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UN TRISTE PRESAGIO

Mi allontano da Diego con estrema difficoltà, il suo braccio è ancora fermo sulla mia vita e non accenna a lasciarmi andare. - Diego devo andare! Helen mi starà aspettando e dovrò inventarmi qualcosa -
Lui accenna un sorrisino malizioso e mi bisbiglia all'orecchio - Domenica ti voglio tutta per me, Londra ti aspetta e voglio assaporarti, toccarti e stringerti tutto il giorno, non avrai scampo -
Avvampo, penso di aver preso fuoco e boccheggio. Diego se ne accorge e sorridendo mi da una pacca sul sedere per intimarmi di andare. Ogni parte del mio corpo va a fuoco, ma perché deve sempre farmi questo effetto?
Mentre cerco di districarmi tra i corridoi del labirinto ormai meno oscuro intravedo la velina bionda Nadine - Divertiti finché puoi - mi fa l'occhiolino e si dirige dal lato opposto della casa. Ma che significa divertiti finché puoi? Sarà gelosa di me e Diego? Sa qualcosa che sicuramente devo sapere e devo scoprire. Inizio veramente ad odiare le veline, non le sopporto. Finalmente arrivo al terzo piano e la porta è socchiusa - Ehi devo fare tutto da sola? Dove ti eri cacciata signorina? -
Tiro fuori la mia consueta scusa patetica - Ho avuto un attacco di mal di pancia e mi sono persa nel cercare la toilette - Sorrido in modo imbarazzato, chissà se se l'è bevuta?
- Oh cos'è l'effetto Lauren? Non ti dò tutti i torti fa voltare lo stomaco anche a me -
Iniziamo a sistemare le cose mentre Rusty saltella a destra e a sinistra, alla fine bonariamente Helen mi offre una bibita fresca che era nel frigobar in camera e qualche stuzzichino salato, d'altronde non ho ancora pranzato.
Quando sto per accennare a scendere e tornare da Susan mi accorgo di uno sguardo sinistro - Pensi me la sia veramente bevuta la storia della toilette? Non mi chiamo Susan e ti dò un consiglio mia cara Cami a me le frottole non le raccontare più! -
Oh oh direi che non se l'è bevuta per niente. Mi sento in colpa e a disagio, Helen è proprio arrabbiata e mi fa cenno di sedermi proprio vicino a lei sul suo letto king size. Si avvicina al mio orecchio sinistro e quasi bisbiglia - Volevo presentartelo perché tu ti rifacessi gli occhi ma il caro macho spagnolo si è già portato avanti e non solo agli sguardi vi siete fermati vero? -
Non riesco a sostenere il suo sguardo, mi sento tremendamente in colpa perché sono stata io ad incoraggiarlo e un triste presagio mi sta chiudendo lo stomaco. Helen mi invita a guardarla alzandomi il mento con due dita - Di me non dovrai mai aver paura e soprattutto non sentirti in colpa, non sei tu ad aver sbagliato -
E chi allora? Intercetta il mio sguardo confuso e prosegue - Ti racconto una storia..C'era una volta una ragazza alla pari che arrivava dalla Francia, esattamente da Nizza ed era molto timida ed introversa..non aveva voglia di uscire ed incontrare ragazzi, voleva solo studiare ed imparare il più possibile l'inglese per tornare fiera e piena di buone speranze nel suo Paese -
Oddio perché penso che stia parlando di Stephanie e perché non voglio sapere come finisce la storia? - Passarono settimane ed anche mesi ma ad un certo punto un ragazzo bello, aitante e molto simpatico fece l'ingresso nella sua vita e bum..come una bomba quella ragazza scoppiò e iniziò a non frequentare più la scuola di inglese, a far tardi la sera e ogni minuto libero lo passò in compagnia dell'aitante ragazzo che aveva origini spagnole -
Non posso fare a meno di mettermi le mani nei capelli ed assumere uno sguardo compassionevole, adesso lo so per certo questa storia non andrà a finire bene - Ora non ti so dire per certo che cosa il ragazzo diceva o faceva con la ragazza francese ma ti posso dire per certo che la ragazza ne era completamente soggiogata e non riuscì a terminare i suoi 6 mesi come au pair perché fu richiamata dalla sua famiglia in Francia in quanto molto preoccupata dal cambiamento della ragazza e dal suo desiderio di trasferirsi in Spagna con il suo fidanzato spagnolo e sposarsi il prima possibile -
Eh..cosa? - Si mia cara.. Stephanie, questo il suo nome non poteva essere una pazza squilibrata ed essersi immaginata una storia molto seria con il tuo bel dongiovanni Diego ed è per questo che te lo dico molto onestamente..stai attenta! -
Mi cadono le braccia e meno male che sono seduta altrimenti sarei svenuta. Non so più cosa pensare, ho accantonato Stephanie, ho fatto finta non fosse mai esistita. Ed eccolo qua come un boomerang sta tornando tutto indietro. Perché non posso essere felice e godermi Diego, il primo ragazzo dopo Marco che mi ha fatta sentire a mio agio, a tal punto da prendere io l'iniziativa per prima. Dovrei dimenticarmi di lui? Dovrei andare a fondo e chiedergli spiegazioni?
Come uno zombie torno a casa di Susan e mi riesco ad intrufolare in camera mia nonostante non siano finite le mansioni per oggi. Una lacrima solitaria scende sulla mia guancia destra e vorrei tanto chiudere gli occhi ed addormentarmi.
Il telefono squilla sul mio comodino, avevo dimenticato che non era più in modalità silenziosa - Pronto -
Non so perché ho risposto senza guardare il mittente della chiamata ma me ne pento subito
- Ciao Cami..non hai più risposto al mio messaggio ed io ho contato i minuti, le ore, i giorni ma non ce l'ho fatta ad aspettarti..sono qui a Londra e voglio vederti -

🙈🙉🙊Sapete vero chi è? Proprio adesso 🙄

Camilla (eBook e Cartaceo su Amazon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora