XXXVIII

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La passerella era stata allestita e mancava esattamente una settimana alla sfilata.

Era incredibile vedere quella grande sala attrezzata solo per me, per le modelle che avrebbero camminato per la collezione che avevo interamente disegnato.

— Bimba! —

— Leah. — Sorrisi a mia sorella, che camminò nella mia direzione per poi avvolgere da dietro il mio busto con le braccia e poggiare il mento sulla mia spalla.

— Guarda cosa hai fatto a diciannove anni. — Sussurrò.

Io sorrisi. Aveva ragione. Ce l'avevo fatta, quello era il mio sogno e ciò che avrei voluto fare per il resto della mia vita.

Durante quel periodo ero maturata ed avevo capito che, nonostante non avessi realmente avuto la possibilità di ampliare, quella fosse realmente la mia passione.

Le persone continuavano a parlare, a criticare me e le mie sorelle affermando che il posto che ci eravamo guadagnate fosse dovuto unicamente a nostra madre, alla sua imponente carriera.

In parte era così, non potevo negare che non sarebbe stato lo stesso se non fossimo nate famose, ma ero stata io a disegnare quei modelli, a impegnarmi e passare le nottate in ufficio. Non avevo semplicemente messo il mio nome sull'etichetta.

— Daniel dov'è? — mi domandò poi sedendosi su una delle sedie che gli operatori stavano allestendo ai lati della passerella.

— Sta arrivando, in realtà. Andiamo a mangiare qualcosa e poi torniamo per le prove. —

Erano passate un paio di settimane dallo scandalo della rottura tra me e Will, le acque si stavano lentamente calmando ma le persone avevano colto la palla al balzo per sparare a zero su di me e la mia famiglia per ogni minima ragione.

I paparazzi continuavano a seguire me e Daniel, ma quella era la mia vita da sempre. Non mi disturbava perché era quotidianità per me, ma capivo che fosse una cosa nuova per lui e che lo rendesse più rigido.

Nonostante questo, stavamo meglio che mai, eravamo felici e lavoravamo sodo per la AM Collection.

Avevo scelto quel nome perché erano le mie iniziali, quelle di Amber e di mia madre e mi sembrava più che appropriato.

Continuavamo a scattare foto per gli shooting insieme alle altre modelle che avrebbero sfilato, e gli esponenti dell'alta moda, i fashion blogger, gli acquirenti e i giornalisti non stavano nella pelle.

Gli agenti di marketing avevano ipotizzato il guadagno che avremmo ricavato dalla vendita degli abiti, e le cifre stimate erano tra le più alte registrate tra nostre ultime collezioni.

Gli inviti a diversi volti conosciuti erano stati spediti, come i pezzi che alcune star avevano ricevuto in anteprima e che stavano già promuovendo sui social.

L'unica mia preoccupazione era l'assenza di un contratto per Daniel. Ne avevo più volte parlato con mia madre e con Eddy, ma entrambi continuavano a ripetermi che se ne sarebbero occupati subito dopo la sfilata.

Tutto ciò non mi convinceva, perché non prendevano in considerazione quella mia richiesta. Inizialmente Eddy era sembrato affascinato da Daniel, era pienamente convinto di volerlo assumere e poi, dopo le parole di Payton, pareva non gliene importasse più.

Lei non era quasi più rilevante nella mia vita. Comunicava con mia madre quando qualcosa riguardava me o il mio lavoro, perché non volevo più avere niente a che fare con lei.

Oltretutto, la sfilata - e poi l'after party - sarebbe stato il primo evento ufficiale al quale io e Daniel avremmo partecipato come coppia ed io ero molto emozionata anche per quello.

— Sei proprio innamorata di lui. —

Sorrisi. Era la prima volta che lo provavo sulla mia pelle ma avevo subito capito che lo fosse. Avevo capito che fosse amore quando continuavo a pensare a lui nonostante non volessi, dopo il nostro primo bacio, dopo la sua confessione sulla relazione con Katrina Davis, quando il respiro mi si era bloccato.

Ero solo spaventata e troppo immatura per ammetterlo. Ed ero ancora spaventata. Non ero riuscita a pronunciare quelle due parole, ma neanche lui l'aveva fatto.

— Anche se non gliel'ho detto. Cioè, non ce lo siamo ancora detti e... non so se ci riuscirò mai. Lui è così dolce con me ma io... non ce la faccio. — Sospirai.

Non era un lato del mio carattere. Non dicevo neanche ti voglio bene ai miei genitori da piccola, e molte volte non riuscivo a dimostrare affetto. Le persone che mi conoscevano lo sapevano, ma lui no.

— Ce la farai. Fidati. —

— Come fai a saperlo? —

Leah, ancora seduta, allungò una mano per afferrare la mia — se c'è qualcuno di più acido di te in questa famiglia è Amber. Lei ha sempre odiato i sentimenti e ogni cosa che c'entrasse con l'amore. E adesso guardala, innamorata persa di Chris. —

— Non è la stessa cosa. Io non sono Amber. —

— Lo so. Ma non devi prepararti per dire ti amo. Succede e basta quando te lo senti. —

— Ma io lo sento, Leah. Ogni volta che stiamo insieme. —

Mia sorella aprì la bocca per rispondere ma si interruppe guardando qualcosa alle mie spalle.

— Ciao. — Sussurrò al mio orecchio la voce più sexy del mondo.

Il mio cuore accelerò nell'istante in cui realizzai che fosse appena arrivato.

Mi lasciò un bacio sulla guancia e poi rivolse un sorriso a mia sorella sollevando la mano per salutarla.

— Ehi. — Rispose lei alzandosi — come va? —

— Potrebbe andare meglio. Non sapevo che si potesse nuotare in mezzo a delle persone. Quei fottuti paparazzi... — mormorò.

Indossava una sottile maglietta di un color grigio scuro, con tre bottoni sul petto, e dei jeans scuri.

La maglia fasciava le spalle larghe e i muscoli delle braccia senza essere esageratamente aderente, e lo trovavo davvero attraente quando i suoi outfit erano meno eleganti.

Si passò una mano tra i capelli color grano spostando all'indietro quelli che gli erano caduti sulla fronte, probabilmente per via del vento.

— Ti capisco. Pensa che io, Natalie e Izzie non ci siamo ancora abituate del tutto. Le più fortunate sono Lexie e Amber, loro ci sono nate con i paparazzi intorno. — Ridacchiò Leah.

Continuarono a parlare e scherzare per un po' mentre io, per tentare di distrarmi e allontanare i pensieri, iniziai a giocare con i filtri di snapchat e filmarli mentre parlavano.

Ottenni immediatamente dei commenti dai miei seguaci, alcuni adorabili e altri meno, ma tentai di rispondere a qualche complimento. Mi stavo impegnando ad interagire maggiormente con i miei fan sui social media nonostante l'odio che stavo ricevendo.

— Lexie, andiamo? — Dan si voltò verso di me sorridendomi ed io, totalmente incantata dal verde dei suoi occhi, annuii.

🌭🌭🌭

I MADE IT

Sono stata veloce questa volta perché ho molta più ispirazione adesso che siamo alla fine (mancano due capitoli più l'epilogo) e sono molto emozionata

Spero che questi ultimi capitoli vi stiano piacendo, commentate/insultate/minacciate pure perché anche Lexie si fa le paranoie inesistenti ormai

A prestissimo!🌸
gaia;

Revival (DA REVISIONARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora