- ...E questo è quanto. -
- Come sarebbe a dire "e questo è quanto"!? Quello che hai appena detto è a dir poco sconvolgente! -
- Ma è la verità. Se non sbaglio è la verità che mi avevi chiesto di dirti, no? -
- Sì, ma... -
- E allora non ti lamentare! - Ribatté Kafu alzando gli occhi al cielo.
- Dai, non essere sempre così antipatico. - Rise Mitsu dandogli alcune leggere pacche sulla spalla.
- Hai parlato per un'ora ininterrotta senza neanche dargli il permesso di fare delle domande, ci credo che è ancora confuso. - Aggiunse Futa.
- E va bene... - Sbuffò infine il minore volgendo nuovamente lo sguardo verso Haisha. - Puoi farmi qualche domanda se proprio non puoi farne a meno. -
- Come hanno fatto a scappare dal Centro Yatsu? - Chiese subito il moro, timoroso che se avesse esitato anche solo un istante, l'altro avrebbe potuto cambiare nuovamente idea.
- Bella domanda. - Rise il rosso prima di voltarsi verso la quinta persona presente. - Puoi illuminarci, Akuma? -
Nel sentirsi rivolgere la parola a quel modo, l'albino assottigliò leggermente lo sguardo, incrociando le braccia al petto. Ovviamente si trattava di una questione troppo complicata per poter essere spiegata solamente a gesti.
- Ecco, hai avuto la tua risposta. -
- Kafu! - Esclamarono le due cugine in tono di rimprovero.
- Che volete adesso? - Sbuffò il bambino. - Questa è la risposta che abbiamo avuto noi e questa è la risposta che ha avuto Haisha. Dov'è il problema? -
- Vuoi dire che Tenshi non ha raccontato nulla neanche a voi? - Chiese a quel punto il quindicenne prima che le due ragazze potessero ribattere nuovamente al cugino.
- Nulla. - Rispose il rosso serrando i denti. - Si sono presentati qui più o meno tre o quattro settimane fa, giusto un anno dopo che erano stati portati via. Tenshi ci ha detto solo che erano riusciti a scappare dal Centro Yatsu e che ormai non correvano più alcun pericolo dato che, come disse lui: "abbiamo aiutato una persona, quindi non siamo più costretti a rimanere lì". -
- Che significa? - Ribatté Haisha aggrottando la fronte.
- Bella domanda. - Disse nuovamente il minore. - Puoi illuminarci, Akuma? -
Ma quando si voltò, di Akuma non c'era più traccia.
~
Stava ancora piovendo quando Haisha uscì dalla pasticceria.
Erano passate più o meno quattro ore da quando Kafu gli aveva raccontato del passato dei due fratelli e da quando Akuma era scomparso.
O meglio, da quando Akuma se l'era svignata per non dover più sottostare ai loro interrogatori.
Al momento sia i ragazzi che i due proprietari della pasticceria si trovavano nell'edificio situato accanto al negozio, dove si trovava il loro appartamento, per cenare tutti insieme.
Così Haisha si era proposto per andare a cercare l'albino.Peccato solo che non avesse proprio la più pallida idea di dove iniziare le ricerche, non essendo mai stato prima di allora in quella zona della città.
- Ehi Haisha! - Sentì chiamare alle sue spalle.
Subito si voltò, vedendo così Tenshi avvicinarsi a lui di corsa.
Ironico il fatto che, nonostante stesse tenendo ben due ombrelli tra le mani, il bambino stesse allo stesso tempo anche passando come se nulla fosse in mezzo alle pozzanghere, imbrattandosi così di fango le scarpe e i pantaloni fino all'altezza delle ginocchia.
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Loser //Yaoi//
RomanceEsiste il destino? Il corso della vita di una persona viene segnato già dalla sua nascita o è qualcosa che si forma con lo scorrere del tempo? Possono poche semplici lettere segnare a vita il destino di una persona? Perché sto facendo a voi tutte q...