Capitolo 14

156 14 0
                                    

Lisa
Mi alzai a fatica: tutto quello che era successo la notte prima mi sembrava di averlo sognato. Mi sollevai e un forte mal di testa mi strinse le tempie. Avevo dormito pochissimo e non riuscivo neanche a reggermi in piedi. Scesi lentamente le scale fino ad arrivare in cucina.

"Tesore, stai bene?" Mi chiese la mamma.

"No, questa notte ho dormito pochissimo"

Non mi rispose, ma posò davanti ai miei occhi una grande tazza la caffelatte fumante e qualche biscotto. Poi andò in bagno e tornò con una tachipirina.

"Se stai ancora male, prova a prendere questa, dopo dovresti stare meglio" disse mentre appoggiava una mano sulla mia fronte per controllare la temperatura.

Finii di malavoglia la colazione, ma dovetti scappare in bagno per rigurgitare tutto dentro al gabinetto, il mio stomaco si rifiutava di far entrare il cibo. Mia mamma accorse e sorreggendomi mi sorrise.

"Forse è meglio che oggi non vai a scuola"

"Va bene" biascicaii: probabilmente tutte le notti passate in bianco a girovagare per le strade con Lukas mi avevano ridotto uno straccio.

Lukas.

Chissà cosa stava pensando in quel momento...si era dichiarato in piena notte sicuro che i suoi sentimenti per me fossero ricambiati.
Non mi piaceva la situazione che si era creata tra di noi, per la prima volta credevo di aver trovato un amico vero, di quelli di cui ti potevi fidare. Ma come ha sempre sostenuto Tayra, non esiste l'amicizia semplice tra una donna e un uomo...
Me ne dimentico sempre.

Mi infilo dentro le coperte, e con un cuscino dietro la schiena sonnecchio e guardo il telefono per tutta la mattinata, ero fisicamente distrutta: avevo anche lasciato da un po' di tempo gli allenamenti di hip hop.

L'unica mia consolazione era il nostro viaggio negli Stati Uniti, avevo già organizzato tutto ciò che avremmo dovuto fare io e Lena.

Lena.

Sarebbe dovuta ritornare quel pomeriggio, dall'ospedale...mi doveva anche dire una famosa cosa che era successa in quei giorni, ma non aveva annunciato altro.

All'ora di pranzo mangiai solo qualche foglia di insalata e della frutta.
La notifica di una messaggio mi distolse dalla mia masticazione.

Lukas 13:43
Perché oggi non sei
venuta a scuola?

Percepivo una certa tensione tra di noi, ma cercai di non farla trasparire nelle parole del mio messaggio.

Lisa 13:44
Non sono stata molto
bene e ho preferito non
venire.

Lukas 13:44
Non sei venuta per la
storia di questa notte?

Lisa 13:44
No, non credo.

Finì così la nostra conversazione e io sentii nel mio cuore un pesante senso di malinconia, da quelle semplici frasi intuii che sarebbe stata l'ultima volta che io e lui avremmo potuto parlare in questo modo.

Mi raggomitolai sul divano con una coperta e il telecomando della televisione: stavo molto meglio di questa mattina, ma non avevo comunque voglia di fare qualcosa, solo dopo qualche ora iniziai i compiti per il giorno dopo, l'ultimo prima del week-end.

Avevo paura, avevo paura di quello che sarebbe successo. Ci saremmo ancora parlati io e lui? Saremmo ancora usciti la notte tarda?
Saremmo stati ancora amici?

Mi misi ad osservare il soffitto bianco della mia stanza in preda alle domande, io ci tenevo a Lukas, come amico ovviamente.

"Lisa!" Sentii urlare dal piano sottostante.

"Lena!" Risposi scendendo dal letto e correndo verso le scale: finalmente era tornata a casa!

La salutai con un sorriso e subito la trascinai verso camera nostra: mi doveva raccontare tutto.

"Davvero?" Le chiesi strabuzzando gli occhi.

"Secondo te, sono stata troppo impulsiva?" Mi domandò.

"Non lo so, di certo non ti ha detto la verità" riflettei su cosa mi aveva appena raccontato.

"Non lo so, ma adesso parliamo di te"
Mi guardò.

"Non è successo nulla, solo oggi sono rimasta a casa perché stavo male" mentii.
"Parlami di questo Martin" la osservai ridendo con gli occhi.

"È un ragazzo simpatico"

"E...?"

"Ha diciassette anni?"

"E...?"

"Mi ha chiesto il numero" ammise.

"Lo sapevo" dissi vittoriosa saltando sul letto.

"Sì, ma adesso voglio concentrarmi au Adam"

Madai giù il boccone amaro: probabilmente la cotta per il migliore amico di mia sorella era superata in buona parte, ma non del tutto.

"Ok, senti dovremo preparare qualcosa da pubblicare, siamo troppo inattive e soprattutto pensare al nostro viaggio"

"Perfetto"

Ci mettemo al lavoro, pubblicammo qualcosa sul nostro profilo di Musical.ly e successivamente anche gli outfit da indossare ogni giorno negli Stati Uniti: avremmo dovuto accontentare moltissime richieste di prodotti da sponsorizzare ed era complicato inserire ogni capo nel vestiario.

Dopo qualche ora eravamo tutti riuniti intorno al tavolo, con la cena davanti agli occhi.

"Lena, come stai? Tu, Lisa?" Domandò mio padre.

"Io bene" rispose lei.
"Sto meglio" invece io.

"Pronte per il nostro viaggio?"

"Certo!" Gridammo ridendo.

Quando finalmente fu ora di andare a dormire il sonno tardava a venire, mi rigiravo nelle coperte, ingarbugliandomi come un pesce in una rete dei marinai, sudavo freddo e il cuore mi batteva forte.

Cosa avrei fatto domani?

**************
Hey guys!!
Scusatemi se non sono stata attiva, ma mi ero completamente scordata di questa storia!
Piaciuto il capitolo?
Prossimo su Lena.
Xoxo
Ele

Uno Specchio, Due Riflessi || LeLi StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora