mie labbra.
"Justin!" gemetti quasi urlando. Le mie dita remevano sulla sua schiena, graffiandolo anche se non avessi voluto a causa di questo momento intenso.
"è giusto piccola" esclamò a bassa voce " urla il mio nome piccola..."
Portando il mio viso vicino al suo, gli infiliai di nuovo la lingua in bocca, non avendoe abbastanza di lui e cominciando a muovermi verso di lui.
"cazzo piccola" disse senza fiato, muovendosi dentro di me senza alcun segno di volersi fermare "sei fantastica"
Inarcadnomi sul letto, legai le mie gambe attorno al suo abcino " più veloce Justin" dissi senza fiato " moviti più veloce" lo pregai, non vlendo assolutamente che smettesse.
"cazzo" gemette, non eistando a muoversi più velocemente mentre piazzava le sue labbra sul mio petto ancora una volta.
"JUSTIN!" urlai in estasi, sentendo che ormai ero vicina al limite.
"dimmi che sei mia" mormorò al mio orecchio, cìbaciando subito dopo la mia pelle dietro a questo.
" sono tua" sussurrai " e lo sarò per sempre"
Baciandomi, Justin pressò la sua fronte contro la mia mentre continuava la sua magia dentro di me fino a che, finalmente, venni per la second volta quella volta.
***
Mentre la notte cresceva, i nostri copri erano legati insieme, avvolti dalle lenzuola, le nostre gambe legate insieme mentre Justin continuava a fare l'amore con me. Ogni bacio memorabile, ogni sua azione attenta per assicurarsi che non mi facesse male, le sue dta che mi accarezzavano tutto il corpo e le sue labbra che baciavano ogni centimetro di pelle.
Mettendomi seduta in posizione dritta, Justin tirò via i capelli che erano caduti sulla mia spalla destra per lasciare spazio ai suoi baci, muovendosi vrso il collo e poi verso la mia spalla sinistra attraversandomi, le sue labbra calde sulla mia pelle bruciante.
Mi morsi il labbro, appena Justin cominciò a succhiarmi il collo marcandomi per la terza volta quella notte, i suoi denti che mi sfioravano gentilmente mentre accolgieva ogni opportunità che aveva per farmi sentire magnificamente bene e voluta.
Facendo lo stesso con lui, gli succhiai il collo, giocando con la mia lingua facendolo gemere, mostrandomi che approvava quello che gli stavo facendo. Muovendomi verso il suo petto, cominciai a baciargli tutto il corpo, non tralasciando niente, fermandomi appena sopra il suo....
Prendendomi il viso tra l emani, mi tirò su, baciandomi come non aveva mai fatto prima prima di spigermi via e bacairmi il naso e la fronte, presto arrivadno ai miei occhi, piazzando un bacio su entrambi prima che ci distendessimo tutti e due, il suo copro di nuovo sul mio.
Con il tempo che passava, cresceva la nostra stanchezza e con una sola altra spinta dentro di me, Justin lasciò uscire un gemito dalle sue labbra prima di rendersi conto che la sua lunghezza era ancora dentro di me, il suo corpo sopra il mio. Baciandomi sulle labbra, uscì delicatamente e lentamente fuori da me.
Senza fiato per la sensazione sconosciuta, gemetti silenziosamente, vedendolo distendersi di fianco a me, le sue braccia che mi strinsero le spalle, portandomi più vicino a lui. BaciaNdomi la testa, si distese di nuovo accanto a me " TI AMO" mormorò.
"TI AMO ANCHE IO" risposi baciandogli il petto mentre vi appoggiavo la teta, lasciando una mia mano cadere delicatamente sul suo stomaco.
STAI LEGGENDO
Danger
FanfictionUna notte. Una festa. Un errore. Quello che pensava stesse per rovinare la sua vita, stava invece per diventare il contrario. Ma quando per tutta la vita sei stato usato da persone che ti ingannano, come si fa ad imparare a fidarsi di chi ti circond...