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DIEGO POV

Questo maledetto minicab non accenna ad andare più veloce, di questo passo perderò l'aereo.
- Può andare più veloce, esiste il sorpasso..anche nel codice della strada! -
Cazzo vorrei aggiungere ma mi trattengo, non vorrei fare a botte con l'autista che per la cronaca mi sta ammazzando con lo sguardo dallo specchietto retrovisore. Che io poi lo vorrei perdere questo aereo, da Londra non me ne andrei..mai. Alla mamma l'ho promesso però, devo tornare, il lavoro mi aspetta. Non ce la fa più, troppo sulle spalle ed io devo fare il capofamiglia. Da quando papà è mancato non ho fatto che fuggire, lo studio prima e adesso il giardiniere nella capitale europea, la città più figa al mondo. Ci tornerò a Londra e ci vivrò in questa città che non dorme mai, specchio di etnie a confronto e il ricordo di una persona che sarà sempre in me.
L'ho odiata fino a stamattina Cami, ho preteso di dimenticarla davanti ad infinite birre al pub all' angolo dove mi hanno aspettato facce losche e sconosciute. Ho bevuto fino a quasi perdere i sensi, una ragazza con un vestitino attillato si è offerta di accompagnarmi a casa ma il suo rossetto rosso sgargiante e le tette rifatte mi hanno fatto ribrezzo. L'ho liquidata con un'alzata di mano, anche in quel momento non ho potuto dimenticarti..Cami dalle labbra rosa che vorrei divorare di baci, sai di cioccolato, di buono tu.
Ho barcollato fino a casa e una volta entrato in camera non ci ho potuto credere, mi sembrava un incubo invece Steff era lì davanti a me. Una vestaglia rossa che mi lasciava presagire la totale nudità al suo interno, mi sono messo le mani nei capelli e l'ho respinta, ce l'ho fatta finalmente ad essere quello che non sono, una persona senza cuore - Steff esci subito dalla mia stanza, come te lo devo dire? Eh?! Non ti voglio, non in questo modo, amo Cami e te ne devi fare una ragione! -
Ho aperto la porta e ancora barcollante l'ho invitata per niente gentilmente ad andarsene, tanto sicuramente era opera della sua amica Nadine, la velina bionda come la chiama Cami.
- Diego cosa hai visto in quella? Non è la ragazza che pensi e te lo dimostrerò! -
Con lo sguardo pieno di odio mi ha sorpassato e di corsa è andata verso la camera di Nadine, come sospettavo l'aveva aiutata ad entrare.
La notte non sono riuscito a dormire, ho guardato il cellulare e sperato in un suo messaggio, ma niente, niente è arrivato.
Stamattina ho salutato freddamente tutti in casa e bianco come un cencio non sono riuscito a toccare cibo, ho vomitato l'anima appena ho messo piede a terra stamattina.
Finalmente il minicab è arrivato, ho solo mezz'ora per il check in e per fuggire da Londra e da Cami.
Non ci credo ancora, non è possibile non voglia salutarmi, la cerco in tutti gli sguardi di tutte le ragazze castane che vedo in giro. Entro in tutti i negozi e bar dell'aeroporto ma niente nessuna traccia di Cami. Faccio un salto anche alla toilette delle donne, sono disperato ed alcune ragazze mi osservano stranite e lo vedo il loro sguardo compassionevole.
Il gate annuncia l'imbarco e sono tentato, voglio restare. La faccia di mia mamma nei miei pensieri ma non ce la faccio, prendo il cellulare e parte la chiamata.
- Mamma sono Diego ascolta..-
Qualcuno mi tappa la bocca e mi prende il telefono dalle mani, non faccio in tempo a voltarmi che le mie labbra sono sulle sue. Un bacio disperato, un bacio che mi permette di respirare, di tornare a vivere. Mi viene voglia di piangere e la stringo, voglio farle male. Talmente avevo bisogno di lei che voglio farglielo capire cosa mi ha fatto, l'averla persa e adesso l'averla ritrovata.
- Diego sei l'ultimo..devi andare! -
Indica la fila che si sta esaurendo al gate ma io non le dò il tempo di continuare che la prendo tra le braccia e la bacio dappertutto nel viso, dalla fronte al mento e con due mani le accarezzo quelle guance accaldate - Diego mi dispiace..io non voglio che tu conosca un'altra ragazza, ne morirei, ti voglio tutto per me..ecco-
Chiude e riapre gli occhi velocemente, è come se non sapesse come dire..cosa mi devi dire Cami? Parla!
- Uffi..ce la posso fare..respira Cami..IO TI AMO! -
Lo urla, ma sta veramente urlando davanti a tutti? È così buffa ed io mi sono innamorata anche di questo suo essere impacciata e mi ha detto la cosa più bella al mondo, mi corrisponde Dio Santo, mi ama!
La bacio con passione un'altra volta ma una mano si appoggia al mio gomito e sento una ragazza schiarirsi la voce - Signore stiamo chiudendo il gate, mi spiace ma si deve avviare-
Mi stacco e lo vedo il dispiacere nei suoi occhi
- Cami ascoltami bene..per me esisti solo tu e Dio solo sa quanto avrei voluto restare ma non posso..io torno presto ma ti prego non mi dimenticare, io non lo farò e cercherò, lavoro permettendo, di scriverti e chiamarti ogni santo giorno e se non mi sentirai..beh ecco sappi che io ti sto pensando..sempre ok? -
Annuisce con il viso e una lacrima le scappa dall'occhio destro, vorrei tanto asciugarla ma devo andare.
Mi volto, sbatto lo zaino in spalla e imprecando mi avvio verso l'aereo.
Non doveva andare così, cavolo io dovevo stare qui con lei!

Triste e intenso questo distacco ma non è un addio 😉😢

Camilla (eBook e Cartaceo su Amazon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora