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NON HO TEMPO

Stephanie mi sorpassa vittoriosa, la odio con tutta me stessa, più non la penso e più sbuca fuori all'improvviso con un nuovo asso nella manica. È come la gramigna, l'erba che non muore mai, più la calpesti e la nascondi e più rinasce rigogliosa. Questa volta è colpa mia, colpa della mia leggerezza, come ho fatto a farmi tentare da Sam e spingermi a così tanto fino ad arrivare a baciarlo, come?
Non ho tempo adesso per le riflessioni, devo correre, devo chiamare Diego, devo farlo prima che ci pensi la mia peggior nemica. Sento Sam che saluta Stephanie ed io mi fiondo verso le scale, non ho neanche il tempo di aspettare l'ascensore figuriamoci di chiedere a Sam in che rapporti è con quella strega malefica.
Faccio per prendere il cellulare che con mio totale disappunto è spento, provo a riaccenderlo e tra poco lo spacco, ho le mani che tremano, sono in preda ad una crisi isterica. Purtroppo è scarico e non ho neanche il caricatore portatile, mi stramaledico perché è da settimane che mi riprometto di comprarlo per quando vado in giro per Londra e tra foto e video lo scarico puntualmente.
Alla fermata della Metro cammino avanti e indietro e lo vedo lo sguardo stranito della gente, tremo dall'agitazione e vorrei urlarlo al mondo che non ho tempo e si sta per infrangere il mio presente e anche il mio futuro, senza Diego potrei essere il nulla, potrei vivere nel nulla.
Arrivo a casa correndo, Susan arrabbiata sulla porta, si potrebbe ripetere la scena di qualche sabato fa ma anche Susan è pietrificata, mi osserva e basta uno sguardo, sono completamente fuori di me. Salgo le scale e quando sono in camera metto in carica il cellulare e sono minuti interminabili nell'attesa che possa riuscire a chiamarlo. Non ho tempo, lo sguardo nello specchio in bagno mi fa capire quanto sia completamente fuori di me, le gote rosso fuoco, gli occhi spiritati e terrorizzati. Lo chiamo finalmente ma è occupato, non ci credo, riprovo, riprovo ancora.. sempre occupato. Reprimo la voglia di sbatterlo contro il muro quel maledetto cellulare, provo a scendere e svolgere le normali faccende domestiche del sabato mattina. Per fortuna le bimbe sono via con Mike e Susan mi sta alla larga, la manderei a stendere in questo momento. Salgo ogni quarto d'ora praticamente e il telefono non è più occupato, è libero ma Diego non risponde, non lo fa, brutto.. bruttissimo segno. Non so come sia arrivata al pomeriggio, alle mie ore libere e per non rischiare di impazzire decido di andare da Sophie.
Sono in lacrime, scoppio non appena mi apre la porta di camera sua, lei non mi giudica nonostante mi abbia vista ieri sera, mi abbraccia e mi lascia semplicemente sfogare. Le racconto di Stephanie ed è sorpresa, pensava fosse tornata a casa da un pezzo ma mi promette di parlarne con Nadine che le è sicuramente più amica di lei, per carpire qualche informazione.
Ritorno a casa verso le 5 e mezza, ho mezz'ora prima del bagnetto delle bimbe e ininterrottamente lo chiamo e lo richiamo.
Mancano 5 minuti alle 6 ed è lui a chiamarmi, mi scoppia il cuore, sto per avere un infarto, porto il cellulare tremando all'orecchio, schiaccio il tasto verde ed è lui a parlarmi per primo - Cami con chi hai dormito stanotte? -
Pietrificata, di nuovo quella orribile sensazione ma mi sforzo di svegliarmi e mi decido a parlare finalmente - Diego non è come credi, Sam non è l'amico che pensavi che fosse, ha cercato di conquistarmi in tutti i modi possibili, io l'ho rifiutato poi.. -
- CAMI CON CHI CAZZO HAI DORMITO STANOTTE?! - lo urla ed ho paura di lui e della sua reazione ma non posso più mentire - CON SAM -
Sento qualcosa sbattere forte dall'altra parte e si spegne tutto, la chiamata, il mio cellulare e.. il mio cuore.

Diego completamente fuori di sé  😱😭

Camilla (eBook e Cartaceo su Amazon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora