"Come mai da queste parti?" fu la prima cosa che disse Luna dopo qualche minuto di silenzio. "Ah beh.... volevo fare quattro passi dopo pranzo" rispose Mika con aria superficiale. "Capisco. Anch'io..." "Hai visto tuo padre oggi?". La domanda del ragazzo la scosse un poco. "No, ma ho paura. Mamma oggi mi ha chiesto se fosse successo qualcosa e le ho detto di no. Si può essere più stupidi?" ribatté lei mordendosi il labbro. Mika sospirò e le prese una mano come il giorno prima. "Luna, non è questione di essere stupidi, anzi... tu non vuoi ferire i sentimenti di tua mamma. Dovresti essere grata di questa cosa" "Sì vabbè" commentò lei scivolando via. Andò verso un ciliegio che ora era spoglio per la fine della bella stagione e si sedette quasi meccanicamente. Mika la seguì. "Ehi calma non volevo offenderti" disse poi. "Ma va nessuna offesa" fece lei sorridendogli e stendendosi. "È solo che boh.... sta succedendo tutto troppo in fretta. Io so una cosa troppo brutta ma non so quando né come dirla a una persona troppo importante. E soprattutto oggi quel pezzo di merda è andato fuori città, chissà quando tornerà" disse poi osservando le nuvole. "Sai? Forse dovresti svagarti un po' Luna" aggiunse Mika stendendosi anche lui sull'erba cerca. "Se potessi mi trasferirei per sempre da voi". Le parole di Luna lo fecero sorridere. "Davvero? Allora... tu accetteresti di uscire con me?". DÈJA VU IMPROVVISO! Luna sbarrò gli occhi, dove aveva già sentito questa frase? "Co....come?" balbettò sudando freddo. "No... niente scusa me ne torno a casa" rispose lui alzandosi in tutta fretta. "No Mika aspetta!" gridò la ragazza. Lui si girò e rimase a guardarla per un attimo. "Posso farti sapere?" disse lei sorridendo. Lui rispose con un cenno e poi scappò via.
'Accidenti Mika sei proprio un coniglio' si diceva mentre tornava a casa con le mani in tasca e la testa bassa. Aveva detto quelle parole troppo presto, per fortuna Luna non l'aveva mandato a cagare. Si era promesso di aspettare, ma dopo l'abbraccio del giorno prima non aveva resistito: voleva provare con lei, sentiva di provare qualcosa per l'amica di sua sorella e non gli sarebbe importato di nulla. Dopo un po' il suo cellulare tintinnò. Appena vide il messaggio alzò gli occhi al cielo. "Ciao. Stavo pensando settimana prossima di venire a trovarti. Dovremmo parlare non credi? A.". A Mika tremarono le mani: si era dimenticato di Andreas e del loro momento di crisi. Non si erano quasi più sentiti da quando era partito per Atene. Rispose: "Non lo so. Non ti prometto nulla ma sappi che mi sto riprendendo e non sento per nulla la tua mancanza". Appena inviò il messaggio si morse il labbro, forse era stato tropo brusco ma ormai era fatta. Dentro di lui combattevano troppi sentimenti contrastanti, ma nella sua testa ora vedeva Luna. 'Luna Verras sarai mia te lo prometto' si disse alzando la testa ed esponendola al vento.
Dopo una domenica passata in casa a studiare e quindi ad evitare ogni conversazione con i suoi, Luna si preparava ad affrontare la nuova settimana e l'imminente verifica di storia. Uscì abbastanza presto per non arrivare in ritardo e anche per riflettere strada facendo. Non aveva sentito nessuno il giorno prima, nemmeno Mika. 'Che strano... sabato... la scena era uguale ad un sogno mio' pensò allarmata. 'Non immaginavo avrei risposto così. Tantomeno a lui che lo conosco da poco'. Eppure la ragazza sentiva di potersi fidare di quel ragazzo così particolare che presto avrebbe visto anche a scuola. Arrivata davanti all'edificio vide che c'era una persona appoggiata al muro. Cappotto lungo, stivaletti... solo una persona si vestiva così. "Ciao Paloma. Come mai così mattiniera?" domandò la ragazza quando si avvicinò. L'altra la fulminò con lo sguardo e le prese il polso. "Ehi ma che ti prende? Mi fai male!" esclamò Luna dimenandosi. "Zitta. Lo so cosa vuoi fare con mio fratello. LASCIALO IN PACE HAI CAPITO?" gridò Paloma lasciando l'amica di sasso. "Aspetta... cosa stai dicendo io...." "Per favore Luna! Mi ha raccontato tutto ha detto che ti ha invitata ad uscire ma io non ci credo per nulla. Lo so che Mika è bello e gentile e quello che vuoi ma non è il tuo tipo e sappi che se lo frequenterai troppo ci rimarrai male". Luna si prese qualche minuto per elaborare la risposta. Si liberò velocemente della presa di Paloma e iniziò ad entrare a scuola con lei alle calcagna. "Non capisco cosa ci trovi di così assurdo. Che ti piaccia o meno è stato lui a chiedermelo e io gli ho risposto che gli avrei fatto sapere. Sappi che io odio le sorelle e i fratelli che cercano di controllare la vita degli altri e soprattutto non mi faccio certo condizionare da te". Paloma per un momento rimase in silenzio, forse era stata troppo diretta ma non voleva ancora dirle la verità su Mika. "Credimi Paloma io non provo... nulla per Mika. Sarebbe un'uscita tra amici" "Beh spiegaglielo tu visto che lui ne parla come se fosse l'appuntamento con l'amore della sua vita". Luna sgranò tanto d'occhi... pensava di correre troppo ma anche Mika non scherzava. "Beh ecco... gliene parlerò ma comunque non ho ancora preso una decisione. E comunque tranquilla che con me Mika sarà sempre al sicuro". Detto questo la ragazza abbracciò Paloma, la quale ricambiò con in volto un sorriso forzato.
Si aspettava di trovarlo fuori da scuola ad aspettare Paloma, ma in quella moltitudine di gente Mika non c'era. "Ah che strano mio fratello non c'è. Beh vorrà dire che torneremo a casa insieme sei contenta?" chiese Paloma a Luna che annuì felice. "LUNA! CARISSIMA!". L'espressione sul volto della ragazza si trasformò in esasperazione quando riconobbe la voce di.... "Matt! Ehii!" disse con tono profondamente ironico. "Allora, come va mia cara? Hai passato un buon weekend?" "Ma sì.... beh in realtà ieri ho studiato tutto il giorno ma vabbè" "Ah capisco che tragedia" commentò lui cingendole le spalle e portandola via da Paloma, che però si mise a seguirli per non lasciare sola l'amica. "Ehm Matt.... dove stiamo andando io non voglio tornare a casa con te stavo con...." "Con quella pazza di Paloma. Appunto. Non sei contenta che ti abbia salvato?". Quelle parole fecero salire il sangue alla testa di Luna, la quale si staccò da Matt e si mise davanti a lui minacciosa. "Pazza lo dici a tua sorella!! Dovete smetterla con questi stereotipi di merda. Lei è una persona fantastica sicuramente più di quelle 'amiche mie' che continuano ad illuderti. Lo stesso per suo fratello..." "Fratello? Ah già quello che verrà dopodomani. Dicono che abbia cambiato molte scuole immagino perché...". I pensieri di Matt furono interrotti da un forte schiaffo che gli arrivò sulla guancia. "Che cazzo..." "NON OSARE PARLARE COSÌ DI MIKA!!!! È IL RAGAZZO PIÙ DOLCE CHE IO ABBIA MAI CONOSCIUTO E ANCHE SE L'HO VISTO SOLO DUE VOLTE MI SENTO MOLTO LEGATA A LUI. MI HA ASCOLTATO, MI HA CONSOLATO E... E.... AH LASCIAMO STARE COSA NE SAI TU, PEZZO DI MERDA TUTTO MUSCOLI E NIENTE CERVELLO". Luna vomitò addosso a Matt tutta la rabbia di cui era capace, ma al tempo stesso si era cacciata nei guai, Paloma aveva sentito tutto e Matt non avrebbe preso certo di buon occhio tutti quegli insulti.

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Io e te. Sole e luna
Fiksi PenggemarLa vita di Luna sembrava una cosa normale, finché nella sua scuola non arriva Michael Penniman, meglio conosciuto come Mika. Ragazzo bellissimo ma molto riservato, Mika sembra nascondere un segreto, un segreto che Luna vuole scoprire. A poco a poco...