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Luna aprì piano gli occhi, la testa le girava e sentiva un forte dolore alla schiena. "Non sforzarti Luna, hai preso una bella botta" disse una voce a lei familiare. "M...Mika" mormorò la ragazza girandosi verso di lui. "Ma... cos'è successo? Mia madre, come sta?" "È tutto a posto, quando ho visto quello che stava succedendo ho chiamato mia madre e anche la polizia. Tuo padre è stato arrestato e invece voi due siete state portate qui a casa nostra" spiegò il ragazzo in tutta calma. "Papà.... arrestato? Ma.... sicuro di non aver rischiato troppo?". Luna, ora che aveva visto di cosa era capace suo padre, aveva troppa paura che facesse del male anche a Mika. Il ragazzo le prese una mano. "Stai tranquilla. Di me non ti devi preoccupare, sarei stato peggio se ti avesse fatto del male seriamente ma per fortuna hai solo una contusione alla schiena" "Cazzo" mormorò la ragazza. "Spero di riuscire ad allenarmi. Devo essere in forma per la gara di pattinaggio". Mika fece una faccia perplessa. "Ehm... tra due mesi ci sarà una gara di pattinaggio a cui mi ha iscritto il mio insegnante. E niente, devo allenarmi e spero di riuscire anche se AHI" concluse Luna con un gemito. "Ti ho detto di stare tranquilla" esclamò Mika prendendola per le spalle e appoggiandola di nuovo sul letto. Erano in una posizione molto intima, uno sopra l'altra e molto appiccicati. Luna riprese a sentire un forte senso di calore e disagio al tempo stesso. "M...Mika" sussurrò col fiato corto "Luna" fece lui avvicinandosi. Successe in un attimo: Mika era ad un millimetro dalle labbra di Luna, la porta si spalancò e Luna spinse via il ricciolo prima che la persona che era entrata potesse fare qualsiasi domanda. "Luna, grazie al cielo stai bene ero così preoccupato!" gridò Shawn precipitandosi al capezzale della mora. "Ma... Shawn cosa fai qui?" domandò la ragazza spaesata. "Già dimenticavo che mentre eri svenuta ha chiamato Shawn e.... niente gli ho raccontato tutto ed eccolo qui" raccontò Mika con una rabbia che gli montava dentro. "Mio Dio non hai idea di quanto io fossi preoccupato spero che la giustizia faccia il suo corso a quel..." "Ehi calmati!" lo interruppe Mika "stai pur sempre parlando di suo padre!" "Chiameresti padre uno che abbandona la famiglia, torna e inizia a prendere a botte moglie e figlia?" ribatté il canadese indicando Luna stesa sul letto. "Ok non è un santo ma comunque non sei nessuno per commentare questa situazione" "Senti..." "BASTA!" gridò Luna tirandosi su con un'enorme fitta alla schiena. "Basta tutti e due! Hai ragione Mika, Shawn non è nessuno per commentare però è vero, uno come Lou non può essere chiamato PADRE. Merita di marcire in cella per sempre un pezzo di merda come lui" "Oh Luna..." disse Shawn guardandola con amore. "E ora scusate, ma voglio vedere mia mamma. Potete aiutarmi per favore?" chiese alzandosi a fatica. I due ragazzi furono subito vicino a lei, pronti a sostenerla per non farla cadere.

Anche se si sentiva peggio di una nonna coi reumatismi, Luna andò a pattinaggio il giorno seguente. Non provarono i sollevamenti o le giravolte, ma comunque la lezione andò bene nonostante qualche piccola fitta ogni tanto. "Spero che tu riesca a riprenderti presto" disse Roby quando la ragazza gli spiegò (mentendo) cosa le era successo. "Non manca pochissimo ma comunque bisogna allenarsi molto. Avete molto potenziale e sarebbe un peccato sprecarlo" "Già..." commentò la ragazza. Sperava, dopo gli allenamenti, di andarsene a casa e rilassarsi sul divano con una bella tisana, ma si sbagliava. "Luna aspetta un attimo!" la chiamò Shawn all'uscita del palazzetto. "Cosa c'è Shawn? Non posso stare a lungo, vorrei tornare a casa sai com'è..." "Tranquilla. Io.... volevo solo scusarmi con te per ieri. Ero molto arrabbiato e mi sono lasciato trasportare" "Non fa niente" rispose lei uscendo. "Ehm senti.... visto che sabato non potevi, quando starai meglio..... potremmo uscire insieme che ne dici?" propose il ragazzo un po' nervoso. "Beh, se potrò molto volentieri" rispose Luna sorridendogli. Shawn ricambiò il sorriso, e quando la salutò per andarsene si accorse che il cuore gli batteva più forte del normale. Che quella sconosciuta di nome Camila avesse ragione? Che quella rabbia del giorno prima gli fosse montata dentro perché SI STAVA INNAMORANDO DI LUNA?

"Ehi, e tu chi sei?" chiese Mika alla ragazza che gli si era affiancata sulla strada verso casa (Paloma aveva fatto indigestione di pollo arrosto e non era andata a scuola, quindi era solo). "Camila, piacere. Tu invece sei Mika vero?" fece la ragazza tendendogli la mano. "Ehm sì.... ma come fai a conoscermi? Voglio dire, non ti ho mai visto a scuola" "Ahah non importa. Io so tutto di te. Forse non lo sai ma sono una super amica di Luna, ci conosciamo da una vita" rispose Camila pensando dentro di sé quanto fosse stronza e bugiarda. "Ah... ecco questo spiega tutto" commentò il ricciolo. "Sì ecco io volevo dirti che sabato vi ho visti". Mika si irrigidì. "Stai dicendo che..." "Sì, vi ho visti al locale. A te e Luna. Non pensare male, ero uscita per conto mio e CASUALMENTE vi ho visti. Siete proprio una bella coppia". Il ragazzo si rilassò un pochino perché Camila non aveva parlato di Andreas, ma comunque le guance iniziarono a colorarsi. "Ma veramente noi..." "No! Non ci credo! Eppure Luna non fa che parlarmi di te tutto il tempo Mika di qua Mika di là secondo me è cotta persa di te. E tu di lei" "Ma cosa dici io..." balbettò Mika cercando di accelerare il passo. "Ehi. Sono una ragazza. E noi ragazze capiamo sempre quando una persona è innamorata chiaro?" disse Camila parandosi davanti a lui. Il ragazzo sospirò: "Ok, diciamo che.... Luna mi piace molto, sento che con lei posso essere felice anche perché esco da una RELAZIONE DIFFICILE. Solo che.... non riesco mai a dirglielo" "Non è il caso di demoralizzarsi così" commentò la ragazza con finto tono amichevole. "Anzi, penso che tu debba essere combattivo, soprattutto perché.... una ragazza come Luna.... POTREBBE AVERE ALTRI PRETENDENTI" aggiunse poi pensando a Shawn. "Già, hai ragione. Sei una ragazza molto saggia vedrai che troverai il tuo uomo sicuramente. Ora scusa ma devo proprio correre a casa" rispose Mika accelerando il passo con una nuova speranza nel cuore, mentre Camila rideva sotto i baffi al pensiero del casino che stava per crearsi a causa sua.

Io e te. Sole e lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora