CAMERON
La maggior parte della gente ormai è andata via, compresi i membri della mia famiglia, ma io ho intenzione di essere l'ultimo ospite ad uscire da questa casa oggi, per rimanere al suo fianco, per non lasciarla da sola.
Durante la sepoltura ho capito che lei ha bisogno di me. Ha sempre avuto bisogno che io le stessi accanto, fin dal primo giorno, solamente non se n'era resa conto.
Ho provato a parlarle in tutti i modi, ma la signora Hill mi ha sempre rifilato scuse alquanto stupide. Inizialmente pensavo che fossi l'unico che lei non avesse voglia di vedere, ma quando ho chiamato Jack J e lui mi ha informato di ciò che è successo a casa di Nadia, ho capito che desiderava rimanere da sola.
Un motivo in più per rimanere fino alla fine del rinfresco è la consapevolezza di avere una conversazione con lei sulla nostra... strana storia.
<<Forse dopo il rinfresco.>> mi ha risposto poco più di un'ora fa al cimitero.
Non è passato molto tempo da quando siamo arrivati a casa degli Hill, ma a me è sembrato che un minuto fosse l'equivalente di un'ora intera.
Non voglio fare nessuna pressione a Nadia che ha appena perso la nonna, ma non posso mica negare di star morendo dalla voglia di chiarire le cose con lei.
Sento il cellulare vibrare e quando vedo il nome di Sasha sullo schermo, decido di risponderle.
Mi ha già chiamato dieci volte come minimo. <<Dimmi.>>
<<Dimmi? È l'unica cosa che ti viene in mente in questo momento?>> domanda urlando così forte da farmi rimanere quasi sordo da un orecchio.
Istintivamente allontano il cellulare dal mio orecchio fin quando non la sento più urlare. <<Hai finito?>> chiedo entrando in cucina per evitare che qualcuno mi ascolti.
<<Devi smetterla di comportarti così!>> strilla singhiozzando <<Stiamo per avere un bambino e tu neanche mi stai accanto.>>
Mi viene automatico sbuffare e lei infastidita da mio gesto, ricomincia a piagnucolare. <<Se non vieni qui entro dieci minuti ti vengo a cercare a casa tua!>>
<<Adesso mi hai stancato.>> dico girando attorno all'isola della cucina. <<Vieni al parco, perché dentro casa tua non voglio entrarci.>>
Chiudo la chiamata e rimetto il cellulare in tasca. Appena mi volto, vedo Nadia appoggiata allo stipite della porta. Credo che abbia sentito tutto, ma non sembra irritata.
<<Con chi parlavi?>> domanda in tono del tutto tranquillo. Ha gli occhi rossi per il pianto e le occhiaie.
Vederla ridotta in questo modo mi spezza il cuore. Vorrei poterla aiutare in qualche modo, farla sorridere e farle smettere di pensare alla morte di sua nonna.
<<Devo andare da Sasha.>> rispondo tutto d'un fiato. Sarebbe inutile mentirle e oltretutto non avrebbe neanche senso.
La vedo incupirsi in volto ancora di più, sempre se è possibile e mi affretto a spiegarle tutto.
<<Non è ciò che pensi.>> mormoro avvicinandomi a lei.
<<Cosa starei pensando secondo te?>> chiede inarcando un sopracciglio, con espressione scocciata.
<<Non sono tornato da te solo per consolarti per... ciò che è successo.>> spiego accarezzandole la guancia. <<Sono tornato per restare e questa volta niente cazzate.>>
STAI LEGGENDO
Lost in confusion 2
FanficNadia ritorna a casa dopo due settimane di assenza. Le cose sono cambiate da quando è andata via, tranne una: l'amore che prova per Cameron, nonostante l'abbia visto baciare un'altra. Il dolore che ha provato è indescrivibile e per quanto sia f...