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- Io... Io stento quasi a crederci... E dire che mi eri sembrata una persona tanto tranquilla... - Disse la dottoressa Shika lasciandosi andare con un sospiro contro lo schienale della sedia girevole.

- Ti ricordo che è qui perchè ha ucciso un bel po' di gente... Comunque che ha combinato il marmocchio? - Chiese invece l'altra psicologa, entrata da poco nell'ufficio.

- Ha gettato del tè bollente in faccia a otto ragazzi. -

Sorprendentemente all'udire quelle parole la dottoressa Kumaru, di solito fredda e impassibile, si lasciò sfuggire una breve risata, sotto lo sguardo allibito della collega.

- E perché l'hai fatto? - Chiese quindi la corvina, ancora con quel sorriso divertito sulle labbra. - Ah, e ovviamente puoi anche dire semplicemente "perché mi andava", non c'è problema. -

- Ma... - Mormorò la bionda, osservandola attonita.

- Continuavano a darci fastidio... - Rispose invece Haisha quasi in un sussurro, lo sguardo chino verso terra.

- Bè, per quanto fossero fastidiosi non avresti dovuto farlo... - Ribattè la corvina incrociando le braccia al petto.

- Esatto! - Esclamò Shika annuendo, felice che la collega fosse tornata in sè.

- Insomma... - Continuò però la psicologa. - Perché sprecare del buon tè per loro? Fossi stata in te prima avrei finito di bere e poi gli avrei tirato direttamente la tazza. -

- Kumaru! - La riprese subito l'altra alzandosi si scatto dalla sedia.

- Che c'è? - Ribattè la corvina alzando gli occhi al cielo. - Per una volta che sono di buonumore... -

- E questo è il tuo buonumore!? - Esclamò la bionda strabuzzando gli occhi. - Se le cose stanno così, allora ti preferisco di gran lunga quando stai tutta immusonita! -

- Quante storie per un nonnulla... - Sospirò Kumaru roteando gli occhi. - In fondo non ha fatto male a nessuno, no? -

- Tre di loro hanno ancora i segni delle ustioni! -

- "Ustioni", ma che parolone... - Ribattè l'altra sbuffando. - Esagerati... Gli si sarà al massimo arrossata un po' la faccia. -

- Ciò non significa che quello che ha fatto vada bene! - Ribattè Shika. - Insomma, non dico che bisogni punirlo o che non vada bene essere comprensivi, perchè d'altronde di solito sono io quella che lo è di più tra noi due, ma ciò non toglie che certi comportamenti non andrebbero affatto incoraggiati o lodati! -

E mentre la bionda continuava con la sua ramanzina, la corvina rivolse lo sguardo verso Haisha e Akuma, che stavano seguendo il litigio tra le due psicologhe con sguardo a dir poco allibito, e con un breve gesto del capo fece loro segno di uscire.

Haisha la osservò strabuzzando gli occhi, chiedendosi se stesse facendo sul serio e davvero lo avrebbero lasciato andare via così, senza dargli nessuna punizione. Quindi la dottoressa Kumaru fece nuovamente quel gesto e alla vista del suo sguardo, ora quasi irritato, il moro capì che era il caso di andare via e basta, prima che cambiasse idea.
Così, mentre Shika era ancora nel pieno di quella che molto probabilmente era la sgridata più lunga della sua vita, Haisha e Akuma sgattaiolarono via, sotto lo sguardo divertito della corvina.

- Ma siamo sicuri che quelle due siano le psicologhe? - Scoppiò a ridere il ragazzo quando ormai furono a debita distanza dall'ufficio delle due. - Sembravano messe peggio loro di tutti i ragazzi incontrati fin'ora messi insieme. -

Akuma annuì leggermente con il capo, sorridendo divertito, quindi fece segno all'altro di scendere le scale, tornando così al piano terra.

- Dove stiamo andando? - Chiese il moro aggrottando leggermente la fronte. - Per caso devi andare in bagno? -

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