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Passarono il resto del pomeriggio a parlare del più e del meno, anche per conoscersi meglio. Organizzarono anche un'uscita di shopping insieme per conoscere meglio l'una i gusti dell'altra. Ma c'era qualcosa che Luna si chiedeva da quando Paloma le aveva parlato di suo fratello. "Paloma, perché stamattina a scuola hai mentito? Mi hai detto che quelle frasi erano ispirazioni per aiutare una persona e che tu eri distratta e le perdevi in giro, ma... non è così". La ragazza fu presa da un breve momento di imbarazzo ma poi rispose: "Lo so che è sbagliato mentire ma sai... non sapevo come avresti reagito però mi sono pentita subito dopo che te ne sei andata. Ti giuro che non era nelle mie intenzioni" "Tranquilla era solo una curiosità. Preferisco le persone così piuttosto che quelle che continuano a negare l'evidenza" commentò Luna guardando il semaforo diventare verde e pensando al comportamento di suo padre. "Sì hai ragione non le sopporto nemmeno io" aggiunse la ragazza. Dopo qualche minuto di silenzio Paloma riprese a parlare: "Senti... ti piacerebbe venire a casa mia domani?". Luna si bloccò, non si aspettava una simile proposta da una persona con cui non aveva mai parlato prima d'ora. Neanche Lisa o Sandy, che conosceva da un sacco e molto meglio di Paloma, le avevano mai proposto di andare a casa loro. "Beh, ecco.. dovrei parlarne con i miei ma credo che non ci siano problemi. Intendi che dopo scuola posso venire?" chiese con gli occhi che brillavano. Così almeno per una volta non avrebbe avuto Matt alle calcagna come quasi tutte le volte che tornava a casa da sola. Paloma sorrise e poi disse: "Sì. Credi che non lo sappia ma so che vuoi scappare da quella specie di playboy di Matt. Se ti interessa una volta ci ha provato anche con me ma credo sia stato influenzato dalle voci che corrono sul mio conto" "E tu... eri felice quella volta?" domandò Luna curiosa. "Non molto. Sai... odio le persone che si presentano come quelli che sanno tutto e che sanno fare tutto. Perché in realtà non esiste la perfezione" "Saresti un'ottima psicologa per Matt, anche se non so quante sedute ci vogliano per fargliela capire" commentò Luna ridendo. La sua risata contagiò anche Paloma, come voleva che tutti la vedessero così come era veramente. Se avesse scoperto chi la prendeva per pazza gli avrebbe di sicuro fatto cambiare idea. Arrivarono all'incrocio dove le loro strade si sarebbero divise, e prima di andare Paloma disse: "Ti ringrazio per il pomeriggio, e sai... sono molto contenta che tu mi abbia dato della psicologa. Deve essere un dono di noi Penniman". Luna si limitò a sorridere senza chiedere nulla alla nuova amica.

Quando arrivò a casa Paloma lo trovò in giardino a giocare coi cani. "Mika, quante volte ti ho detto di coprirti bene prima di uscire?". Il ragazzo alzò la testa riccioluta. "Uffa quanto rompi! C'è già mamma che mi fa queste raccomandazioni io ho una salute molto forte" commentò lui prendendo i due cani per il guinzaglio. "Sisi vedremo" replicò Paloma ridendo e andando ad aprire la porta. "Sono tornata!" gridò appena varcò la soglia. "Oh tesoro, allora il tuo incontro è andato bene?" chiese sua madre uscendo dalla cucina con indosso un grembiule rosso. "Sì, finalmente ho trovato qualcuno di diverso in quella scuola di pazzi" "Ah sì? Ma non eri tu la pazza lì dentro?" disse scherzando Mika. "Michael per favore!" lo rimproverò la madre. "Fai poco lo spiritoso fra poco neanche tu avrai vita facile lì dentro. Ma non preoccuparti... Luna saprà farti sentire a casa" "Cavoli, questa Luna sembra così speciale. Non vedo l'ora di conoscerla" esclamò Mika sorridendo curioso.

Io e te. Sole e lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora