XIII

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Maledetto fotografo.

Sbuffai scorrendo il dito sullo schermo del telefono per leggere l'ennesimo articolo.

Sembra proprio che si intraveda una tempesta all'orizzonte per la relazione tra il cestista Will Reynolds e la modella Lexie Allen. La bella diciannovenne è stata infatti fotografata fuori dall'Holmes Memorial Hospital di Manhattan in atteggiamenti molto amichevoli nei confronti di Daniel Grey, l'ultimo arrivato nella casa di moda Allen, attraente fotografo e salvatore di Ava Allen durante lo spiacevole evento avvenuto nelle ultime ore. (cliccare qui per leggere l'articolo)
Guai in paradiso per la coppia?

Era pieno di foto che rappresentavano me che, cercando di coprirmi il viso con la mano, lo tenevo per il polso.

Lo guardai assottigliando gli occhi mentre mangiava, completamente concentrato sul suo panino.

- Che c'è? Sono sporco? - Con la bocca piena di maionese e schifezze varie cercò goffamente di pulirsi.

- No. -

- Perché mi stai guardando così? -

Sospirai poggiandomi allo schienale della sedia con le braccia incrociate sotto il seno.

Chissà cosa avrebbe detto una volta letta la notizia.

Per fortuna, in lontananza, vidi Payton e Sid entrare in caffetteria seguendo le indicazioni di un'infermiera.

Con la borsa nera in spalla mi alzai per raggiungerla, ma quando passai davanti al fotografo, ancora seduto, mi bloccai per via della sua mano che aveva stretto la mia.

Lo fulminai con lo sguardo abbassando di poco la testa verso di lui, che invece l'aveva leggermente alzata per guardarmi.

- Come faccio ad uscire? -

- Lexie? -

Strattonai immediatamente il braccio voltandomi verso Payton, che era arrivata davanti a me e mi fissava con le sopracciglia inarcate.

Sapevo cosa stava pensando.

- Finalmente sei qui. - Cercai di cambiare argomento ancor prima che mi dicesse qualcosa, ma era un tentativo vano e lo sapevo già.

- Mi puoi spiegare cosa stai facendo? - Mi domandò portandosi le mani sui fianchi, lasciando che la perfetta coda alta color biondo platino le finisse sulla spalla.

Era una donna di appena trentun anni, perfettamente puntuale ed efficiente nel suo lavoro, e allo stesso tempo impeccabile e senza mai un capello fuori posto.

Ovviamente quel giorno non era pianificato che venisse, e di conseguenza non era potuta essere precisa come sempre.

- Non è quello che hai visto. - Risposi, sapendo che ero sicura stesse iniziando a domandarsi se i paparazzi non avessero avuto ragione.

- Non mi interessa cosa sia. Mi interessa cosa sembra, non puoi farti fotografare mentre tieni per mano una persona e poi lamentarti con me per il messaggio che passa. -

- Ma non mi sto-

- So che stavi per farlo. Sei un personaggio pubblico, tutti sanno ogni cosa che fai. Lo sai che, sia vero o no, i media ingigantiscono sempre ogni cosa. - Si strinse nel cappotto color bianco panna puntando i suoi occhi azzurri nei miei, lasciando trapelare assoluto disappunto in un'espressione dura.

Revival (DA REVISIONARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora