Capitolo 16

94 11 2
                                    

Lena
Come diavolo si permetteva? Pensava che si sarebbe risolto tutto con semplice bacio? Camminai arrabbiata verso casa, non volevo più sentire la sua voce, leggere un suo messaggio o vederlo per tutto il week-end.

Cercai le chiavi nello zaino, ma notai che la porta era stata già aperta, entrai e notai il giubbotto di Lisa abbandonato sul parquet. Spazientita lo raccolsi: perché non poteva essere più ordinata?
Salii le scale e vidi prima ancora di entrare nella camera mia sorella con la testa dentro l'armadio e un turbinio di vestiti intorno a lei...quei vestiti...ci avevo messo due giorni per metterli a posto...e ora erano sul pavimento.

"LISA! COSA STAI FACENDO?" Urlai inviperita "HAI IDEA DI QUANTO TEMPO CI ABBIA MESSO A METTERE A POSTO QUEL DANNATO ARMADIO?"

Lei in tutta risposta mi guardò prima di saltarmi addosso eccitata.
Sarebbe uscita con un ragazzo della sua classe...di cui io non sapevo neanche la sua esistenza.

"Ho fame, mi racconti mentre mangiamo" le dissi trascinandola verso la cucina.

Mentre mangiavamo Lisa gesticolava come una pazza furiosa, provava a spiegarmi tutto chiaramente, ma falliva miseramente dovendo ricominciare il discorso più volte.

Kristen 14:38
Lena che ne dici di uscire questo pomeriggio? Non ho voglia di rimanere a casa.

Cosa? COSA?
Il mondo mi stava prendendo in giro, decisamente.

"Lee, tutto bene" chiese Lisa

"Eh? Sì, tutto bene, mi è arrivato un messaggio?

"Da  parte di chi?"

"K-Kristen, mi ha chiesto di uscire questo pomeriggio"

"Ah, quindi sarò da sola a casa?"

"No, non voglio  uscire" replicai in prima battuta, ma poi  ritirai quello che avevo detto.
"Anzi no, credo andrò a farmi un giro con lei"
Se non altro magari sarei riuscita a capire un po' di più su questa storia.
Lei non sa niente su me e lui

////////////////////////////////////////////////////////////

"Dove vuoi andare?" Chiesi alla mia (amica).

"Centro città?"

"Ok, va bene...Dimmi un po', com'è andata la settimana? Non ci siamo parlate molto"

"È semplicemente andata, te?"

Oh andiamo, non voglio sapere questo...

"Io tutto bene" dissi solamente.

"Lena, ma hai litigato con Adam?"

"Sì, non è stato molto leale con me, invece ho visto che voi due vi siete legati molto" dissi facendo la finta maliziosa.

"Sì, è proprio di questo che ti volevo parlare"

"Oh, davvero?"
Anche io.
"Kri, dimmi tutto"

"Allora, Adam mi è sempre piaciuto dall'inizio della scuola, ma non avevo mai avuto possibilità di conoscerlo bene, anche perché voi due stavate sempre insieme."

"Oh, non potevo neanche immaginarlo"
NON MI ERA NEANCHE PASSATO PER L'ANTICAMERA DEL CERVELLO!

"Così l'altro giorno siamo usciti insieme, su mia richiesta e..."

"E...?" Mi bruciavano gli occhi per il freddo.

"Ci siamo baciati!"

"Stai scherzando?"

"No, è stato bellissimo"

"TI PREGO DIMMI CHE STAI SCHERZANDO!"

"No, ma Lena cos'hai? Pensavo tu potessi essere felice."

"È IL MIO MIGLIORE AMICO"

"Non puoi tenertelo tutto per te"

No. Non l'ha detto veramente, non può averlo detto veramente...mi fermai in mezzo alla strada e la fissai negli occhi. Lei mi guardava con  sguardo indagatorio. Presi coraggio e tornai indietro senza di lei.

Mi bruciavano le guance, avevo immaginato che tra loro due fosse successo qualcosa, ma sentirlmelo dire faceva ancora più male.
Perché era successo?
Ero sicura dei sentimenti del mio amico, perché mi aveva fatto una cosa del genere?

Sentivo le lacrime bagnarmi il volto e subito le scacciai con le mani.
In quel momento avrei voluto essere lì al campo di calcio con le mie compagne di squadra e senza tutti questi problemi per la testa...

"Buongiorno Lena! BUON COMPLEANNO" mi svegliò mia mamma.
Mi rigirai nel letto e continuai a dormire.
"Tesoro, svegliati, c'è una sopresa per te di sotto, prima di scendere infilati un paio di cose decenti. Lisa è già lì"
Sbuffando mi alzai, neanche al proprio giorno del compleanno di poteva dormire in pace?
Mi vestii e ciondolando scesi le scale con gli occhi ancora impastati per il sonno.
"BUON COMPLEANNO LENAAAA!" Urlò una voce familiare, troppo famigliare.
"Adam?"
"Finalmente, Lee, hai 15 anni" disse gioiso.
"Grazie mille"
"Questi sono per te" e mi mostrò un mazzo di fiori gialli appoggiatu sul tavolino in sala.
"Davvero? Li hai portati tu?"
"Farei di tutto al giorno del tuo compleanno"
"È un regalo...bellissimo" dissi travolgendolo in un abbraccio.

Mi mancavano quei tempi, prima di tutto questo casino. Camminando a testa china avevo una sola meta, volevo delle spiegazioni, adesso più che prima, volevo sapere la storia dal suo punto di vista.

Camminai finché arrivai davanti alla sua porta.
Coraggio.

*********************
Hey guys!!
Eccomi qui, sono riuscita a ritagliarmi un pochino di tempo per aggiornare.
Un saluto a @cecibianchii
Prossimo capitolo su Lisa...(chissà come andrà il suo appuntamento)
Xoxo
Ele

Uno Specchio, Due Riflessi || LeLi StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora