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L'ULTIMA DOMENICA INSIEME

Sono emozionata e tremo dall'emozione, è l'ultima nostra domenica insieme, Londra come sempre ci aspetta. Mi interessa poco oggi visitarla, voglio solo toccarlo, stringerlo e viverlo tutto il giorno il mio amore..oggi poi è il gran giorno. Diego saprà che lo amo, ho preparato il discorso e la cornice di Covent Garden dovrebbe aiutarmi.
Se penso alla sua partenza mi tremano le mani e mi si forma un groppo in gola, giovedì, cavolo tra soli quattro giorni. E non abbiamo ancora parlato del dopo, sì ci sono stati dei discorsi ma nella pratica come faremo? Si è parlato di Natale insieme, forse verrà lui ma sono 2 mesi e mezzo. Si è parlato anche nel caso di un urgente bisogno di entrambi di un mio week end a Granada, a casa sua, ha insistito per pagarmi il viaggio ma non mi va, voglio la mia indipendenza.
Ed eccola lì quella spiacevole sensazione tornare a soffocarmi, di nuovo quelle brutte sensazioni. Mannaggia ero così serena e sia giovedì che venerdì sera ho dormito da Diego e poi sono sgattaiolata a casa verso le 6 del mattino. Sorrido se ci penso, dormire è un parolone, ci siamo rotolati tra le coperte e abbiamo fatto l'amore così tante volte che ho perso il conto. Perché ho aspettato così tanto? Sì forse aspettavo quello giusto ma cosa mi sono persa. Non ho termini di paragone ma Diego è focoso e mi ha portata ad avere sensazioni veramente inimmaginabili, mi sa che andrò a trovarlo presto.
Ridendo scendo le scale e saluto la mia famiglia come sempre allineata vicino alla finestra, ah la curiosità! Diego è appoggiato al muro vicino alla porta, una visione celestiale lui, il giubbino di pelle e i suoi capelli bagnati con quelle goccioline che scendono sulle sue folte ciglia.
- Ehi la smetti di sbavare? Piove e dobbiamo sbrigarci, Covent Garden ci aspetta! - Piove, tanto per cambiare, anzi diluvia e Diego come sempre non ha l'ombrello, non ne ha bisogno mi dice sempre e se questi sono i risultati per me può anche sdraiarsi sotto la pioggia.
Di corsa arriviamo alla Metro e mentre scendiamo le scale una ragazza si catapulta su Diego ed io sono costretta quasi a cadere sui seggiolini d'attesa.
- Diego ciao! Ma sei proprio un testone, sempre ad andare in giro sotto la pioggia, vieni ti asciuga la tua Stephanie -
Stephanie! Oh mio Dio e che ci fa qui?
Non perde tempo e con una sciarpina lo avvolge e gli schiocca un bacio anzi un lungo bacio sulle labbra..sulle labbra?!
E lui è come in trance, non riesce a reagire, mi faccio avanti - Piacere Camilla, la ragazza di Diego - Metto una certa enfasi sulla ragazza di Diego, l'avrà capito? Si staccherà da lui adesso..altrimenti la strozzo.
- Cosa? La tua ragazza Diego? Ma cosa sta dicendo? -
- Si Steff lei è la mia ragazza-
Steff? Già la odio poi ancora di più con quel nomignolo - Ma Diego non parti a giorni? Quanto tempo ci metterai a dimenticarla? Una settimana? Su sii serio -
Ok ora la strozzo, mi avvicino e non faccio in tempo ad azzerare le distanze che Diego mi stringe tra le braccia e mi sussurra - Gelosa? -
Ok adesso strozzo lui. - Steff adesso basta! Se vuoi essere dei nostri noi stiamo andando a Covent Garden, fino a quando ti fermi a Londra? - Non ci credo ed io dovrei passare l'ultima mia domenica con Diego e con questa cretina? - Oh fino a giovedì, quando prenderò un certo aereo per la bellissima Granada, me ne hai parlato così tanto che sarà un piacere vederla con te! -
Io e Diego ci guardiamo, io sono rossa dalla rabbia e lui è evidentemente nel panico - Oh Camilla sarai mica gelosa? Diego saprà tenere le mani a posto - Gli fa l'occhiolino..gli fa l'occhiolino?! Per la seconda volta cerco di avventarmi sulla vipera ma Diego mi abbraccia e questa volta mi bacia sulla testa - Tranquilla sono tutto tuo - L' arpia mi fa un sorriso maligno.
- Adesso andiamo a Covent Garden, Diego quanto lo conosciamo noi quel posto, i concerti che abbiamo visto e i bei momenti che ci abbiamo passato..Camilla avrai tanto tempo per approfondire quando io e Diego saremo partiti - E adesso l'occhiolino lo fa a me la stronza.
Passiamo il viaggio in Metro distanti, Diego cerca di accarezzarmi ma io ho perso ogni voglia e fantasia, è la nostra ultima domenica assieme e dovevamo passarla da soli. Mi è passata anche la voglia di dirgli quelle due paroline magiche, mannaggia un disastro.
Dopo aver pranzato, anzi dopo che loro hanno pranzato in un ristorante spagnolo che era il loro ristorante preferito, io non sono riuscita a toccare cibo, che nervi. Ci avviamo verso il London Transport Museum ma la signorina ha qualcosa da dire - Diego perché non vieni con me al Royal Opera House, danno Alice nel paese delle meraviglie, Camilla può andarci da sola noi lo conosciamo a memoria - Lo prende sottobraccio e si avvia mentre Diego non fa niente per fermarla, mi guarda quasi supplicante.
Ah si - Si Diego vai pure con Steff io me la caverò benissimo da sola - Sfoggio un falsissimo sorriso e mi avvio verso il museo.
- Sei sicura? Se vuoi vengo con te? - mi raggiunge e mi fa voltare Diego.
E me lo chiedi pure? - No no tranquillo, vi aspetto all'uscita -
Mi scocca un veloce bacio sulla bocca e corre dall'arpia che ha ottenuto ciò che voleva.
Aspetto di vederli entrare nel teatro e finalmente scendono le lacrime che per ore avevano minacciato di uscire e non so come sono riuscita a trattenere.
Mi avvio singhiozzando verso la Metro e lì mi decido a scrivergli - Buon rientro Diego, sono contenta tu abbia ritrovato la tua Steff e sicuramente passerai delle belle giornate a Granada in sua compagnia, non ti mancherò poi molto..Addio..Cami -

Ma povera Cami 😢

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