Lisa
Questa mattina mi svegliò un respiro pesante sul collo. Frastornata cercai di aprire gli occhi, ma essendo ancora stanchi intravidero solamente una figura snella con il volto sfigurato. Mi alzai di scatto e sbattei la testa contro quella di Lena."Cosa ti ha detto Adam al telefono?" Quasi urlò strattonandomi il pigiama.
"Ma sei impazzita? Mi sono fatta malissimo" dissi massaggiandomi la fronte.
"Lisa è importante, dimmi cosa ti ha detto Adam al telefono" scandì parola per parola.
"Posso prima alzarmi, andare in bagno e fare colazione?"
"No, tu non capisci la gravità della cosa" disse supplicandomi mentre scivolava giù dal mio letto.
"No, sei tu che stai impazzendo per un ragazzo" dissi scendendo e correndo verso il bagno prima che lei potesse raggiungermi.
Appena uscita me la ritrovai davanti.
"Dio Santo, la vuoi smettere?""Ti ho rifatto il letto e messo a posto le scarpe che hai lasciato ieri sotto il comodino" disse con tono esperto.
"Stai cercando di comprarmi?"chiesi riducendo i miei occhi a due fessure.
"Forse" replicò facendo una pausa per prendere fiato "Me lo dici ora?"
"Lee, guarda che io te lo dico, devi solo cercare di non farti divorare dall'impazienza"
"MA COME FACCIO A MANTENERE LA CALMA? SPIEGAMI" mi scosse dalle spalle.
"Ho fame" sentenziai e lei alzò lo sguardo al cielo. Avevo sempre fame.
Lei si girò dall'altra parte e tornò in camera seccata. Ridacchiai, mi piaceva vederla impazzire. Mi affacciai alla porta della nostra stanza e con un sorrisetto con un tono di intesa.
"Se mi prepari i tuoi pancake, ti giuro che te lo dico"
"Stai cercando di comprarmi?" Disse lei facendomi il verso.
"Touche. Comunque pessima imitazione. Quindi questi pancake?" Chiesi facendole largo.
"Va bene" acconsentì.
Mentre la seguivo in cucina, pensavo a cosa fare quel giorno. Magari Lukas poteva uscire.
"Adesso però devi parlare" mi ordinò mentre posava davanti un piatto con dentro quattro pancake, mentre nel suo ce n'era solo uno. Come sempre.
"Mi ha chiamato ieri..."iniziai.
"E perché non me lo hai detto subito? Ci volevo parlare, gliene dico quattro a quello lì.
"Mi lasci parlare? È proprio quello che non te l'ho detto, non voglio che tu finisca in prigione per tentato omicidio"
"Vai avanti ti seguo"
"Allora, naturalmente non mi sarei mai aspettata una chiamata da lui e quando gli ho chiesto qual era il problema, lui rispose "Lena". Ha iniziato a dirmi che non riusciva a capire cosa sta succedendo..."
"Glielo dico io cosa è successo, lui ha baciato Kristen, non riesce neanche ad ammetterlo a se stesso?" Sentenziò battendo la mano sul tavolo.
"Si, lo so. Mi ha anche detto che gli manchi"
"Si vede, visto che l'altro giorno mi ha cacciata da casa sua. Si vede come gli manco"
"E che ti ha cacciato, perché non si sente alla tua stessa altezza, sembrava dispiaciuto Lee" le dissi mentre mi infilavo in bocca un grande boccone della mia colazione.
"Sembrava anche innamorato di me" spostò il piatto lontano da lei senza aver toccato cibo.
Alzai le spalle.
"Magari si è pentito""Troppo tardi, non mi ha cercato, neanche un messaggio, una chiamata, nulla" e corse via.
La guardai e finii di mangiare. Essere adolescenti comporta più problemi del dovuto.
Sparecchiai e osservai il grande orologio appeso sopra il forno: le 9:30
Lisa 9:32
Hey Lukas, ti va di uscire oggi pomeriggio?Chiusi l'applicazione dei messaggi proprio mentre i miei genitori entravano in cucina.
"Lisa, buongiorno." Mi salutò mia mamma.
"Ciao, posso uscire questo pomeriggio con un'amica?" Chiesi titubante.
"Certo, chi è? La conosco?" Domandò lei distrattamente.
"No, non credo... si chiama...Sarah" non avevo mentito completamente, avevo davvero una compagna di classe che si chiamava Sarah, ma non sarei uscita con lei.
"E dove andrete?"
"Non lo so ancora, penso che faremo un giro qua intorno, per chiacchierare"
"Va bene, ma non tornare tardi, domani è lunedì e martedì abbiamo l'aereo"
"D'accordo" disse e corsi dritta verso la camera.
"Ah Lisa?" Mi richiamò lei. "Hai fatto i compiti?" Domandò severa.
"Certo, vado a ripassare" urlai mentre salivo le scale.
Mi scaraventai sui libri, dovevo assolutamente finire i compiti quella mattina.
Lukas 9:41
Va bene, vieni a casa mia? Dopo ti mando il mio indirizzo, non riesco a venirti a prendere. Ci vediamo alle 15:00 ;)Sorrisi per un istante quando poi venni assalita da alcune domande.
A casa sua? Come a casa sua? Forse era meglio di no."Lisa, stai tranquilla, non mi sembra pericoloso" disse Lena quando le spiegai.
"Sicura?"
"Si"
Camminavo infreddolita mentre osservavo i numeri civici che si susseguivano sui portoni delle case.
12....14....16....18
Quando arrivai rimasi un po' sulla soglia prima di suonare il campanello."Ehi, Lii" mi salutò lui facendomi entrare.
"Ciao, fa freddissimo fuori" dissi mentre mi levavo il cappotto.
"C'è qualcuno in casa? Forse devo salutare qualcuno? Dovevo portare qualcosa per ringraziare i tuoi?" Chiesi in ansia."Lisa, tranquilla ci siamo solo noi" sussurrò mentre mi trascinava per mano lungo il corridoio.
"Questa è la mia stanza"Entrai. Le pareti erano ampie e tinte di un arancione chiaro, e costellate da mensole sulle quali erano appoggiate molte cianfrusaglie.
Le osservai incuriosita passando di mensola in mensola: macchine fotografiche, quaderni ormai sgualciti con tantissimi appunti, barattoli pieni di conchiglie e sabbia.
Una braccio mi cinse in vita e sentii le sue labbra umide sul mio collo.
"Lisa" sussurrò tra un bacio e l'altro."Lukas"
Mi fece girare e mi osservò con quei suoi occhi intensi.
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Hey guys!!
Scusate se ho lasciato l'ultima parte a metà. Prometto in qualche modo di continuarla. Ahahahah
Bene bene.
Buon anno a tutte, ci vediamo nel 2018. INIZIA IL VIAGGIO IN AMERICA. Nel prossimo capitolo racconterò sia il viaggio dal punto di vista di Lena che di Lisa (sarà un capitolo di passaggio)
Xoxo
Ele
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Uno Specchio, Due Riflessi || LeLi Story
Fiksi PenggemarTutti prima o poi avranno la loro fetta di felicità, le due gemelle Lisa e Lena la stanno ancora aspettando.