DIN DON!! Il campanello fece alzare la testa a Luna mentre stava facendo dei grattini a Melachi e Amira le stava leccando la mano. Andò verso il citofono schiacciando un tasto luminoso. "Mika ciao siamo noi!" "Ehi Paloma!" rispose la ragazza. "Luna? Che ci fai a casa mia così presto?" "Ehmmmmm.... se entri te lo spiego" fece Luna un po' imbarazzata. Quando la porta si aprì le girls si alzarono dal divano per correre verso Paloma e una donna molto corpulenta per fare le feste. "Ooh ragazze per favore calm down!" disse la donna posando la borsa per chiudere la porta. "Ciao Luna" disse invece Paloma andando verso l'amica. "Si può sapere che fine ha fatto mio fratello e cosa ci fai tu qui?" "Primo: sono andato a fare un tè per la nostra ospite e a tagliare un po' di torta" esclamò Mika spuntando dalla cucina. "E secondo: è una storia un po' lunga non so se avete voglia di ascoltarla" aggiunse Luna un po' a disagio. "Oh stai tranquilla, fai come se fossi a casa tua Paloma ci ha parlato così bene di te. Piacere io sono Jonni" disse la signora Penniman porgendole la mano. Luna gliela strinse con un sorriso, Jonni le stava veramente molto simpatica. Poi però le sorse un dubbio. "Scusate ma.... chi sta guardando il tè se siamo tutti qui?" "OH SHIT!!!!" gridò Mika correndo in cucina prima che succedesse la catastrofe. "Michael per piacere modera i termini!" lo sgridò la madre recuperando le borse che aveva lasciato a terra. Si sedettero tutti e quattro al tavolo della sala da pranzo per gustarsi la merenda e parlare della visita anticipata di Luna. "Sul serio non mi aspettavo di trovarti qui così presto" esordì Paloma. "Pensavo di averti detto verso le cinque ma comunque... che è successo?" chiese poi osservando l'amica che si era rabbuiata. Luna strinse la tazzina che aveva tra le mani, prese un lungo respiro e parlò: "La verità è che sono scappata di casa. Ti ricordi quello che ti dicevo su mio padre, che secondo me si scopava una sua segretaria? Beh, È VERO! Io l'ho visto con i miei occhi e vi giuro avrei voluto picchiarlo se non fosse stato mio padre" esclamò poggiando la tazzina e stringendo i pugni. Mika le mise d'istinto una mano su uno dei due pugni. "Ero disperata, non volevo stare in quella casa con quei due.... stronzi! E niente sono scappata e sono venuta qui ho trovato Mika e.... poi siete arrivate voi" concluse la ragazza rilassandosi un poco. Paloma si alzò da tavola e corse ad abbracciarla. "Luna che brutta situazione" fece stringendola a sé. "Già, e il brutto è che non ho avuto neanche il coraggio di reagire, sono scappata, come una codarda" "Non è vero e lo sai" fece Mika senza lasciarle la mano. "Mika ha ragione. Non è vero che non hai reagito, semplicemente ti sei ricordata che l'uomo che avevi davanti in fondo è pur sempre tuo padre e quindi essendo sua figlia non avresti il diritto di picchiarlo" disse Jonni sorridendo. "Sì però l'ho insultato, gli ho dato del porco e ho perfino detto che stasera non sarei tornata a casa" rifletté Luna. "Quello si chiama istinto, ragazza mia, e purtroppo succede a tutti di non saperlo controllare" fece la donna sorridendo. "Già..." rispose solo Luna. Stava iniziando a pentirsi della sua reazione, ma purtroppo l'impulsività faceva parte del suo carattere e a volte era molto utile, molte altre le causava casini.
Passò il resto del pomeriggio dai Penniman. Lei e Paloma fecero i compiti insieme e verso le 18 tornarono a casa anche gli ultimi membri della numerosa famiglia: i figli Yasmine, Zuleika e Fortuné e il padre Michael. Luna li conobbe tutti e per la prima volta fu invidiosa di essere figlia unica. Lo confidò all'amica che, dopo una squillante risata, commentò: "Lo dici perché non stai con quattro incubi 24 ore su 24" "Già probabile" concluse la ragazza. Erano da poco passate le 18:30 quando sentì il cellulare squillare. Lo prese e... "Oddio è mia madre!" esclamò allarmata Luna mentre le mani iniziavano a tremare. Tutti si girarono verso di lei perché aveva parlato ad alta voce. "Beh rispondi no?" disse Fortuné come fosse la cosa più ovvia del mondo, e infatti venne fulminato da Mika. Intanto il telefono continuava a squillare. Il ragazzo si avvicinò a Luna, le mise una mano sulla spalla e chiese: "Che pensi di fare?". Lei lo guardò in quei bellissimi occhi, forse fu quello sguardo che le diede il coraggio di premere il tasto verde e dire: "Mamma?" "Ciao tesoro.... visto che non sei ancora tornata da casa di Paloma volevo dirti che stasera esco con due mie amiche e quindi sarete a cena tu e papà" "Ah.... ok". Pronunciò quelle parole con un nodo enorme alla gola, non voleva dire per telefono a sua madre che Lou era un bastardo, un porco e un bugiardo. "Luna? Che hai mi sembri delusa..." Accidenti a sua mamma! "Ehm no ma che dici vai pure a divertirti ne hai proprio bisogno" disse lei frettolosamente per rimediare. "Ahah grazie come sei gentile. A domani mia cara" concluse Sabina chiudendo la chiamata. "Ciao" mormorò Luna al vuoto. Allontanò il telefono dall'orecchio e d'istinto si buttò tra le braccia di Mika e pianse tantissimo. Per un attimo in casa Penniman si sentì solo il pianto della ragazza, Mika non la staccò da sé anzi la avvolse con le sue braccia mentre Paloma lo guardava storto. Dopo un po' Luna si calmò e pensò che avrebbe dovuto raccontare tutto anche agli altri membri della famiglia. "Scusate, so che è da maleducati farlo ma.... potrei fermarmi a cena da voi stasera?" chiese ancora singhiozzando. "Ma... ma certo cara" rispose Jonni carezzandole il viso. "Certo, così ci racconterai come mai SEI SCOPPIATA A PIANGERE ADDOSSO A MICHAEL!" Zuleika scandì le ultime parole mentre saliva per farsi una doccia e gli altri fratelli iniziavano a preparare la tavola.
La cena fu spettacolare. Luna scoprì che Jonni Penniman era una cuoca provetta (a volte anche aiutata da Yasmine e Paloma) e che quella famiglia era semplicemente fantastica. Tutti gentilissimi, si dimostrarono molto comprensivi quando raccontò del casino che stava per cominciare a casa sua, soprattutto perché la storia del tradimento di Lou non poteva rimanere troppo nascosta e lei non poteva sempre evitarlo stando con loro. Erano quasi le 22:30 quando pensò che era il momento di tornare a casa. "Beh io vado" annunciò Luna appena si fu sistemata. Stava andando verso la porta quando Mika la fermò: "Ehi ma vai a piedi? Sei impazzita? Mamma posso portarla io in macchina?" chiese quasi a macchinetta. Prima che Jonni potesse rispondergli era già schizzato fuori casa spingendo Luna e in poco tempo erano in strada. "Ehmmmm...." fece la ragazza in imbarazzo "grazie, ma non era il caso di disturbarti così Mika" "Stai scherzando? Ora fa buio presto ed è sera tardi. E se ci fosse in giro qualche maniaco?" disse lui concentrato sulla guida. "Ahah in effetti hai ragione. Beh, comunque grazie" concluse poggiandosi al finestrino. "Figurati" rispose lui con un mezzo sorriso. Poco dopo Mika realizzò che in realtà non sapeva le indicazioni per la casa di Luna. Lei rise di cuore per la sua distrazione, poi gli diede tutte le indicazioni. Quando arrivarono Mika spense il motore, mise il freno a mano e poggiò una mano su quella di Luna. "Ci vediamo. E mi raccomando, sii forte" le disse facendo l'occhiolino. Luna rispose sorridendo e sostenendo il suo sguardo magnetico. "Sì. Ah e... grazie per quell'abbraccio oggi mi ha fatto benissimo" disse prima di slacciare la cintura e scendere. Appena si avvicinò al cancello di casa e mise la chiave sentì Mika riaccendere la macchina e ripartire nell'oscurità, e solo in quel momento Luna riuscì a sentire il suo cuore battere un po' più forte.

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Io e te. Sole e luna
FanfictionLa vita di Luna sembrava una cosa normale, finché nella sua scuola non arriva Michael Penniman, meglio conosciuto come Mika. Ragazzo bellissimo ma molto riservato, Mika sembra nascondere un segreto, un segreto che Luna vuole scoprire. A poco a poco...