Capitolo 14

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NADIA

Mi sento come se fossi stata catapultata in un altro mondo, ricevendo un bacio da Cameron del tutto inaspettato. Ricordavo che baciarlo era come volare, ma ora è anche molto meglio.

Insomma, forse perché entrambi l'abbiamo desiderato fin dal primo giorno che ci siamo rivisti. Questo desiderio così incontrollabile, rende questo bacio così dolce, appassionato, che lo colloco al primo posto dei baci mozzafiato che mi abbiano mai dato.

Pensavo che si sarebbe messo ad urlare, a dare di matto, ma non mi sarei mai aspettata che avrebbe reagito in questo modo. Quando mi ha trascinata in auto credevo che avremmo cominciato di nuovo a litigare, ad urlare e sarebbe finita del tutto e sul serio.

Poso una mano sulla guancia di Cameron -in cui è cresciuta un filo di barbetta quasi invisibile ma percepibile al tatto- e continuo a baciarlo lentamente. Sembra un bacio infinito, ma nessuno dei due ha voglia di smettere.

Riesco a sentire il sapore amaro delle sue lacrime e mi affretto ad asciugargliele. Credo di non aver mai visto Cameron in questo modo.

Quando ci stacchiamo comincia a parlare così velocemente che quasi non riesco a stargli dietro. <<Tu mi hai visto baciare Sasha, ma io non volevo. Ero incazzato e ho pensato che non avresti mai lasciato quello stronzo. Mi sentivo preso per il culo ed ero anche ubriaco.>>

Si passa una mano tra i capelli e continua: <<Come potevo immaginare quello che eri costretta a subire a causa di quel bastardo? Avrei dovuto proteggerti. Dovevo rendermene conto e invece avevo i prosciutti al posto degli occhi.>>

<<Cameron.>> lo fermo posando una mano sul suo braccio <<Calmati per favore. Forse avrei dovuto dirtelo, ma ero terrorizzata. Mi dispiace tantissimo.>>

<<Cosa?>> domanda aggrottando le sopracciglia <<Non devi scusarti. È normale il fatto che tu fossi terrorizzata, ma io non ho nessuna giustificazione. È perché mi hai visto baciare Sasha che sei andata via?>>

È strano parlare con lui di tutte queste cose. Pensavo che non avremmo mai avuto l'occasione di risolvere le nostre questioni in sospeso, ma sono stata così stupida da non capire che nessuno dei due ha mai smesso di pensare all'altro. Entrambi avevamo bisogno di una spiegazione e averla ottenuta dopo tutto questo tempo mi fa sembrare di sognare.

Non starò mica sognando, vero? Senza farmi vedere da Cameron, mi do un pizzicotto sul braccio, ma lui non sparisce; è ancora seduto affianco a me. <<Sì. Ero distrutta e non volevo vederti. L'idea di andare al campo è stata l'unica cosa che mi è venuta in mente.>> ammetto voltandomi a guardare fuori dal finestrino.

<<Sono un fottutissimo coglione.>> sbotta prendendomi la mano. Il mio cuore fa un balzo e mi sembra seriamente di essere tornata ad un mese fa. Ho desiderato così tanto di tornare a rivivere momenti così con lui e se non sembrassi pazza, mi metterei ad urlare a squarciagola dalla felicità.

<<Sì, in effetti sì.>> scherzo rivolgendogli un sorriso.

<<Non sei divertente, lo sai?>> mormora avvicinando il suo viso al mio. Riesco a biascicare un <<Mhmh.>> e dopo poco le sue labbra si appropriano nuovamente delle mie.

Baciare Chris è stato bello. Il ragazzo non se la cava per niente male, ma baciare Cameron è tutta un'altra storia.

<<Mi sei mancata così tanto, piccola.>> sussurra dandomi un dolce bacio sulla fronte.

<<Anche tu.>> rispondo sorridendo. Sono al settimo cielo. Il problema però è che Cameron ha una ragazza. Adesso mi sembra che i ruoli si siano invertiti, più o meno.

Lost in confusion 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora