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La serata trascorse serena, Luna aveva dimenticato quanto fosse allegra la famiglia Penniman, una famiglia di artisti. Quella sera cucinò Paloma, una delle cene migliori che avesse mai mangiato. Sabina se la cavava in cucina, ma non essendoci quasi mai o rincasando molto tardi era raro che si cimentasse in esperimenti culinari. Magari ora che c'era stato un così grande cambiamento sarebbe cambiato qualcosa. 'Certo che sei proprio strana, Luna: non torni a casa per non affrontare tua madre e Roby e nonostante tutto pensi a loro?'. La mora ad un certo punto sospirò rassegnata. "Ehi... tutto bene? Hai mangiato abbastanza?" le domandò Paloma con molta premura. "Come? Sì, sì era tutto squisito... stavo solo pensando..." "Immagino, scoprire che tuo padre... non è tuo padre non è proprio una notizia così leggera". Luna sorrise alla sua amica: "Già, ma adesso che ci penso sono stata un po' dura, con tutti e due. In fondo io adoro Roby, ti ho raccontato del fatto che lui è sempre stato un consigliere prezioso per me. Chi l'avrebbe detto che in realtà stava facendo quello che farebbe un padre per sua figlia?". Sentiva nuove lacrime maturarle negli occhi, non ne aveva già versate abbastanza? Sentì Paloma avvolgerla in un abbraccio caloroso, di quelli che solo gli amici veri sanno dare per tirarti su. "Ragazze!! Vi sbrigate che comincia il film??" gridò Mika dal salotto. "Sì un attimo!! Se non sparecchio io in questa casa non lo fa nessuno!" gli rispose di rimando la sorella recuperando velocemente le ultime stoviglie rimaste. Videro "Il grande Gatsby", o meglio... Yasmine e Zuleika si addormentarono quasi subito, Paloma riuscì almeno a vedere l'incontro tra Gatsby ed Emily. Alla fine rimasero svegli solo Luna e Mika. Ad un certo punto il ricciolo si avvicinò alla sua ragazza e le sussurrò: "Che ne dici se andiamo di sopra?". La mora iniziò ad avere caldo, troppo caldo... 'È così che ci si sente quando speri che succeda qualcosa con il ragazzo che ami?' si chiese mentre si alzò dal divano cercando di non svegliare le sorelle Penniman, ancora profondamente addormentate. Arrivarono alla camera di Mika senza che le loro mani si staccassero, le dita intrecciate per non spezzare un legame speciale. Il ricciolo aprì la porta e, non appena la sua ragazza entrò, la chiuse subito per poi guardarla intensamente. "Luna, ne abbiamo passate tante, ma credo che se siamo arrivati qui vuol dire che il nostro è un amore vero. Abbiamo superato ogni ostacolo, due in particolare: Andreas e Shawn". Al sentir nominare il canadese Luna si morse il labbro, ancora non aveva capito cosa provasse davvero per lui, ma se era in camera di Mika forse la risposta le era arrivata. "Questo vuol dire che..." cominciò, ma lui la interruppe avvicinandosi: "Sì, è proprio come pensi. Tutti e due lo vogliamo, e so che con te sarà bellissimo". Prima che Luna potesse dire qualcosa la baciò, cercò il contatto con la sua lingua e iniziò ad accarezzarle viso e capelli. Lei rimase interdetta per i primi secondi, ma poi iniziò a passare le mani tra i riccioli del suo ragazzo, tanto belli quanto fitti. Dai capelli passò alle guance, alle spalle, alle braccia e arrivò all'orlo della maglietta. Lo sentì sussultare quando gli toccò gli addominali, ma continuò a tirargli su la maglietta finché lui non se la tolse. Luna si prese qualche secondo per fissare Mika: un fisico non troppo scolpito ma perfetto, ecco un altro motivo per amarlo. Ma quei ricci.... 'No, dimenticati di Shawn, questa sera tu e Mika vi amerete, sarete una cosa sola, cerca di essere felice come lo è Shawn con Katherine'. La sua vocina saggia la aiutò a spegnere il cervello e a liberarsi in un attimo di maglietta e pantaloni. "Accidenti, che ragazza audace" commentò Mika mentre la osservava stendersi sul letto. Anche lui si tolse i pantaloni e la raggiunse. Iniziò a baciarla con ancora più passione, e lo stesso fece lei. Ogni tanto Luna inarcò la schiena per non perdere il contatto con lui, voleva Mika solo per sé, era il suo ragazzo. Ma....

Mika decise che era arrivato il momento. Iniziò a far scorrere le dita verso le mutandine di Luna. Appena le toccò, però, sentì come una scossa, un richiamo del cervello che gli diceva che non era lì che doveva stare, non doveva esserci Luna nel suo letto. "Mika... che succede?" gli domandò la ragazza alzando leggermente la testa. Lui sentì dei brividi risalirgli sul corpo. Subito allontanò le mani da Luna e si alzò dal letto. Recuperò i vestiti in fretta e furia e, prima di scappare, la guardò negli occhi e disse: "Perdonami Luna, io.... non posso".

Luna si mise a sedere. Sentiva il cuore andare ancora a mille per tutte le emozioni che stava provando, le guance arrossate erano la prova che Mika ci sapeva fare, sapeva amare veramente qualcuno. Allora perché era andato via? 'Forse ho detto inconsapevolmente il nome di Shawn?' si chiese alzandosi. Vide che sul tappeto giaceva un foglietto piegato. Lo raccolse, lo aprì e per poco non svenne:

Ciao Luna,
Sta diventando un'abitudine quella di scriverti cose importanti invece di dirtele in faccia. Mi odierai dopo aver letto quello che voglio dirti, e lo capirò, tranquilla. Io e te abbiamo un rapporto bellissimo, però.... mi sono accorto che il mio amore per Andy non è ancora finito. Sì Luna, ti ho mentito: non solo Andy mi ama, ma io lo ricambio perché sono gay. Ho avuto un momento di crisi in cui sei arrivata tu, quando ho iniziato a conoscerti mi sembrava di amarti, ho dato ascolto a quel sentimento e alla fine ci siamo fidanzati, ma non credevo che ti avrei illuso così. Anche se so che non lo farai mai, perdonami.
Tuo Mika

Fu una delle notti peggiori della sua vita. Non dormì quasi, e tutte le volte che si svegliava scoppiava a piangere, un pianto silenzioso, un pianto colmo di un dolore indescrivibile. 'Anche se so che non lo farai mai, perdonami'. Il problema era che Luna non riusciva neanche ad arrabbiarsi con Mika, anche quando gli urlava dietro non voleva allontanarlo troppo. Ma alla fine era lui che si era allontanato, e con una delle peggiori dichiarazioni che una ragazza innamorata possa sentire. 'Non solo Andy mi ama, ma io lo ricambio perché sono gay'. Ancora una volta si diede della stupida per non avergli parlato, tutte le volte che quegli stupidi di Matt e Camila gli davano del finocchio o del gay avevano ragione, per una volta avevano ragione!! Quattro colpi alla porta la svegliarono di soprassalto. Scattò sul letto come una molla. "S....sì avanti" balbettò cercando di recuperare i vestiti in fretta e furia. Quando però vide Paloma sulla soglia si rilassò. "Pensavo che fosse tua madre..." "O Mika, di la verità" la interruppe la ragazza entrando e chiudendo la porta. Luna sospirò forte e tornò a sedersi sul letto, in mano stringeva la sua maglietta. "Se vuoi piangere, fai pure... io sono qui" "Ho già fatto abbastanza stanotte. La cosa che più mi fa rabbia è che non riesco ad essere incazzata con lui. Riesco solo a piangere, a rattristarmi per tutto quello che mi succede. Shawn si fidanza, Mika dopo mesi che stiamo insieme mi dice che è gay e scappa via...". Paloma circondò le spalle dell'amica con un braccio: "Non voglio difenderlo, ma avrebbe voluto dirti questa cosa prima che faceste l'amore, o che almeno arrivaste al punto di non ritorno". La mora le rivolse uno sguardo che aveva ancora voglia di versare lacrime. "Ecco Luna, in realtà c'è una cosa che dovresti sapere" "Magnifico, tra ieri e oggi sto ricevendo tante notizie di cui prima ero all'oscuro" commentò la ragazza roteando gli occhi. Paloma le prese le mani, preparandosi a raccontare quello che era successo il giorno della gara.

"Eravamo con tua madre, c'eravamo tutti. Eravamo appena usciti dal palazzetto quando ti ho visto dire qualcosa ad Andy per poi andartene. Io speravo che Mika non lo notasse, invece Andy ci è venuto incontro. La cosa più strana è che mio fratello non ha cercato di allontanarlo, forse perché c'eravamo anche noi. Andy sembrava quasi disperato, mancava poco e si buttava ai piedi di Mika. Ha iniziato a piangere come non so cosa e ha praticamente gridato ai quattro venti che ama mio fratello, che non gliene frega niente se sta con te, lui lo aspetterà anche per millenni perché sa che per te non prova vero amore e presto l'avrebbe capito... immagino che quel momento sia arrivato ieri sera. Credimi Luna quando ti dico che mi dispiace tantissimo, all'inizio anch'io ero scettica sulla vostra relazione, io stessa avevo detto ad Andy dove eravate andati per la vostra prima uscita, quando ancora non stavate insieme, ma adesso.... adesso non so se essere dispiaciuta per una delle mie più care amiche o felice perché il mio fratellino ha finalmente capito i suoi veri sentimenti".

In tutto questo Luna non disse nulla, ascoltò in silenzio come aveva fatto il giorno prima con sua madre, pensando che forse era arrivato il momento di chiarire molte questioni in sospeso. Non voleva perdere le persone a cui voleva molto bene, non definitivamente.

Io e te. Sole e lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora