EXTRA 3

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Buon anno! 🍾🎉🎆🎇

GIORGIA

Sono passati 2 anni dal mio arrivo a Londra, ero una farfalla allora che voleva solo volare via. Via dal grigiore di una vita piatta e priva di emozioni. Proprio Londra, piovosa e grigia, mi ha ridato la speranza e la  cosa più importante, l'amore.
Mentre Diego sta chiamando un minicab fuori dall' aeroporto di Heathrow mi perdo nell'osservare quel piccolo esserino tra noi. Giorgia è una piccola bambolina, il mio gioiello più bello nonché la nostra ciliegina sulla torta.
Papà quando ha scoperto il nome della nipotina non ha trattenuto le lacrime e mi ha ringraziata, so quello che significava per lui quel nome e per fortuna Diego non mi ha ostacolata nella scelta.
Mamma invece, rido ancora al pensiero, aveva proposto Stefania. Diego aveva avuto il coraggio di ridere a crepapelle, io invece l'ho guardata in cagnesco e l'ho subito bloccata – Non se ne parla nemmeno! - 
Dopo la sua nascita, le ore di sonno perse e gli allattamenti ad orari improbabili non hanno neanche lontanamente offuscato la felicità che    questo piccolo esserino ci ha portato.
I suoi sorrisi, le sue prime paroline.. papà prima ancora di mamma e Diego la tratta come una principessa, cerca di insegnarle lo spagnolo. Sembra una bimba molto intelligente Giorgia, riesce a rispondere in spagnolo a suo papà mentre con me riesce a capire e parlare in italiano.
E' riuscita a muovere i primi passi già un mese fa e proprio l'altra settimana ha compiuto il suo primo anno di vita.
Non ci sembra vero a me e Diego, Giorgita come la chiama lui è già da un anno fra noi, il parto non è stato uno dei migliori e Diego mi è voluto stare vicino fino all'ultimo. Fino ad un passo dal parto Cesareo, dopo 5 ore di travaglio, fino a che Giorgia non si è decisa ad uscire in extremis spontaneamente.
Diego ha partecipato al taglio del cordone ombelicale e ancora in lacrime ha avvertito la famiglia, spagnola e non, che stava in trepida attesa al di là della sala parto.
Diego ha sopportato le mie fasi alterne di buon e cattivo umore durante i primi mesi di vita, ha cambiato più volte lui di me il pannolino alla piccola, non posso proprio lamentarmi e devo ringraziarlo, è un padre esemplare.
Il minicab arriva e quando Giorgia ci sente parlare inglese arriccia il naso buffamente, un' altra lingua, penserà siamo impazziti improvvisamente, Diego ed io ci guardiamo sorridendo.
Siamo diretti verso la casa di Susan che non vedeva l'ora di conoscere Giorgia e di rivedermi, si è molto affezionata a me, il suo affetto si è rafforzato dopo la mia partenza. Forse ha capito cosa rappresentavo nella sua casa, sia come aiuto fisico che come supporto per le sue figlie, Sharon mi ha chiamata spesso e so che mi sta aspettando impazientemente da settimane.
Giorgia è spaventata dai mille abbracci e si nasconde dietro di me, è timida con gli sconosciuti ma quando inizia a prendere confidenza.. eccola infatti a rotolarsi in giardino con Emma, che adesso ha quasi 3 anni, dopo neanche mezz'ora dal nostro arrivo. Non vogliamo fermarci molto, ci aspetta la nostra gita a Londra, d'altronde è domenica ed io e Diego non vogliamo rovinare la tradizione.
Suonano alla porta e quella voce mi porta in piedi e a correre come se fosse ieri, è arrivata Helen!
L'abbraccio cosi intensamente che quasi non cadiamo all'ingresso, Susan è gelosa, lo percepisco. Non c'è niente da fare Helen è e sarà sempre la mia preferita, ineguagliabile – Non potevo certo perdermi la conoscenza della Cami in miniatura, se è almeno bella la metà di quello che è il macho spagnolo.. da grande farà conquiste! –
Ridendo ci avviamo verso il prato ed Helen, nonnina pazza qual' è, si rotola con Giorgia senza farsi nessun problema.
A malincuore ce ne andiamo promettendo di tornare a trovarli prima del nostro rientro in Italia, manca poco al tramonto e senza indugiare i nostri passi vanno avanti da soli.
Non una parola, è tutto scritto nelle nostre mani unite e nei nostri sguardi fieri e pieni di ricordi.
Eccoci al London Bridge, la nostra prima gita, il nostro primo capodanno, molto movimentato, insieme.
Ci appoggiamo alla balaustra con Giorgia in braccio, lo sguardo perso verso il tramonto – Diego tu ci credi al destino? –
-Perché me lo chiedi? E perché proprio adesso? –
- Tu dimmelo e basta –
- Sì che ci credo e tu? –
- Anch'io e tu sei sempre stato lì pronto ad aspettarmi, sei stato il mio destino, la mia occasione più bella -

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Vi voglio bene 😘👋🏻

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