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TORNERAI?

È domenica dannazione e non è domenica senza Londra, io la voglio vivere questa città.
Mi sento così giù, ho il morale sotto le scarpe e ho addirittura spento il telefono per non guardare tutte quelle maledette notifiche di WhatsApp. Marco non ha digerito il mio rifiuto, non ho voluto accompagnarlo in giro per la città. Non è Londra per me senza di lui, Diego, per me lui è Londra è ho una nostalgia della mia prima domenica con lui. Avrei voluto andare altre 100 volte con lui al London Dangeon pur di farlo felice e togliermi dalla testa il suo sguardo deluso e quei maledetti occhi neri lucidi e tristi, l'ultima volta che l'ho visto.
Ieri sono stata da Helen a casa di Lauren e ho fatto di tutto pur di incontrarlo, non si è visto da nessuna parte e per un attimo ho pensato avesse anticipato la sua partenza ma Lauren mi ha rincuorata - È in camera, starà ascoltando quella musicaccia rock, è così alternativo! - Mi è scappato un sorriso e Helen ha alzato gli occhi al cielo - Usciamo Cami! Per Dio vorrai mica stare dietro alle paturnie del macho spagnolo? -
In men che non si dica mi ha presa per un braccio ed insieme ad Emma e Sharon ci ha fatte salire in macchina, eravamo su una macchina sportiva, un Audi S1 gialla sgargiante . A tutto gas ci ha portate sul Tamigi, Sharon eccitatissima la incitava ad andare più veloce ed Helen con i suoi begli occhiali da sole a specchio ridendo l'ha accontentata. Questa donna è una furia!
Ho passato un pomeriggio memorabile, una gita su un battello e siamo andate a Greenwich, il meridiano Zero. Abbiamo visitato l'osservatorio e siamo riuscite a fare merenda su un prato, mi sono sentita parte della famiglia e non una semplice baby sitter o accompagnatrice. Helen ha saputo cogliere il mio disagio e mi ha distratto in un modo così piacevole, è una donna straordinaria.
Domani purtroppo parte, per la gioia di Susan che la teme ed è stata elettrica in tutti questi giorni, mi ha fatto promettere però di iscrivermi al Trinity Istitute che c'è qua vicino - L'istruzione innanzitutto mia cara! Lunedì verrai con me, ritornerai a Torino con un il First Certificate almeno..vorrai mica stare a poltrire in quella stanza tutto il tempo? -
Mi strappa un sorriso anche adesso che sono triste, apatica e inguardabile, sotto le coperte con il pigiama di Minnie. Sono le 11 e fuori piove, tanto per cambiare, Marco starà venerando il suo Messi da Madame Tussauds insieme a quella cameriera, figurati se il marpione se ne sta da solo. E Diego, tu dove sei adesso? Tornerai..promettimi che tornerai.
Come sarebbe stato bello visitare un altro pezzo della nostra Londra sotto la pioggia, riparandoci in qualche vicolo, approfittandone per scambiarci qualche bacio per niente innocente, mi manca anche il tuo piercing. Oramai non arrossisco più alle mie sconcerie, ho gli ormoni a palla, sarà il ciclo che sta per arrivare? Ci mancava anche il ciclo ed alzo gli occhi al cielo.
Suona il campanello sotto e sento qualcuno salire velocemente le scale, quel qualcuno bussa alla mia porta in modo insistente - Cami c'è un ragazzo sotto per te, dice di chiamarsi Marco -
È Mike ed io sono tentata di fingermi ammalata, non voglio alzarmi, sono un disastro  con il pigiama di Minnie. - Un attimo Mike digli che scendo tra 10 minuti..grazie -
Infilo velocemente i jeans stropicciati del giorno prima e una maglietta bianca, non mi passa neanche per la testa di truccarmi.
Corro sotto verso la porta e mi accorgo che tutta la famiglia è lì riunita ad aspettarmi, maledetti ficcanaso. - Vi presento Marco un mio amico arrivato da Torino -
- Un po' più che un semplice amico - Marco, il fetente, nel rimarcare quella frase mi cinge in un abbraccio e per poco non mi bacia in bocca.
- Usciamo fuori un attimo - Lo prendo per un braccio e lo trascino fuori sotto lo sguardo incredulo della mia famiglia inglese.
- Che ci fai qui? - quasi gli urlo quando a stento riusciamo a ripararci dall'incessante pioggia.
- Ehi vieni qui, vorrai mica bagnarti, ti riparo io - Eccolo che subito se ne approfitta.
- Non potevo andarmene senza salutarti di persona, non me ne importa niente di Londra, sono qua per te e non potevo andarmene senza fare questo ..- Non riesco neanche a metabolizzare quelle parole che le sue labbra sono sulle mie, la sua lingua cerca di intrufolarsi nella mia bocca ed io mi scosto quasi inorridita, come si è permesso?
Purtroppo seguo il suo sguardo che dà deluso si trasforma in trionfante ed è lì Diego, senza ombrello con la pioggia che gli scivola addosso. 
In un attimo è già scappato e forse me lo sono solo immaginato, non può essere vero, ho baciato Marco proprio davanti ai suoi occhi, lui non sapeva neanche che Marco fosse a Londra.
Mi sento svenire, mi tremano le gambe, ma io ti rincorro Diego, non ti lascio scappare, tu tornerai ancora e ancora da me.

Diego tornerà? 😢

Camilla (eBook e Cartaceo su Amazon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora