— Lexie — disse Payton, rimanendo poi in silenzio per qualche secondo.
Mi guardò fingendo di lanciarmi uno sguardo ricco di preoccupazione, che si rivelò soltanto pieno di rabbia.
— Tu hai scelto questa vita. Sapevi che sarebbe stato così, sarà sempre così. Questo è solo l'inizio. —
— Scelto?! — sbottai — ho davvero avuto la possibilità di scelta in fondo? Disegnare abiti e sfilare è ciò che più amo, ma sono anche le uniche due cose che abbia mai fatto. Sono sui red carpet da prima di nascere, è stata la mia unica opzione diventare una stilista, per quanto sia sempre stato il mio sogno. Ho preso questa decisione quando ero solo una bambina e in fondo lo sono ancora. Come si può scegliere cosa fare della propria vita a quest'età? E se avessi deciso di dedicare la mia esistenza a tutt'altro? Cosa sarebbe cambiato? I paparazzi mi avrebbero seguito ovunque ed ogni mio gesto sarebbe stato in prima pagina e sulla bocca di tutti comunque, come accade con Leah, Natalie ed Izzie. —
Quei pensieri non avevano mai sfiorato la mia mente, non avrei mai pensato che avrei messo qualcosa al di sopra del mio desiderio di successo. Mi sentivo una ragazzina immatura, che non aveva capito nulla della vita. E forse era stato così fino a quel momento; avevo sempre dato importanza all'immagine, all'apparenza, e mi ero resa conto di essere una persona estremamente vuota.
Daniel aveva riempito quello spazio, mi aveva dimostrato cosa fosse realmente importante e gliene sarei stata per sempre immensamente grata.
— Lexie — sussurrò mia madre, guardandomi con gli occhi colmi di tristezza — mi dispiace che pensi questo. Non... non ho mai voluto che tu e le tue sorelle vi sentiste così. Sapevo che sarebbe stato difficile per voi ma... — scosse la testa serrando le palpebre. Le labbra presero a tremare e fu come ricevere un pugno nello stomaco per me. Le mie parole l'avevano ferita ed era l'ultima cosa che avrei voluto ma, dopo un'iniziale senso di colpa, mi sentii libera, capii che da quel momento in poi avrei preso in mano la mia vita, sarei stata una persona migliore e tutto sarebbe cambiato.
— Lexie! —
La porta si aprì improvvisamente ed il mio nome pronunciato da Will mi fece raggelare il sangue nelle vene.
Mio padre non era con lui, notai quando mi voltai nella sua direzione.
Aveva i capelli scompigliati e due profondi cerchi gli solcavano le guance sotto gli occhi.
Fu vederlo in quello stato per colpa mia che mi diede la certezza del fatto che la decisione che avevo preso fosse giusta. Stare con lui era stata solo una grande menzogna, l'avevo usato, avevo ignorato il suo amore, e lasciarlo sarebbe stata la cosa migliore per entrambi.
Will lanciò un'occhiataccia a Daniel ed io mi avvicinai prontamente a lui per evitare che scatenasse una discussione.
— Will — sussurrai — sta fermo — gli afferrai la mano con le mie per bloccarlo quando notai che, nonostante la mia vicinanza, i suoi occhi fossero ardenti e rivolti verso Daniel.
— Dobbiamo parlare — continuai sfiorandogli la guancia con le dita, per attirare la sua attenzione.
— Sì — rispose lui spostando finalmente lo sguardo su di me.
Le sue iridi azzurre erano spente, affrante.
— Andiamo nel mio ufficio — continuai fissando il pavimento, incapace di rivolgermi direttamente a lui.
Era deluso da me, l'avevo ferito terribilmente e forse fu proprio il suo aspetto a far sì che tutti i presenti in quella stanza ci lasciassero uscire senza proferire parola.
Non mi voltai neanche verso Daniel, perché avrei voluto che la mia conversazione con Will fosse un momento nostro, se lo meritava dopo tutto ciò che mi aveva dato. Perché avevo ricevuto tanto da lui, ma non ciò che volevo e di cui avevo bisogno.
— Dimmi solo una cosa — furono le parole pronunciate da Will quando mi chiusi la porta dell'ufficio alle spalle.
— Eri ubriaca? —
— No — sussurrai, mantenendo gli occhi sul marmo del pavimento.
Fino a quel giorno non avevo neanche lontanamente pensato che quel momento sarebbe stato così difficile.
— Will... — mormorai alzando finalmente la testa per guardarlo. Era afflitto e consapevole di ciò che gli avrei detto, era evidente come avesse compreso la verità e cercasse di ignorarla. Forse l'aveva sempre fatto, i miei atteggiamenti l'avevano probabilmente spinto a comprendere la realtà da molto tempo.
— Tu sai che se non fosse stato per determinati motivi non ci sarebbe mai stato nulla tra me e te. Vero? Che probabilmente non ci saremmo mai incontrati. —
— Lo so ma... quello che c'è tra noi è reale, è... — sorrise tristemente — almeno, credevo che lo fosse. Ho capito che per te non è lo stesso, che i miei sentimenti non sono mai stati ricambiati. —
Mi guardò con gli angoli delle labbra curvati verso l'alto e gli occhi estremamente grigi e sofferenti, quasi come se aspettasse da parte mia che lo contraddicessi.
Ma non l'avrei fatto, non avrei continuato a mentire a lui e a tutte le persone che mi seguivano.
— Lo ami? —
Persi un battito a quella domanda, percependo quasi un bruciore all'altezza del cuore.
Conoscevo la risposta, avevo solo paura. Ero spaventata perché si trattava di qualcosa di nuovo e più grande di me.
I miei occhi si inumidirono ma non piansi, perché quella consapevolezza era qualcosa di positivo, di bello. Perché mai avrei dovuto piangere?
— Sì — sussurrai semplicemente.
Fu come una liberazione dirlo ad alta voce, mi fece stare così bene che non riuscii a trattenere un sorriso. Era assurdo che mi sentissi così felice e libera, e contemporaneamente fragile?
Fragile perché avevo palesato ciò che provavo, per la prima volta nella mia vita, e non avevo idea di come sarebbe stato essere così esposta.
— Mi dispiace che sia andata così, non posso negarlo. Ci tenevo a te e ... ci terrò sempre. Non posso fare altro che augurarti il meglio con lui. È un bravo ragazzo e spero di vederti felice anche se non sarà con me. —
Will mi guardò negli occhi per tutto il tempo e fu proprio il suo sguardo a farmi capire che brava persona fosse e quando l'avessi sottovalutato durante tutto il tempo che avevamo trascorso insieme.
— Mi dispiace anche per gli insulti che stai ricevendo, scriverò qualcosa sui social per calmare le acque anche se la mia agenzia non sarà d'accordo. —
— Grazie Will — fu ciò che riuscii a dire stringendolo in un abbraccio reale, per la prima volta da quando ci conoscevamo.
Quando ci allontanammo mi prese il viso tra le mani e mi lasciò un bacio sulla testa prima di allontanarsi e uscire chiudendosi la porta alle spalle.
Gli ero davvero grata, non avrei mai immaginato una reazione del genere da parte sua e quella situazione mi aiutò a capire quanto fossi stata cieca ed egoista.
Ma da quel giorno tutto sarebbe cambiato. Ogni cosa sarebbe stata diversa, perché volevo essere una persona migliore e grazie a Daniel lo sarei stata. Non avrei lasciato che niente e nessuno ci separasse.
🌺🌺🌺
Lexie ha lasciato Will!
Cosa succederà adesso?!
Mancano solo cinque capitoli alla fine, voi come la immaginate?
A presto!
gaia;
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Revival (DA REVISIONARE)
Chick-LitIl sogno di Lexie è sempre stato quello di seguire le orme della madre, ex modella e ormai stilista di successo. Cresciuta nel mondo della moda e con un talento innato, è già sulla strada per il successo. Ma se un giorno grazie ad un incontro scopri...