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Mentre tornava a casa il cielo si era un po' rannuvolato. Forse esprimeva l'umore di Luna nei confronti delle sue compagne di classe che discriminavano così Paloma Penniman. "Non capisco cosa ci trovino di così strano in lei. Se a lei piace ciò che fa lo devono accettare e basta non possono tentare di cambiarla. Se Paloma cambiasse.... non avrebbe più quel suo alone di mistero e creatività" disse ad un certo punto la ragazza al vento che aumentava. "Parli da sola bellezza?" disse una voce alle sue spalle. Luna si bloccò pronta a tirare un pugno a... "Matt Gilbert. Mi stavi seguendo per caso? Se non sbaglio tu abiti dall'altra parte della città" disse a denti stretti girandosi. Non sopportava Matt da quando si era preso una cotta per lei al ballo della terza superiore, e il peggio era che Lisa e Sandy non facevano che incoraggiarlo dicendogli che lei lo trovava interessante ed attraente. Secondo Luna stavano in realtà esprimendo il loro parere verso un ragazzo tutto muscoli e niente cervello, anzi quel poco che bastava per passare l'anno scolastico con un sette tirato perché sennò i suoi genitori gli proibivano di uscire per tutta l'estate. "Mia cara dovresti smetterla di fare queste insinuazioni su di me. È solo che ti ho vista tutta sola senza le tue amiche e ho pensato che forse ti serviva compagnia" disse lui con aria da Casanova. Lei scosse la testa "Sei incorreggibile" disse girandosi pronta ad andarsene. Lui però riuscì a prenderle un braccio. "Ehi, quanto pensi di continuare con questo gioco?" chiese malizioso avvicinandola. "Matt... non so cosa ti abbiano detto quelle galline delle mie amiche ma devi smetterla di farti film mentali su noi due...". Luna si bloccò un attimo, riuscì a liberarsi della presa e prima di andarsene disse: "Ma tanto che parlo a fare con te? Sei una causa persa e anche se ti facessi un disegno non capiresti. E non osare seguirmi o chiamo la polizia". Solo con le minacce riusciva a togliersi di dosso quella specie di cozza. Non aveva tempo per avere un fidanzato, tantomeno di uno con il cervello fatto di segatura come Matt Gilbert. Era troppo presa da Paloma, quella ragazza la incuriosiva troppo. Voleva capire cosa volesse dire con quelle frasi enigmatiche e con quel suo atteggiamento schivo. "Beh tanto oggi pomeriggio ci vedremo. Spero solo che non scoppi un temporale mentre siamo in giro" disse mentre entrava in casa.

Fortunatamente non ci fu un temporale, ma quando Luna uscì per l'appuntamento iniziò a scendere una leggera pioggerellina, segno che la bella stagione era ormai giunta al termine. La ragazza sospirò e aprì il suo ombrellino arcobaleno, un ombrellino che molti avevano criticato perché "Una con il tuo stile, Luna, non potrebbe mai avere un ombrello che esprime allegria". 'Stupidi' pensò in quel momento la ragazza. Pensava questo delle persone che frequentava, anche di Lisa e Sandy. Loro non erano poi così male, ma quando iniziavano a fare le oche e soprattutto ad illudere Matt Luna voleva averle tra le mani per strozzarle. "Io non amo Matt, non mi piace neanche un po'. Ma tanto è una battaglia persa sono circondata da oche con un solo neurone". Quando arrivò a "L'angelo blu" Paloma era sotto un ombrellone che la aspettava, col suo impermeabile giallo e delle scarpe nere con stringhe gialle. "Ehi ciao. Sono contenta che tu sia venuta" disse Luna raggiungendola. "Io non manco mai agli appuntamenti presi. Mi piace il tuo ombrellino, sdrammatizza il tuo stile" disse Paloma. "Ah ehm... grazie" rispose la ragazza presa alla sprovvista. "Se vuoi un giorno ti presto qualche mio vestito. Sembri una persona rock ma solo nello stile, nell'animo sei un po' come me". Luna le sorrise mentre si accomodava a un tavolino. Ordinarono un tè verde è una cioccolata con panna e non appena il cameriere si allontanò Luna iniziò la conversazione. "Allora, lo so che tutto questo ti può sembrare molto strano ma io vorrei conoscerti meglio. Mi incuriosisci molto Paloma, e senti perdona quelle due sciocche di Lisa e Sandy, delle volte sono veramente assurde nemmeno io le sopporto". "Ehm... non ti preoccupare, tanto anche nell'altra scuola mi avevano etichettato allo stesso modo" rispose l'altra guardandosi le unghie dipinte di giallo. "E comunque, non capisco ancora cosa ti incuriosisca di una che scrive frasi a caso e poi le lascia in giro" "Allora lo ammetti!" esclamò Luna un po' troppo ad alta voce (i pochi clienti del bar si girarono verso di lei che però li ignorò). "Ammetti di aver lasciato intenzionalmente delle frasi in giro per la scuola. Ora però dimmi... perché lo fai? Ti piace essere considerata una psicopatica?" chiese però con molta cautela. "Sto solo lasciando delle tracce per qualcuno che presto verrà nella nostra scuola" fu la risposta enigmatica di Paloma, che nel frattempo ringraziò con un cenno il cameriere che arrivava con tè e cioccolata. Luna era sempre più confusa. "Che dici? Sembra tu stia parlando di un fantasma o di una persona importante" "Tranquilla, nessun fantasma" rise la ragazza prendendo un cucchiaino di panna. "È però una persona molto importante per me. Sai Luna, io ho una famiglia molto numerosa, ho due sorelle e due fratelli". La ragazza per poco non si scottò con il tè. "Accipicchia chissà che confusione in casa!" esclamò d'istinto (per lei che era figlia unica anche una famiglia di quattro persone era una famiglia numerosa). "Ma comunque... questo cosa c'entra con le tue frasi?" chiese poi tornando seria. "Beh perché... a breve arriverà uno dei miei due fratelli nella nostra scuola e... diciamo che quelle frasi le ho scritte per avvisare. Sai lui è un artista. Scrive molte canzoni e per un capriccio egoistico i nostri genitori l'hanno tolto dalla scuola in cui era prima. È rimasto fermo per un po' di tempo ma ora mamma vuole che riprenda gli studi e... nulla. A breve arriverà" spiegò Paloma sorridendo. Luna si limitò ad annuire, pensando che questo misterioso fratello di Paloma Penniman già la intrigava moltissimo anche se non lo conosceva di persona

Io e te. Sole e lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora