敗者
Haisha - Perdente
歯医者
Haisha - Dentista
灰者
Haisha - Persona di cenere
Questo è ciò che Akuma aveva scritto su un pezzetto di carta, davanti allo sguardo sorpreso e meravigliato degli altri due.- Quindi in pratica avevamo ragione entrambi. - Disse Tenshi continuando a rimirarsi il foglietto.
- A quanto pare... - Concordò Haisha osservandolo sorpreso a sua volta.
- Quindi il tuo nome si scrive così? - Chiese il corvino indicando la prima scritta.
- Ecco... In realtà il mio è solo un soprannome, non è una cosa proprio ufficiale... Non l'ha mai scritto nessuno... -
- Quindi potrebbe anche significare "dentista"! - Disse il bambino sorridendo raggiante.
A quell'esclamazione il moro alzò gli occhi al cielo, sospirando a dir poco esasperato.
Stava quindi per rispondergli, chiedendogli di smetterla con quella sua fissazione, quando si sentì picchiettare sulla spalla.Quando si voltò, notò che Akuma gli stava porgendo il foglio di prima, solo che questa volta era cambiato qualcosa.
L'ultimo "Haisha", quello che aveva come significato "persona di cenere", era stato cerchiato.- Perché? - Chiese il ragazzo aggrottando la fronte, mentre sollevava lo sguardo verso l'altro.
L'albino non rispose, si limitò ad alzare le spalle e accennare un sorriso.
~
- Tuo fratello non è uno di molte parole, eh? - Disse Haisha quella sera, mentre Tenshi lo raccompagnava sulla strada principale, dato che non era mai stato prima in quella parte della città.
All'udire quella domanda, però, il bambino scoppiò in una fragorosa risata, quindi si voltò verso di lui e disse "bella questa!".
- Ehm... Che intendi? - Ribatté Haisha aggrottando la fronte.
- Ma come? Dicevi sul serio? - Chiese il bambino strabuzzando gli occhi sorpreso.
- Sì, certo... Che intendi dire? -
- Akuma è muto. -
- Muto!? Sul serio? -
- Bè, in realtà non esattamente. - Spiegò il bambino. - Volendo potrebbe parlare, solo che ha un problema alle corde vocali e così ogni volta che ci prova la gola gli brucia un sacco, anche se bisbiglia soltanto. Koharu dice che è meglio che non si sforzi affatto, o potrebbe continuare ad avere questo problema per tutta la vita. -
-Koharu? -
- Ma hai sentito solo questo di tutto quello che ho detto? - Ribatté il bambino ridendo leggermente. - Comunque Koharu è la figlia della signora che gestisce una piccola clinica qui vicino. -
Intanto i due erano arrivati nella strada principale, la stessa dove quella mattina Haisha aveva inseguito Tenshi in mezzo a tutte quelle bancarelle.
Ora la via era buia e deserta, non c'era praticamente nessuno.
- Bene, da qui riesco ad arrivare da solo. - Disse Haisha iniziando ad incamminarsi.
- Sicuro di voler tornare lì? - Ribatté il bambino alle sue spalle.
- Sicuro. - Rispose Haisha continuando a camminare, senza neanche voltarsi verso di lui.
- Ok, allora a domani! - Salutò il corvino.
- Sì, a do... No, un attimo! Come sarebbe a dire "a domani"!? - Esclamò il moro voltandosi di scatto.
Tenshi però era già corso via.
~
- Tre giorni? -
- Sì, esattamente da questo martedì. -
- È proprio sicura di non aver visto nessuno di loro da allora? -
- Sì, sicurissima. -
Quando Haisha giunse finalmente nei pressi dell'orfanotrofio e udì queste voci discutere dall'interno, aggrottò la fronte perplesso.
Quindi, con estrema cautela, si avvicinò a una delle finestre socchiuse che si affacciavano sul salone principale, per capire chi fosse entrato in sua assenza.
Quasi si prese un colpo nel vedere la direttrice della scuola dove andavano tutti loro in compagnia di un agente della polizia.
- È sicura che ci fossero tutti? - Stava chiedendo l'uomo, mentre con aria quasi annoiata appuntava alcune cose su un taccuino.
Vedere spettacoli del genere probabilmente doveva essere diventata una cosa abitudinaria per lui, soprattutto considerando che era stato messo a lavorare proprio lì in periferia, dove i crimini erano all'ordine del giorno.
- Che domande fa! - Ribatté la donna, visibilmente sconvolta. - Come se fossi potuta entrare lì dentro e mettermi a contarli! -
Haisha preferì non pensare al fatto che questo era proprio ciò che aveva fatto lui tre giorni prima.
- Quanti ragazzi c'erano qui all'orfanotrofio? -
- Trentatre. - Rispose subito lei. - Poi c'era la cuoca, la donna delle pulizie, la direttrice e la vicedirettrice. -
- Trentasette in tutto. - Mormorò l'uomo scrivendo nuovamente sul taccuino.
Alla vista di quella sua espressione quasi apatica, Haisha non riuscì a fare a meno di chiedersi se stesse davvero prendendo appunti o se invece stesse solo scarabocchiando cose a caso per dare l'impressione di essere davvero serio.
A quel punto nel salone comparve un'altro uomo, anch'esso con la divisa da poliziotto addosso.
- Trentasei. - Disse semplicemente.
- Bene, allora abbiamo trovato l'assassino. - Rispose l'altro. - Ora lei può andare a casa, noi procederemo con l'identificazione dei corpi, poi domani inizieremo immediatamente con le indagini. -
- Crede che sia stato uno dei ragazzi? - Chiese la donna a dir poco incredula.
- Probabilmente. - Rispose l'uomo. - Ora per favore se ne vada, così possiamo iniziare. -
"Ho perso di nuovo." Fu ciò che pensò Haisha nell'ascoltare quella conversazione.
Perché sarebbe anche potuto entrare e raccontare tutto, ma in quel caso che giustificazioni avrebbe potuto dare sul fatto di non essere andato subito a sporgere denuncia?
Ormai già lo consideravano colpevole.Ora che ci pensava, non si era mai minimamente posto la domanda su chi fosse stato l'assassino di tutte quelle persone.
Forse una parte di lui aveva deciso di considerarlo come una sorta di "giudizio divino" e così se ne era rallegrato e basta, senza farsi troppe domande.Ma non poteva continuare così, perché quando i poliziotti avrebbero concluso con l'identificazione dei corpi, avrebbero notato subito che lui fosse l'unico a mancare all'appello e così sarebbero iniziate le ricerche.
Ho perso ancora una volta...
- Che fai? Ti arrendi sul serio? -
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Loser //Yaoi//
RomanceEsiste il destino? Il corso della vita di una persona viene segnato già dalla sua nascita o è qualcosa che si forma con lo scorrere del tempo? Possono poche semplici lettere segnare a vita il destino di una persona? Perché sto facendo a voi tutte q...