Capitolo 23

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NADIA

Mi gira la testa e non so dove sto andando. Cameron mi tira per un braccio e la musica è sempre più lontana.

Mi volto a guardarlo in faccia e non posso fare a meno di mordicchiarmi le labbra. Mi manca così tanto che ho paura di fare qualche stupidaggine a causa dell'alcool.

Tipo saltargli addosso.

Ci fermiamo davanti la sua auto e per evitare di perdere l'equilibrio, mi appoggio al cofano della macchina. <<Cosa vuoi?>> biascico con voce impastata dall'alcool.

<<Quanto hai bevuto?>> chiede in tono severo. Più lo guardo più mi viene voglia di saltargli addosso. Non so se sia a causa dell'alcool, ma è come se ciò che avesse fatto non avesse più importanza.

<<Un pochino.>> rispondo indicando con le dita la quantità. Lui cerca di fare il serio, ma lo vedo ridere sotto i baffi.

<<Sei buffa.>> mormora ridacchiando. <<Mi manchi, Nadia.>>

Le sue parole mi rimbombano nella testa e sento milioni di nodi invadermi lo stomaco. Manca anche a me. Fin troppo a dire la verità.

Sopportare tutta questa situazione è dura. Questo è il periodo più incasinato della mia vita e sembra che mi arrivi una batosta dietro l'altra. La malattia di mia nonna, la comparsa del mio padre biologico e la gravidanza di Sasha.

<<Io non provo niente per lei, lo sai.>> continua a dire portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Al suo tocco rabbrividisco, ma per fortuna non se ne accorge.

<<Mi hai ferita così tanto che... che... non lo so.>> dico facendo spallucce. <<Però questo non è il momento di parlarne.>> sentenzio facendo segno di no con l'indice.

<<Perché no?>> domanda prendendomi fra le sue braccia. L'alcool mi ha prosciugato tutte le forze, quindi non riesco neanche a divincolarmi dalla sua presa. Da un lato per questo motivo, dall'altro perché non voglio.

<<Cameron, lasciala stare.>> ordina una voce alle mie spalle. <<Non lo vedi che non si regge neanche in piedi?>> il ragazzo a cui appartiene la voce mi prende in braccio e finalmente riesco a vederlo in faccia. Si tratta di Adam.

<<Ti prego, ho bisogno di risolvere le cose, adesso.>> lo supplica Cameron buttando la testa all'indietro. Non l'ho mai visto così disperato.

<<E ti sembra questo il momento giusto per farlo?>> chiede sconvolto. <<Dov'è la tua ragazza incinta? E perché adesso lo sanno tutti?>>

<<Cosa?>> domanda sbigottito. <<Che significa che lo sanno tutti, Adam?>> Quando Gwen me ne aveva parlato, non mi sono neanche chiesta come facesse a saperlo, ho pensato che forse era stato Adam a lasciarselo scappare, visto che stanno spesso insieme, ma a quanto pare lo sanno tutti e lui non spiffererebbe i segreti dei suoi amici ai quattro venti.

<<Ne parlano tutti.>> lo informa il mio migliore amico, ma senza ricevere alcuna risposta da Cameron. <<Adesso ti porto a casa.>> mi sussurra all'orecchio. Mi sento sollevare da testa e capisco che mi sta prendendo in braccio. Appoggio la testa sul petto e chiudo gli occhi.

<<Viene anche lui con noi?>> domando mentre Adam mi porta alla macchina.

<<No, lui non viene.>>

CAMERON

Cercare di parlare è stato inutile. Adam me l'ha portata strappata praticamente dalle braccia, ma forse è stato meglio.

Lost in confusion 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora