Epilogo

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Ventuno.

Lexie aveva aspettato così tanto quel giorno, quello in cui sarebbe diventata adulta in tutto e per tutto, ed era arrivato.

Ava aveva dato una festa a casa sua il giorno prima, avevano cenato, e finalmente era giunta la mezzanotte.

— Puoi bere! — esclamò Amber agitando davanti al viso di sua sorella un'enorme bottiglia di champagne.

Jessica e Cassandra, che ormai avevano formato un gruppo ben unito con le due sorelle Allen, erano più grandi di lei, e sembravano tutte e tre molto più emozionate di lei stessa che era la festeggiata.

— Ehi, fai finta di essere felice almeno. — Mormorò Amber all'orecchio di Lexie, che rispose con un sincero sorriso.

L'ultimo anno era stato, forse, il più bello e il più complicato della sua vita.

Subito dopo l'addio di Daniel, aveva passato un periodo totalmente buio, chiudendosi in se stessa e apparendo pubblicamente il meno possibile. Solo poco tempo dopo aveva compiuto vent'anni, ma non aveva nemmeno spento una candelina.

Aveva lasciato il mondo delle passerelle per disegnare, perché la sua prima collezione aveva riscosso un successo incredibile, era stata una delle sfilate d'esordio migliori di sempre, che aveva fatto guadagnare milioni ed era rimasta sulla bocca di tutti per mesi.

Era stato quello ad aiutarla, a non farla crollare, insieme all'inaspettato supporto dei fan. Non si aspettava di ricevere tanto affetto, e le era dispiaciuto di leggere insulti rivolti a Daniel.

In quel momento era lì, poco più di un anno dopo, e stava finalmente bene.

Era maturata, e non poteva evitare di ringraziare Daniel per quello. L'aveva odiato, ma era durato poco, perché alla fine aveva capito. Per la prima volta aveva messo la felicità di un'altra persona prima della sua, ed aveva capito di amarlo davvero.

Era andato a vivere a Tokyo, a lavorare per una rinomatissima rivista giapponese sulla quale era apparsa Amber qualche volta, ma non aveva voluto sapere nient'altro di lui. Faceva ancora male, ma aveva imparato a sorridere di nuovo.

L'abito che aveva indossato era semplice: rosa scuro, tessuto velvet e con le maniche corte che lasciavano le spalle scoperte. Era abbastanza basso e scollato sul seno, aderente e corto, esattamente nel suo stile.

I capelli neri e lunghi erano lisci e con la riga centrale, mentre il trucco, sugli stessi toni dell'abito, era stato realizzato da Kevin.

Con un bicchiere di champagne in mano e Cassandra che si informava sui night club più esclusivi per riservare il privè - visto che Lexie poteva finalmente entrare e bere legalmente -, controllò il cellulare per mettere cuoricini a qualcuno dei tweet di auguri.

Proprio quando torno alla home principale del telefono e fissò la meravigliosa foto dello sfondo, che la ritraeva insieme al piccolo Arlo, il bambino che Izzie aveva dato alla luce quasi sei mesi prima, Amber le si avvicinò.

— Ehi, puoi venire fuori un attimo? C'è qualcosa che devi vedere. —

Lexie aggrottò le sopracciglia e lasciò il bicchiere su un tavolino. Poi, passando in mezzo alle celebrità che occupavano il salotto di casa dei suoi, seguì sua sorella in cucina e dopo sul retro.

Dal grande portico in giardino, occupato da sedie e divani, non si poteva scorgere bene la piscina, ma le sembrava di vedere qualcosa di insolito.

Quando percorsero il vialetto di pietre che collegava il portico ligneo allo spiazzo che circondava la piscina ed era riempito dalle sdraio, vide delle lanterne sparse sull'erba ai lati, e dei petali di rosa che galleggiavano in acqua.

Revival (DA REVISIONARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora