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Tra la scuola e gli allenamenti i giorni passarono, e quando Luna si svegliò quel giovedì mattina mancava solo UNA SETTIMANA. Una settimana a quella benedetta gara che forse l'avrebbe portata a un campionato importante e poi in Inghilterra. Era stato tutto troppo tranquillo, con Mika stava andando tutto molto bene, di Andreas NON SI AVEVANO NOTIZIE e anche con Shawn le cose erano normali, ma ERA TUTTA APPARENZA. Quando la ragazza uscì per andare a scuola trovò fuori dal cancello.... "Matt? Cosa diamine fai qua?" domandò infastidita. "Semplicemente pensavo che POTEVAMO ANDARE A SCUOLA INSIEME" "Non l'abbiamo mai fatto e comunque no grazie, ancora non so come dirtelo che non mi interessi e da quando parli male del MIO RAGAZZO hai solo perso punti..." "Ok, lo ammetto sono un bugiardo" fece lui prendendole un polso. "In realtà io.... VOLEVO SCUSARMI CON TE". Luna rimase di sasso: Matt Gilbert si scusava? "O non stai bene oppure il mondo si è messo a girare al contrario" commentò avviandosi. "Nono sono serio. Ci stavo riflettendo in questi giorni, e diciamo che frequentando Camila HO PROPRIO TOCCATO IL FONDO" disse lui che sembrava sincero. "Beh, è un gesto lodevole da parte tua, ma sappi che non correrò tra le tue braccia solo perché hai ammesso di aver fatto una grande cazzata" ribatté la mora mentre attraversavano la strada. "No, questo lo so... e anzi, MI PENTO ANCHE DI QUELLO CHE HO DETTO DI MIKA". 'Ok, decisamente ha la febbre alta o qualche malattia grave' pensò Luna mentre attraversavano la strada. "Perché non dici nulla?" le domandò Matt. "Perché è tutto troppo strano. Le persone non cambiano da un giorno all'altro, Matt, e scusa ma NON CREDO TU SIA SINCERO". Calò il silenzio tra i due prima che il ragazzo iniziasse a ridere nervosamente. Solo in quel momento Luna notò che LA MANO SINISTRA STRINGEVA QUALCOSA NELLA TASCA DEI JEANS. "Matt ma cosa...? Cos'hai nella tasca?". "Vuoi davvero saperlo?" fece lui di rimando, puntandole addosso uno sguardo quasi folle. Per poco Luna non gridò quando lo vide ESTRARRE UN COLTELLO. "Oddio Matt ma..." "Taci!! Devi solo tacere, sei contenta di quello che hai fatto? Mi sono ridotto così PER COLPA TUA, credi che sia bello guardarti da lontano mentre parli con UN FINOCCHIO CHE NON TI MERITA o PASSI LA NOTTE DA UN RAGAZZO CHE NON AMI MA CHE BACI LO STESSO??? Dimmelo, TU COME TI SENTIRESTI?". Matt aveva iniziato a gridare e le si avvicinava con la mano sinistra tremante dal nervoso. Luna indietreggiò finché la sua schiena non incontrò un palo della luce. "Matt, non sei in te. Non sai quello che stai facendo e quello che vuoi, credimi se usi quel coltello te ne pentirai subito" iniziò a farfugliare pregando di dissuaderlo dal ferirla o peggio UCCIDERLA. "STAI ZITTA!!!" urlò lui prima di gettarsi su Luna. La mora non ce la fece più e cacciò un urlo spaccatimpani, chiuse gli occhi ma NON SENTÌ IL COLTELLO AFFONDARLE NEL CORPO. Anzi.... sentì QUALCOSA CADERE VERSO DI LEI E TRASCINARLA PER TERRA. Aprì gli occhi e si trovò addosso un ragazzo coi capelli castani e un giubbino di jeans. Dalla spalla destra usciva tantissimo sangue. Quando due occhi castano scuro si sollevarono verso di lei Luna si sentì morire dentro. "Shawn..." mormorò passandogli una mano tra i capelli. Lui si limitò a sorriderle prima di posarle la testa sul petto. La ragazza si guardò intorno: Matt ERA GIÀ SCAPPATO. "Bastardo, ma tanto dopo aver chiamato l'ambulanza chiamerò anche la polizia. Stavolta l'hai fatta grossa" mormorò mentre stendeva Shawn sul marciapiede e cercava di capire se respirava. 'Meno male, è solo svenuto. Respira piano ma almeno può ancora salvarsi' pensò mentre componeva il numero del 118. Nel frattempo, Katherine AVEVA VISTO TUTTO ed era pronta a seguire quei due in ospedale e soprattutto a dirne quattro a Luna.

"Sì Mika sono all'ospedale.... nooo ma che hai capito io sto bene Shawn è arrivato appena in tempo... sto aspettando che qualcuno mi dica che ne sarà DEL MIO AMICO, poi nel caso ti vengo a prendere a scuola ok? Sì? Va bene, TI AMO". Luna chiuse la chiamata con Mika e tirò un sospiro di sollievo: non sapeva che il suo ragazzo poteva essere tanto agitato quando si trattava di persone a lui care. Non appena bloccò il telefono la mora notò una ragazza venire verso di lei con passo spedito e anche un po' arrabbiato. "Ah, finalmente ti ho trovata!" esclamò quella ragazza non appena l'ebbe raggiunta. "Cosa vuoi, Katherine?" domandò Luna seccata. "Non ci arrivi? Secondo te come dovrei reagire DOPO CHE HO VISTO SHAWN SALVARE UNA RAGAZZA CHE NON LO MERITA?". Kate gridò così forte che si beccò qualche occhiataccia dai medici. "Ehm... se dobbiamo discutere usciamo, altrimenti vedi di parlare in modo civile e rispettoso per tutti SOPRATTUTTO PER SHAWN VISTO CHE CI TIENI COSÌ TANTO" fece Luna trattenendosi dallo strozzarla. "Ok ci proverò... ma voglio che tu smetta di creare così tanti problemi". Siccome l'altra non parlava, Katherine continuò: "Siccome non ci arrivi ancora te lo dico chiaro e tondo.... SONO INNAMORATA DI SHAWN, SERIAMENTE. E la cosa peggiore è che tutte le volte che sto con lui leggo nei suoi occhi che PENSA A TE, una ragazza che invece gli spezza il cuore e lo fa accoltellare da un pazzo a una settimana da una gara importantissima!!!". A Luna prudevano le mani, se non fossero state in ospedale avrebbe mollato volentieri un ceffone a quella specie di Giulietta. Per fortuna la porta della stanza di Shawn si aprì in quel momento. "Dottore" disse d'istinto non appena vide uscire un uomo in camice. "Tranquille... per fortuna avete chiamato subito l'ambulanza. L'emorragia è stata fermata, penso che appena si sveglierà avrà voglia di compagnia" "Meglio così, scusate ma ORA ME NE DEVO ANDARE" commentò Luna. Siccome scorgeva indignazione nello sguardo di Kate disse: "Sai, Shawn non ha certo bisogno DELLA COMPAGNIA DI QUALCUNA CHE NON LO MERITA E CHE GLI SPEZZA IL CUORE, NON PENSA ANCHE LEI DOTTORE?". E con queste parole girò i tacchi per dirigersi fuori dall'ospedale.

'Una ragazza che non lo merita...' 'Sono innamorata di Shawn, SERIAMENTE...' le parole di Kate le ronzavano nella testa come delle api fastidiose, e soprattutto la sua dichiarazione l'aveva un po' spiazzata. Ma perché? Luna non riusciva a capirlo, eppure era la stessa Luna che aveva proposto a Mika, IL SUO RAGAZZO, di FARLO. "Mio Dio, perché deve essere tutto così confuso?" domandò ad un certo punto mentre usciva dall'ospedale. Purtroppo per lei, però, in quella giornata doveva ancora incontrare qualcuno che lei non sopportava. "E allora? Come ci si sente ad essere la causa di così tanti problemi?". La ragazza sentì il nervoso montarle dentro e d'istinto strinse i pugni. Quando si girò e si trovò davanti CAMILA desiderò essere una leonessa per saltarle addosso e sbranarla. "E tu che cazzo ci fai qua??" domandò con una finta calma. "Che c'è? Non ci arrivi?" "Bada Camila... sono già stata insultata a sufficienza da una ragazza con cui ho parlato pochissime volte, quasi per niente... stai attenta a quello che dici perché potresti finire anche tu in ospedale" le disse Luna. "Fai come ti pare, tanto IO SONO SODDISFATTA. Sono riuscita a farti scatenare un casino, mi è bastato chiamare UNA VECCHIA CONOSCENZA DEL TUO ATTUALE FIDANZATO" fece Camila rigirando il telefono tra le mani. Luna spalancò gli occhi: "Allora sei stata tu!! Bastarda TU HAI CHIAMATO ANDREAS QUELLA VOLTA! Ma come..." "Dovresti dire al tuo ragazzo di stare più attento, ha lasciato cadere un foglietto e CASUALMENTE c'era scritto il numero di questo Andreas o ANDY, immagino che anche tu abbia visto quanto ci tenga a Mika e quanto voglia RICONQUISTARLO" "Cosa? Riconquistarlo? Camila tu non sai cosa dici...". Uno sguardo agghiacciante della ragazza la interruppe. "Lo so benissimo invece, sei tu che a quanto pare sei cieca... ma meglio così, godrò di più quando sarà lo stesso Mika a lasciarti PERCHÉ È GAY". Un rumore secco sferzò l'aria, il rumore di uno schiaffo. Nonostante la guancia le bruciasse molto (Luna sapeva picchiare duro quando era arrabbiata) Camila non distolse lo sguardo da lei, anzi sembrò volerla sfidare. "Vuoi smetterla? Fai e dici cose a caso, e perché poi? Perché ti sto sulle palle?? È per questo che hai praticamente portato Matt alla follia? Scommetto che tu eri a conoscenza DELLE SUE INTENZIONI, ma purtroppo per te ha colpito il bersaglio sbagliato". Mentre diceva queste cose Luna sentì gli occhi bruciarle per le lacrime. "Non so esattamente cosa tu voglia ricavare da tutto questo, ma sappi che non ci saranno più situazioni ambigue. Sai, come ti ho detto una ragazza che conosco a malapena mi ha appena insultato e ha detto che NON SONO ADATTA A SHAWN. Ma a me non importa, perché IO AMO MIKA, sì lo amo e non crederò mai alle tue cazzate sulla sua sessualità, anche perché a Mika NON INTERESSA PIÙ NULLA DI QUELL'ANDREAS. E detto questo me ne vado, vorrei andare a prendere IL MIO RAGAZZO a scuola". Prima di scoppiarle a piangere in faccia, Luna corse via da Camila, che nel frattempo aveva ricevuto un messaggio. "Ok, giovedì prossimo verrò a questa gara, spero per te che Mika ci sia. ANDREAS".

Io e te. Sole e lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora