Capitolo 27

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NADIA

Rimango stordita dalle parole di Cameron e inizialmente non riesco ad aprire bocca.

<<Tutto okay?>> domanda lui accarezzandomi la guancia con il polpastrello.

L'unica cosa che mi viene in mente è quella di baciarlo. Premo le mie labbra sulle sue e subito dopo le nostre lingue si muovono insieme, lentamente.

<<Ti amo.>> sussurro staccandomi. Sentirsi dire quelle due paroline da lui, pronunciarle per lui, è qualcosa che mi fa perdere il fiato.

È ciò che ho voluto sentire sin dal primo giorno in cui mi sono resa conto di amarlo. <<Vieni.>> mi incita lui prendendomi per mano. Ci dirigiamo verso la tenda e appena apre la zip per farmi entrare, con un gesto automatico mi copro nuovamente la bocca con una mano.

All'interno della tenda ci sono altri petali di rosa, anche sul sacco a pelo. <<Hai intenzione di dormire qui?>> domando indicando il sacco a pelo.

<<Se non vuoi, potremmo comunque sdraiarci, guardare le onde infrangersi sulla riva e baciarci.>> suggerisce rivolgendomi un sorriso malizioso.

<<Potrebbe anche farsi.>> mormoro infilandomi dentro il sacco a pelo. Cameron si sdraia al mio fianco e per essere sicura di non star sognando, senza farmi notare mi do un pizzicotto sul braccio.

Per fortuna non cambia nulla. Cameron è ancora al mio fianco dentro questo sacco a pelo e la vista da qui è mozzafiato. I colori del cielo giallo e arancione, le onde dell'oceano che toccano la sabbia provocando un suono del tutto rilassante e... l'odore di cioccolata calda.

<<Cioccolata calda?>> domando guardandolo con un sorriso a trentadue denti.

<<Non ti va?>> chiede mortificato.

<<Cam... è tutto così perfetto.>> mormoro dandogli un bacio a stampo sulle labbra. Sarà stupido, ma tutta questa situazione, questa atmosfera così perfetta, mi terrorizza.

Ogni santissima volta che mi sento felice, indistruttibile, un problema mi si fionda addosso eliminando all'istante ogni sensazione positiva e le sostituisce con tristezza, debolezza e rabbia.

<<Allora perché non ti vedo convinta?>> chiede prendo il mio viso fra le mani. Lo sguardo che mi rivolge, così intenso e colmo di amore mi fa venire la pelle d'oca. Perché c'è voluto così tanto affinché io e Cameron fossimo così felici?

<<Devo ammettere che sono fottutamente terrorizzata.>> ammetto sospirando. Le labbra di Cameron si curvano in un sorriso divertito e inizialmente aggrotto le sopracciglia, non riuscendo a capire cosa ci sia di tanto divertente.

<<Scusami tesoro, è stato strano sentire dire la parola "fottutamente" uscire dalla tua bocca.>> dice ridendo.

<<Che idiota.>> sbuffo roteando gli occhi al cielo.

<<Scusa.>> dice lui ricomponendosi. <<Perché sei terrorizzata? Non capisco.>>

Come faccio a spiegare a Cameron tutto ciò che mi passa per la testa in questo momento, senza sembrare una totale cretina?

<<Potresti spiegarmelo?>> insiste non ricevendo nessuna risposta da parte mia. La sua pelle calda sfiora la mia fredda e le nostre mani si intrecciano l'una con l'altra.

<<Non ti sembra tutto fin troppo perfetto?>> faccio io guardandolo. Percepisco anch'io la disperazione nel mio sguardo, il che mi fa riflettere.

Lost in confusion 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora