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L' INIZIO DELLA FINE

Non so come ho fatto ad arrivare a mercoledì, per inerzia forse. Non ho battuto ciglio, mi sono ritrovata ad essere una belva feroce assatanata di vendetta, ma adesso lo sento che sta arrivando..il crollo. Sto per frantumarmi in mille pezzi, non ce la faccio a sopportare la sua partenza. Domani partirà Diego e per come ci siamo parlati, o per meglio dire non parlati in questi giorni, non ci rivedremo tanto presto. La mia vita è a un bivio e lo sento, è l'inizio della fine.
Domenica dopo aver ricevuto il mio messaggio è corso da me, non so se c'era la vipera e non me ne importa, tanto non l'ho voluto vedere. Si è fatto aprire da Susan e quando ha saputo che non volevo vederlo si è messo sotto la finestra e ha iniziato a urlare il mio nome, la rabbia si è ancora di più intensificata dentro di me e sbattendo la finestra gli ho urlato di smetterla e di tornare dalla sua cara Steff.
È rimasto sul marciapiede, sotto la pioggia tutta la sera e forse tutta la notte. Verso le 3 colpita dalla luce del mio cellulare che non smetteva ad intermittenza di annunciare suoi messaggi whatsup e telefonate mi sono affacciata ed era ancora lì, fradicio, e il suo sguardo perso mi stava fissando anzi mi stava implorando di dargli ascolto.
Non l'ho fatto, ho chiuso le tende e rigirandomi nel letto ho pianto le mie ultime lacrime di rabbia.
Lunedì e martedì sono stata brava, ho fatto le mie faccende di casa, ho giocato con le bimbe e incredibile, non ho pensato a lui. Neanche quando me lo sono ritrovato dietro al bidone della spazzatura che mi implorava di ascoltarlo, che mi diceva che la cara Steff non sarebbe andata a Granada con lui e che non la sentiva da domenica. Niente, non l'ho degnato della mia attenzione, ho visto le sue occhiaie e i suoi occhi lucidi ma niente, sono stata una pietra, non mi farai più male Diego ho pensato.
Oggi, mercoledì, alla vigilia della sua partenza sto crollando e addosso sento tutto l'amore per Diego, tutto ciò che non si merita è dentro di me e sta soffocando il mio cuore. Susan stamattina non credeva ai suoi occhi, avevo ed ho una brutta cera, sembro uno zombie. Mossa da compassione mi ha dato la giornata libera e sconsolata sto affogando nelle mie lacrime sotto le coperte. Non voglio uscire, ho paura di incontrarlo, ho fatto tanto per dimenticarlo, solo un giorno, un dannato giorno e lui sarà lontano da me.
Quella serpe è passata per pranzo, voleva rivedere la sua famiglia, secondo me voleva solo vedere i risultati dei suoi orridi piani di riconquista del bel macho spagnolo. Non le ho dato soddisfazione e non sono neanche scesa a salutarla.
Non andrò al college oggi ma ho promesso agli occhietti dolci di Sharon di accompagnarla in biblioteca tra un'ora ed ho il terrore di incontrarlo. Metto un cerchietto orribile ma i capelli non mi stanno e non ho neanche voglia di lavarli, non sono mai stata così sciatta. Indosso degli occhiali da sole nonostante la nebbia inglese e con una sciarpina del tutto insignificante mi accingo ad uscire con Sharon.
Per fortuna è silenziosa oggi, percepirà sicuramente il mio stato d'animo. Arriviamo indenni in biblioteca e quando Sharon si siede nella sua seggiolina preferita io vado a cercare la sua favola preferita 'La bella e la bestia' ed è un attimo, lui è davanti a me con le braccia incrociate.
- Domani parto Cami, io non posso lasciarti in questo stato, guardati anzi guardaci, siamo ridotti ad uno straccio - In un secondo mi cinge le braccia intorno alla vita e appoggia il viso sulla mia spalla e mi uccide, si mi uccide questa vicinanza. Inizio a tremare e i singhiozzi escono dalla mia gola, mi sento così debole, quasi svengo tra le sue braccia. Lui mi sorregge e mi abbraccia come se dovessi scomparire da un momento all'altro, con forza, l'abbraccio più intenso di tutta la mia vita.
Non posso, non posso, non cedere Cami, non cedere! Sono un robot adesso - Lasciami, devo tornare da Sharon, tu puoi tornare da Steff..buon viaggio Diego -
Quando mi giro e faccio per andarmene purtroppo afferra il mio braccio - Non sei seria, non puoi essere seria.. come puoi anche lontanamente pensare che voglia stare con Steff quando qui davanti a me ho l'amore della mia vita, io ti amo Cami e voglio stare con te domani, dopodomani e tornerò presto a trovarti..sei la mia vita! -
Lo urla e tutti si girano verso di noi, anche Sharon è accorsa vicino a me ed io sgrano gli occhi e la mia bocca parte da sola, non riesco a fermarla - Non pronunciare mai più quelle parole, domani partirai e se non sarà Steff conoscerai un'altra bella chica spagnola..dimenticami, ti prego, dimenticami!-
Non faccio in tempo a finire la frase che Diego in un impeto di rabbia tira un pugno su uno scaffale e mentre i libri iniziano a cadere lo vedo il suo sguardo penetrare il mio - Addio Cami - E se ne va lasciandomi nella disperazione più nera.

Nel prossimo capitolo ci sarà la partenza di Diego e tutto dal suo punto di vista..conosceremo finalmente i suoi pensieri 😉

Camilla (eBook e Cartaceo su Amazon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora