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Non sapeva né dove né da quanto tempo stesse correndo, ogni tanto sentiva il cellulare tintinnare, forse era Mika o sua madre. Ma a Luna non importava di niente e di nessuno: correva quasi per scrollarsi di dosso tutti i casini che stava passando, ai quali si era aggiunto ANDREAS. Ogni tanto le tornava in mente quel tizio che abbracciava IL SUO FIDANZATO, l'aveva anche baciato di fronte ai suoi occhi. Mentre correva Luna sentiva le lacrime scorrerle lungo le guance, libere. Magari avessero potuto portarsi via anche tutti quei problemi. Ad un tratto la sua corsa fu interrotta da QUALCOSA, o meglio da QUALCUNO. "Ehi scusami, non volevo bloccarti la strada". QUELLA VOCE.... lui era l'unica persona con cui poteva parlare e con cui poteva stare in quel momento. Alzò lo sguardo verso SHAWN, il quale spalancò gli occhi non appena vide la mora con il viso attraversato da due righe nere e gli occhi rossi. "Luna, che è successo?" le domandò tenendola per le spalle. Luna non rispondeva di sé stessa, vedeva Shawn, sentiva le sue parole ma non aveva la forza per rispondere. In quel momento decise di ascoltare solo il suo istinto, per questo circondò con le braccia il collo di Shawn e LO BACIÒ. Un bacio quasi disperato, di una che non sapeva più dove sbattere la testa e che vedeva in quel suo AMICO l'unica áncora di salvezza. Shawn però la staccò subito e, guardandola fisso negli occhi, disse: "Che diamine stai facendo?? Non mi hai forse ribadito più volte che STAI CON MIKA?" "Ti prego, non nominare quel cretino! Io non so più cosa fare Shawn, già la mia famiglia si è disgregata per sempre, poi è... è arrivato quell' ANDREAS e... oddio dovevi vederlo lui e Mika...". La ragazza non riusciva neanche a formulare una frase di senso compiuto, perciò scoppiò di nuovo a piangere in preda ad una crisi di nervi. Shawn non poté fare altro che abbracciarla, la strinse a sé come per proteggerla da tutto e da tutti e le sussurrò ad un orecchio: "Tranquilla, ora ci sono io. Andiamo a casa mia, così mi racconti tutto". Le circondò le spalle con un braccio e, mentre camminavano verso casa sua, iniziò a pensare se quel bacio fosse stato un gesto di disperazione o qualcosa di intenzionale.

La casa di Shawn sembrava quella di una fiction americana: giardino, mattoni in vista, al primo piano salotto e cucina, e poi una scala che portava alle camere e ai bagni. Luna fece un mezzo sorriso quando la vide perché aveva sempre sognato una casa così, non che la sua le dispiacesse, ma la troppa modernità era a volte opprimente per lei. "Ehi, guarda che ti ho visto sorridere!" fece Shawn appena entrarono in casa. "Sì, sai ho sempre sognato una casa come la tua..." "Se ti sentisse mia madre ti farebbe un monumento... lo sai che è stata lei a convincere mio padre a comprarla?" continuò lui mentre andava in cucina. "E ha fatto bene" commentò Luna seguendolo. "A proposito.... non pensi sia giusto CHIAMARE TUA MAMMA?". Le parole di Shawn fecero formare un nodo alla gola della ragazza. Non aveva nessuna voglia di prendere in mano il telefono. "Ecco..." "No, lascia stare ho capito" la interruppe il ragazzo. "Se prendessi il cellulare vedresti i mille messaggi e chiamate che sicuramente Mika ti avrà mandato". Luna spalancò gli occhi: ma come faceva quel ragazzo a capirla in quel momento così difficile? D'istinto lo abbracciò forte. "Ehi ma..." "Scusami, scusami io... è stata una cosa d'istinto, ti giuro vorrei che tutti MI CAPISSERO COSÌ COME FAI TU..." "Tranquilla, l'importante è che NON MI ABBIA BACIATO DI NUOVO" fece Shawn. "Luna, voglio dirti una cosa" proseguì poi "anche se sei molto arrabbiata con Mika, non devi reagire così... non puoi illudermi solo perché lui ti ha fatto del male...". La mora sospirò. "A me non importa di Mika ora, e sono sincera... finché non risolverà le sue questioni in sospeso con ANDREAS..." "Senti, mi vuoi dire chi è questo Andreas?" la interruppe Shawn spazientito (odiava quando non riusciva a capire). "Sì giusto... Andreas è... È UN TIZIO INNAMORATO DI MIKA. È arrivato a casa sua e prima l'ha abbracciato davanti a me, poi L'HA BACIATO e pensa... ha detto che Mika non mi ama. Capito? NON MI AMA". Mentre parlava Luna aveva iniziato a ridere nervosamente, come se fosse ubriaca. Shawn non sapeva che dire: poteva sfruttare la cosa a suo favore, gettare benzina sul fuoco e fare in modo che Luna si allontanasse sempre più dal ricciolo, però subito dopo pensò a Katherine... 'Non so perché, ma ci starei troppo male se incitassi Luna a dimenticare Mika a mio favore... soprattutto per KATE...'. Ora però non importava la sua nuova amica. "Ascolta" disse a Luna accarezzandole un braccio. "Se vuoi PUOI PASSARE QUI LA NOTTE. I miei e mia sorella sono via per qualche giorno, quindi per me non ci sarebbe nessun problema. Solo... sei sicura di non voler almeno chiamare tua madre?". Stranamente Luna sentì il battito del cuore aumentare, non seppe se per il fatto di passare la notte con Shawn oppure per dover prendere in mano il telefono e trovarsi tremila messaggi e chiamate di Mika. Sospirò: "Intanto ti ringrazio... però PREFERISCO USARE IL TUO TELEFONO. Mi dispiace un sacco coinvolgerti in questa cosa, ma ti giuro non ho la testa per leggere messaggi pieni di scuse". Il ragazzo si limitò a sorridere, si avvicinò a Luna e la baciò sulla guancia: "Tranquilla" le sussurrò a pochi centimetri dal suo viso. "Vado a cercarti qualcosa per la notte, il mio telefono è sul tavolino in salotto". Quando si trovò sola in cucina, Luna non potè evitare di sorridere: 'Fino a qualche ora fa ero arrabbiata con Shawn, ora sono felice per le attenzioni che mi sta dando. Non posso evitarlo, ma allo stesso tempo odio quest'indecisione, soprattutto perché sono scappata da casa di Mika senza chiarire nulla' pensò mentre recuperava il cellulare del ragazzo. 'Beh, ma come ho detto, adesso non ho la testa per chiarire la questione, mi auguro solo che quando ci vedremo Mika non si porti dietro quello psicopatico di Andreas' si disse mentre scriveva a sua madre che scriveva col telefono di UN COMPAGNO DI PATTINAGGIO perché il suo era scarico e che sarebbe rimasta a dormire da lui perché AVEVANO FINITO TARDI GLI ALLENAMENTI. 'So che le avevo detto che avrei passato tutto il pomeriggio e la serata con Mika, ma a quello ci penserò più avanti' concluse inviando il messaggio e dirigendosi verso le scale. Appena arrivò al piano superiore si trovò davanti Shawn che le diede in mano una camicia da notte rosa. Luna la aprì e rise quando vide su di essa la Bella Addormentata e la scritta "I'm a Sleeping Beauty". "In realtà per me TU SEI UNA BELLEZZA E BASTA" commentò lui strizzandole l'occhio. "Ahah che spiritoso" disse lei. "No... SONO SERIO" continuò lui avvicinandosi. Prese la mora per le spalle, la tirò a sé e le diede un dolce bacio COME QUALCHE GIORNO PRIMA. "Buonanotte" mormorò poi a pochi millimetri dalle sue labbra.

Luna non aveva dormito molto, nonostante il letto della sorella di Shawn (aveva trovato la stanza aprendo una porta a caso) fosse particolarmente morbido. Quando si svegliò il giorno dopo si diede subito della stupida, sia per aver baciato Shawn d'istinto sia per aver fatto preoccupare inutilmente Sabina. 'Sono un'autentica merda' pensò alzandosi. 'Però avevo bisogno di staccare un attimo'. Si stropicciò gli occhi, recuperò i suoi vestiti e si diresse verso la cucina. "Ah buongiorno, stavo giusto venendo a svegliarti". A Luna sembrò bloccarsi il cuore.

'Oddio oddio oddio oddio oddio' diceva la sua vocina interiore

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'Oddio oddio oddio oddio oddio' diceva la sua vocina interiore. "E...ehm b...buongiorno" riuscì a balbettare mentre cercava di inquadrare meglio la situazione. "Luna, sicura di star bene?" domandò Shawn avvicinandosi. "Sisisisisi" rispose lei tradendo il suo nervosismo nel vedere per la prima volta UN RAGAZZO COSÌ BELLO SENZA MAGLIETTA. "Sicura?" "Ma ceeerto, anzi sai che c'è? Ho particolarmente fame, sto pensando di fare colazione e prima di andare a casa VOGLIO PASSARE IN COMMISSARIATO" disse la ragazza andando in cucina. "Scusa, ma perché dovresti andare in commissariato?" domandò il ragazzo sedendosi al tavolino della cucina. "Ho riflettuto molto stanotte... SU MOLTE COSE..." 'Tra cui IL TUO SECONDO BACIO RUBATO' aggiunse la vocina. "E ho deciso DI ANDARE A TROVARE MIO PADRE. Sono molto arrabbiata con lui per tutto quello che ha fatto, ma è pur sempre mio padre". Shawn non sapeva che dire, Luna sapeva essere così imprevedibile, ed era per questo che non avrebbe mai smesso di provare qualcosa per lei.

Dopo colazione la mora recuperò tutte le sue cose. "Beh, sarà meglio che vada. Oggi non credo che andrò a scuola, e sinceramente non so se ci sarò a pattinaggio" "Tranquilla, non credo che oggi ci siano allenamenti... Roby mi sembrava avesse un impegno" 'Meglio così' commentò la ragazza tra sé. "Shawn... grazie ancora. Sei stato gentilissimo" "Figurati, DOPOTUTTO SIAMO AMICI NO?" disse lui facendo spallucce. 'Sì, amici che si baciano come due fidanzati' si disse Luna mentre lo salutava. Shawn la osservò allontanarsi, stava per entrare in casa quando sentì una voce chiamarlo: "Ehi ciao Shawn!" "EHI KATE" rispose lui nervosamente. "Scusa ma... quella che ho visto andarsene poco fa NON ERA LUNA?". Vedendo che il ragazzo non rispondeva Kate sgranò tanto d'occhi: "NON DIRMI CHE..." "MA CHE STAI PENSANDO????" domandò Shawn agitandosi. "Non è successo nulla, è una storia troppo lunga da spiegarti" "Tranquillo, sicuramente sarà venuta a chiederti conforto perché il suo ragazzo l'ha fatta incazzare" fece lei con aria di sufficienza. "Non è così facile come credi, ieri era veramente abbattuta. Non è facile VEDERE UN RAGAZZO GAY BACIARE IL TUO FIDANZATO E DIRTI CHE LUI NON TI AMA". "Ah ma pensa un po'..." commentò Kate mettendosi una mano sulla guancia. "Già, per fortuna è tutto a posto. Ora non so perché ma vuole andare a trovare suo padre, spero che non le succeda nulla..." "Come mai?" domandò la ragazza curiosa. "Lascia perdere, questa è veramente una questione troppo delicata. Comunque tutto questo fa male anche a me, è brutto essere trattati come seconda scelta, ma nonostante tutto IO NON RIESCO A SMETTERE DI PENSARE A LUNA. Mi capisci vero?" "Sì, non ti preoccupare io ti appoggerò in tutto Shawn. Però ricordati che a volte è sempre meglio VOLTARE PAGINA" 'Soprattutto se la ragazza giusta SI TROVA DAVANTI A TE' pensò Katherine che in realtà sperava che Shawn e Luna si allontanassero il più possibile.

Durante il tragitto verso il commissariato aveva letto distrattamente i messaggi di Mika, aveva eliminato le troppe chiamate perse e aveva letto un messaggio di sua madre che le diceva che una volta a casa AVREBBERO DOVUTO PARLARE. 'Perfetto, i problemi non smettono di aumentare' si disse Luna roteando gli occhi. 'Però, questa cosa non la saprà mai, NON DEVE SAPERLA' aggiunse poi quando si trovò davanti all'edificio. Due guardie la perquisirono, e quando entrò si recò dal poliziotto che si trovava in segreteria e disse: "Buongiorno, è qui che si trova Lou Verras? VORREI VEDERLO, SONO SUA FIGLIA".

Io e te. Sole e lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora