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LONDRA Parte 2

Non ci credo sto passeggiando lungo il Tamigi, il Tower Bridge all'orizzonte e non c'è niente che mi renda più felice in questo momento.
Londra è il posto dove volevo essere e lo sento nell'aria questo suo essere al centro del mondo, questo essere al di fuori di ogni regola, mi sento finalmente libera.
Diego mi osserva, lo intravedo con la coda dell'occhio, ogni tanto mi sfiora il braccio ma mi da il giusto spazio. Riesco quasi a sentirmi a mio agio - Scommetto che ci vuoi entrare al Tower Bridge, lo vedo da come lo osservi ma scordati la Torre di Londra, è immensa e noiosa -
Mi vien da ridere, è così spontaneo il mio Dieguito e non mi va di contraddirlo, ci andrò quando andrà via, d'altronde ho poi ancora 5 mesi da visitare questa immensa e gloriosa città.
Improvvisamente un velo di tristezza mi attraversa e se ne accorge anche Diego - Ehi che c'è? Stavi andando alla grande, ti prego ritorna a sorridere, mi sembravi così spensierata -
Ha ragione devo godermi questa giornata e quelle a venire, un mese non passerà così in fretta.
Diego si ferma un attimo e ne approfitto per riposarmi, troppe emozioni per una ragazza che ha vissuto sempre in penombra con pochi interessi e poche soddisfazioni.
Diego prende un pacchetto di sigarette dalla tasca del giubbotto di pelle ed estrae una sigaretta per fumarla, è più forte di me, devo immortalarlo.

Diego prende un pacchetto di sigarette dalla tasca del giubbotto di pelle ed estrae  una sigaretta per fumarla, è più forte di me, devo immortalarlo

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Una foto, un ricordo e poi quando vedrà Giada il mio macho spagnolo, non posso che ridere al pensiero.
- Sono 30 sterline chica, non mi faccio fotografare così facilmente -
- Ehi ma ne guadagno 100 alla settimana e non ho ancora iniziato! -
- Va bene, tieni il mio cellulare e memorizza il tuo numero, così ti potrò stressare quando e quanto voglio -
Mi fa l'occhiolino, Dio quant'è sexy. Pensieri osé sfiorano la mia testa ma afferro il suo cellulare e senza esitare memorizzo il mio numero.
Eccoci al Tower Bridge e il tempo passa troppo in fretta, è quasi ora di pranzo ma prima voglio visitare l' HMS Belfast, la nave della seconda guerra mondiale.
Diego storce il naso e l'ho capito che non è un tipo da musei ma senza insistere riusciamo a farci un giro.
È l'una quando sto per chiedergli di andare a mangiare in un fast food ma lui mi prende per mano, di nuovo.
Passeggiamo per un po' e non molla la mia mano, dal canto mio non faccio niente per sottrarmi a quel tocco. La sua mano è incandescente, ma quanto è capiente il mio Dieguito.
Entriamo in un parco, Tabard gardens leggo e tranquillamente Diego stende un plaid appena preso dallo zaino e, incredibile estrae anche dei panini e bottigliette d'acqua.
- Stupita! Lo faccio sempre, per risparmiare e per non mangiare sempre quella robaccia nei fast food. Era un mese che non uscivo di domenica, sai quando sei qua da tanti mesi dopo un po' ti stufi e poi non avevo più la compagnia giusta -
Una miriade di domande affollano la mia testa, chi era la sua compagna, quella giusta.
Sembra capire i miei pensieri, mi legge negli occhi e mi viene subito da abbassare lo sguardo.
- Stephanie, la ragazza francese che c'era prima di te. Con lei ho passato delle belle giornate, non pensare che faccia così con tutte. Con lei c'era un bel rapporto d'amicizia ed era sempre molto carina e fin troppo gentile nei miei riguardi. Me ne sono accorto tardi, lei si stava innamorando di me e nell'ultimo periodo era diventata asfissiante nei miei riguardi -
Mi fa cenno di iniziare a mangiare ma non ci riesco, ho un groppo in gola. Cosa provava lui per lei? Lui inizia a mangiare senza problemi ed io non vedo l'ora di tornare a casa e leggere quel maledetto diario sulla mia scrivania.
Cosa c'era tra di voi e cos'è successo? Diego si alza e mi fa cenno di seguirlo - Ci siamo riposati abbastanza, è ora di farti conoscere il mio posto preferito -
Sono curiosa ed anche un po' eccitata, l'avrà fatto vedere anche a Stephanie sicuramente. Piantala dice la mia coscienza e goditi il tuo Dieguito!
Arriviamo davanti ad una porta nera ed improvvisamente esce un ragazzo travestito da vampiro. Mi scanso e mi nascondo dietro a Diego
- Welcome to London Dangeon -
Sorride in modo satanico ed io guardo Diego che inizia a ridere di gusto
- Pronta per la tua prima vera esperienza elettrizzante qui a Londra? -
Ma è un museo dell'orrore, non ce la posso fare..aiutoooo.

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