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Erano bastate poche ore per sconvolgere completamente la sua vita. Non che prima fosse stata una passeggiata, ma adesso Luna si sentiva come se le avessero tirato due schiaffi, uno più forte dell'altro. Eppure doveva essere felice, aveva vinto la gara, e se avesse vinto anche il campionato sarebbe andata in Inghilterra, ma niente... pensò che non c'era cosa peggiore del sentirsi divisa tra due ragazzi, e proprio quando stava per capire che amava veramente Mika ecco che arriva una verità dolorosa da accettare: il ragazzo che ami è omosessuale. Ma nonostante tutto la ragazza decise che era ora di chiarire almeno una delle tante questioni in sospeso. Prima di lasciare casa Penniman (ovviamente senza chiedere notizie di Mika) aveva chiamato Shawn: si sarebbero incontrati al famoso albero nel parco, ormai era diventato una specie di punto di riferimento per entrambi. Quando arrivò Luna lo vide seduto con la schiena appoggiata al tronco dell'albero, come la prima volta che l'aveva visto. 'Il chitarrista del parco', così l'aveva soprannominato prima di scoprire il suo nome e soprattutto che praticava pattinaggio. Aveva lo sguardo perso in lontananza, forse stava pensando a nuove canzoni, o semplicemente alla sua Katherine... con questi pensieri Luna gli si avvicinò. "Ehi" "Ciao Luna" la salutò lui baciandola sulla guancia. Subito la mora sentì una leggera scarica percorrerle il corpo. "Ieri ti ho aspettato per un po', ti ho anche mandato un messaggio... per caso è successo qualcosa?". La ragazza sospirò: "Diciamo che nelle ultime ore ho scoperto molte cose, ovvero che Roby è il mio vero padre, che Mika, il ragazzo che credevo di amare, è omosessuale e...". Stava per dire 'e che solo adesso ho scoperto di amarti' quando Shawn la interruppe. "Cosa?? Roby... tuo padre?" "Già, io sono sorpresa quanto te. A quanto pare è successo tutto una notte in cui mio padre si era particolarmente ubriacato. Secondo mia mamma nessuno mi ha cercato, è successo e basta. Ma diciamo che è la notizia che mi ha fatto meno male...". D'istinto il ragazzo le mise un braccio intorno alle spalle. "Sì, posso immaginare..." "Non direi, tu hai una ragazza che ti ama, che non ti fa soffrire.." "Già, ma non ho te". Luna alzò di scatto la testa, forse aveva sentito male. Pregò di aver sentito male, Kate dava l'aria di essere una molto gelosa. "La verità è che anche se sto con Katherine tu non te ne vai mai dai miei pensieri Luna... la canzone che tu hai ascoltato, 'Mercy', parla di come mi sento tutte le volte che sono da solo. Non me ne frega se mi hai fatto soffrire, se mi sono preso una coltellata nella spalla per difenderti, io lo farei altre cento volte perché io...". Luna lo interruppe perché si avvicinò e lo baciò. Non voleva farlo perché pensava che lui l'avrebbe spinta via, ma dopo che aveva sentito quelle parole non ce l'aveva fatta più. Sentì Shawn spostare il braccio dalle spalle alla schiena, la avvicinò leggermente a sé. Poco dopo si staccarono e si guardarono negli occhi. "Avrei voluto dirtelo in un altro modo, ma dopo aver sentito queste parole non credo ci sia modo migliore per dirti che in realtà ho scoperto che mi piaci. Sì Shawn, io credo di essere innamorata di te...". Sentì che lui le aveva preso le mani e le stringeva tra le sue. "Però... non è giusto, soprattutto per Kate". "Perché dici così? Adesso non c'è neanche più Mika, io e te saremmo una coppia fantastica. Tu saresti la mia musa, la mia ispirazione..." "Shawn, io mi sentirei troppo in colpa. Credimi se ti dico che Katherine Blake è veramente innamorata di te. Io non ti merito, tutte le volte che ti guardo penso a quello che ti ho fatto passare. Dopo che ti sei dichiarato ti ho spezzato il cuore, ti ho illuso tante di quelle volte che ho perso il conto, e infine ti ho fatto finire all'ospedale. Dimmi, come faresti a stare con una così?". Il ragazzo le lasciò le mani e si ravviò i capelli con un gesto veloce. "Non pensi che amore voglia dire andare oltre queste cose? Perdonare e andare avanti?" "Shawn, io e te non siamo mai stati insieme, e anche se mi piaci devo accettare che tu ora stai con una ragazza che ti merita davvero e che per te farebbe veramente di tutto". Vedendo che lui non diceva nulla, Luna gli prese la mano sulla quale era tatuata una rondine e continuò: "Voglio solo chiederti una cosa: mi piacerebbe usare 'Mercy' per l'esibizione al campionato. Sono certa che verrà fuori qualcosa di fantastico. Sai... credo che se porterò un'esibizione preparata insieme a mio padre sulla canzone di un mio amico l'Inghilterra mi aspetterà a braccia aperte". Appena sentì queste parole Shawn abbracciò forte la ragazza, la strinse a sé come se non volesse più lasciarla andare. Anche lei ricambiò la stretta, non poté impedire a due lacrime ribelli di scendere e bagnare la camicia del ragazzo. Quel quadretto fu interrotto da una voce. "Luna, eccoti finalmente!". La mora riconobbe subito la voce, si staccò da Shawn e corse praticamente in lacrime verso i suoi genitori, soprattutto verso suo padre. Per poco non gli saltò in braccio. Sentì che anche lui aveva iniziato a piangere, sembravano due bambini. Quando si staccò, però, Luna vide che anche sua madre aveva gli occhi lucidi. "Ci hai fatto preoccupare tantissimo lo sai?" fece Sabina carezzandole una spalla. Come si vedeva che era cambiata, se non fosse stato per Roby Luna era certa che l'avrebbe presa per un braccio e trascinata verso casa come si fa con i bambini capricciosi. La ragazza le sorrise e abbracciò anche lei. "Hai ragione, avete ragione entrambi. Ma sapete... avevo bisogno di stare da sola, sono successe molte cose in queste poche ore che mi hanno un po'sconvolta, ma sento che sono servite perché d'ora in poi tutto andrà benissimo..." "Luna!!". Eccolo, ecco quella voce, la voce di qualcuno che in realtà lei non voleva ancora vedere. Ma non poteva scappare, prima o poi avrebbe dovuto risolvere anche con lui. E poi presto avrebbe dovuto iniziare ad allenarsi per il campionato: meglio risolvere la questione il prima possibile. Si girò e vide Mika... mano nella mano con Andy. Non seppe come mai, ma non sentiva il solito odio che le montava dentro quando si trovava davanti il biondo greco. Stavolta provava sollievo, quasi felicità per loro due. Si staccò dai suoi genitori per abbracciare forte i due fidanzati. Strinse a sé Mika come aveva fatto Shawn con lei. 'Con questo abbraccio ti dico addio. È stato bello finché è durato, ma sappi che non ti libererai facilmente di me': questo voleva dire Luna, ma pensò che i gesti valessero più di mille parole. Quando si staccò sia Mika che Andy le sorrisero amichevolmente. "Credo di doverti delle scuse, sono stato davvero terribile con te" "Tranquillo Andy" lo interruppe lei prendendogli una mano. "La colpa di tutta questa storia è mia e della mia testardaggine. Credo che abbiate capito che quando ho ottenuto ciò che voglio vedo tutto positivo, non voglio accettare la realtà. E invece ieri sera mi è toccato accettarla. È stata una botta abbastanza forte, ma secondo me è stato meglio così". Il ricciolo le accarezzò un braccio. "Sono proprio contento che tu mi abbia capito". Nel frattempo Shawn, Sabina e Roby si erano avvicinati al trio. "Beh, che dire... abbiamo un campionato di pattinaggio da vincere. Penso che con una squadra così farò faville al PalaIce" disse Luna guardando tutti negli occhi. "Però, non ricordavo di avere una figlia tanto determinata" commentò Roby ridendo di gusto. "Ehi, se vuoi io e Paloma possiamo disegnarti il vestito" si propose Mika. "Mio padre come allenatore, la mia migliore amica e suo fratello che mi disegnano il vestito e un altro amico che mi presta la sua canzone... sì, sento che andrà tutto bene" fece la mora sfoggiando un sorriso. Finalmente, dopo le ultime ore di pianto ininterrotto.

Col suo vestito rosso con pietruzze argento, la canzone di Shawn e la coreografia inventata insieme a suo padre Luna conquistò tutti. La gara fu sua, e così anche il soggiorno in Inghilterra. Man mano che il giorno della partenza si avvicinava sentiva la nostalgia salirle sempre di più, ma poi si diceva che tre settimane sarebbero volate. Aveva vinto un'opportunità fantastica, non poteva sprecarla solo per l'ansia.
E così arrivò il giorno della partenza. C'erano tutti: i suoi genitori, Shawn insieme a Katherine (che col tempo era diventata più simpatica nei confronti di Luna), Paloma e Mika. "Purtroppo Andy è dovuto ripartire ieri sera, deve iniziare le riprese per un nuovo documentario ma ti saluta e ti augura in bocca al lupo" disse Mika prima di abbracciarla forte. "Ehi non tenertela tutta per te, Luna è anche mia amica" protestò Paloma stringendola a sé. "Ahah tranquilla" commentò la mora ricambiando l'abbraccio. Fu poi il turno di Shawn e Kate. Il ragazzo, prima di abbracciarla, la guardò negli occhi e disse: "Sappi che farai un'ottima impressione in Inghilterra, tu sii te stessa e andrà tutto bene". Luna gli sorrise, lo abbracciò e prima di staccarsi gli sussurrò: "Tranquillo, non mi dimenticherò mai di te". Con Kate ci fu un saluto molto veloce, ma meno freddo e distaccato. Infine la salutarono i suoi genitori. Fu il saluto più doloroso, Luna pensò che se ci fosse stato Lou forse non ci sarebbe neanche stato un 'saluto ai genitori'. "Mi raccomando, chiama quando puoi e stai attenta" "Sisi mamma che c'è non ti fidi di me?". Luna adorava troppo prenderla in giro. 'Attenzione per favore. I passeggeri del volo per Londra sono pregati di avvicinarsi all'area d'imbarco per gli ultimi controlli'. "Beh, credo che tu debba andare" fece Roby con gli occhi lucidi. "Già, ci vediamo tra tre settimane ciao ciao" disse la mora allontanandosi dai suoi cari. Ma improvvisamente si accorse di aver dimenticato qualcosa. Rovistò nel suo zaino e lo trovò, il foglio da consegnare a Mika. Tornò indietro veloce come un fulmine: "Prima che mi dimentichi. Mika... tienilo è per te. Leggilo appena il mio aereo sarà decollato. Ciao" e prima di andarsene lo baciò sulla guancia. Il ricciolo aspettò come gli era stato detto, e non appena vide l'aereo della British Airways lasciare la pista aprì il foglio misterioso. Lo lesse tutto d'un fiato, continuò a leggerlo nei giorni successivi finché decise che avrebbe scritto una canzone, "Feels Like Love". Perché era vero: nel poco tempo in cui era stato insieme a Luna aveva riscoperto cosa fosse l'amore vero, e ora non l'avrebbe più dimenticato.

Io e te. Sole e lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora