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Fece le ultime due ore (storia e matematica) con la testa da tutt'altra parte, ma tutto pur di non incrociare sua madre che quando aveva voglia tornava a casa per pranzo. Al suono della campanella aveva tirato un sospiro di sollievo e, nonostante la prof stesse annunciando l'inizio delle interrogazioni, Luna schizzò fuori dalla classe e soprattutto dalla scuola, non voleva incontrare nessuno, solo andarsene a casa e chiudersi in camera. In realtà, il suo esilio durò poco. Mancava poco alle 15 quando, scendendo in cucina per prendersi una mela, suonò il citofono. Andò a vedere chi fosse e quando vide Shawn schiacciò l'interfono: "Che cazzo vuoi?" domandò senza troppi convenevoli. "Secondo te? Sei praticamente scappata da scuola possiamo parlare?". Luna alzò gli occhi al cielo. "Ringrazia che non c'è mia madre. Entra ma solo per qualche minuto!" e detto questo aprì il cancello e la porta. Non stette neanche ad aspettarlo, lasciò che si sedesse da sé su una sedia della sala da pranzo. "Visto che posso stare per qualche minuto non mi va di mettermi comodo sul divano" spiegò il ragazzo quando Luna lo guardò strano. "Ottima scelta, e ritieniti fortunato che non ti abbia preso a schiaffi davanti a tutti" commentò sedendosi su qualche sedia più in là. "Luna perché mi tratti così? Lo sai QUELLO CHE PROVO, è stato più forte di me.... io ci provo ad accettare la tua relazione, ma come vedi..." Shawn fu interrotto da un forte rumore: Luna aveva sbattuto forte le mani sul tavolo. "Pure tu.... mia madre praticamente non può neanche più vedermi da quando ha scoperto che sto con Mika, tu cerchi in continuazione di separarci ribadendo davanti a tutti che ti piaccio.... ma dico, CHE CAZZO FACCIAMO DI MALE? E poi, tu non hai quella là, Caterina..." "Katherine" corresse lui un po' intimorito. "Fa lo stesso, comunque ti vedo cosa credi? Le fai gli occhi dolci, allora cosa perdi tempo con me?" chiese Luna tremando per il nervoso. A quel punto Shawn si alzò dalla sedia e andò a sedersi vicino a lei. Le sfiorò delicatamente una mano e, guardandola, disse: "Credi che non mi sia accorto CHE SEI GELOSA? Non sono stupido, ti vedo a scuola... quando parlo con Kate tu ti sentì esclusa, dici di essere innamorata di Mika ma chissà come mai non riesci a vedermi parlare con altre ragazze... se sono solo UN COMPAGNO DI PATTINAGGIO E UN AMICO PER TE, come mai ho l'impressione che in realtà TU VUOI CHE IO SIA QUALCOSA DI PIÙ?". Luna si sentì morire dentro, era vero, delle volte si perdeva via a guardare lui e Katherine parlare, e durante le prove di pattinaggio quando lui la sollevava o la stringeva a sé per la posa finale stava bene, ma non COME QUANDO SI STA CON UN AMICO. Però dall'altra parte c'era Mika: era con lui che si era confidata in merito a suo padre, lui aveva chiamato la polizia quando suo padre le aveva quasi spaccato la schiena, Shawn ERA ARRIVATO DOPO. Sospirò e si alzò dalla sedia: "Mi dispiace Shawn, non so cosa tu abbia pensato, ma sai già la mia risposta. Ora scusami, ma DEVO PARLARE COL MIO RAGAZZO E QUINDI TE NE DEVI ANDARE" disse mentre andava a prendere il cappotto. "Cioè vuoi andare a casa sua?" "Esatto, e ora tu esci da casa mia e te ne vai, non pensare anche lontanamente di seguirmi o accompagnarmi" rispose lei con tono tagliente dirigendosi verso la porta. Shawn si alzò mogio mogio e la seguì, non sarebbe servito a nulla insistere o mettersi a pregarla in ginocchio, stavolta forse aveva un po' esagerato.

Non appena Shawn fu abbastanza lontano, Luna iniziò a camminare con passo spedito verso casa Penniman, quando mancava sempre meno iniziò quasi a correre mentre il cuore aumentava i battiti. Temeva il peggio, soprattutto perché anche Paloma era arrabbiata con lei, per motivi stupidi peraltro. Quando arrivò quasi si attaccò al citofono, ma siccome nessuno rispondeva provò a guardare nel giardino e arrivarono Melachi e Amira scondizolando felici. "Ehi ciao bellissime" le salutò Luna, almeno loro erano contente di vederla. "Dove sono i vostri padroni? Soprattutto DOV'È MIKA?" domandò come se potessero risponderle. D'istinto si appoggiò al cancelletto e con sua sorpresa (e anche terrore) ERA APERTO. La ragazza non ci pensò due volte: raggiunse velocissima la porta pregando che anche quella fosse aperta, dietro di lei c'erano le Girls. Siccome ANCHE LA PORTA ERA APERTA, Luna si ritrovò nel soggiorno dei Penniman, sola con i cani a quanto pareva. "C'è nessuno? Mika? Paloma? Qualcuno mi sente??" iniziò a chiamare, ma a quanto pare ERANO TUTTI USCITI, quindi sì, era da sola con Melachi e Amira. 'Che strano però' pensò finché l'occhio non le cadde su una busta gialla che si trovava sul tavolo della sala da pranzo. Di fianco c'era un pacchetto di carta velina azzurra. Sulla busta e sul pacchetto c'era scritto "PER LUNA". Sentendosi come in un film thriller o horror, Luna prese con ansia la busta e la aprì. Subito RICONOBBE LA CALLIGRAFIA DI MIKA:

Io e te. Sole e lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora