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- Quindi dove sei stato questa mattina? -

- Ho fatto un po' di giri... - Rispose il bambino con un'alzata di spalle mentre trascinava verso un'angolo del magazzino una grande busta nera, di quelle che solitamente vengono usate per metterci dentro la spazzatura.

- Cosa c'è lì dentro? - Chiese allora il ragazzo, sempre più incuriosito.

Dovevano esserci davvero tante cose da quanto era grande e, soprattutto, da tutta la fatica che Tenshi stava facendo per trascinarlo.

- Un cadavere. -

- EH!? - Esclamò il moro strabuzzando gli occhi, non riuscendo a credere alle sue stesse orecchie.

- È cibo, scemo. - Disse allora il corvino, scoppiando poi a ridere di fronte all'espressione sconvolta del maggiore.

E successivamente, come per dare conferma alle proprie parole, il bambino si inginocchiò a terra e aprì la busta, mostrandone così il contenuto: diverse buste e lattine di cibi vari.

- Li hai rubati? - Chiese Haisha, sorpreso da quanti fossero.

- No, li ho comprati. -

- Sei ironico? -

- No! - Esclamò l'altro sbuffando.

- E invece cos'hai lì? - Chiese il moro indicando l'altra busta che il bambino teneva tra le mani.

Questa era bianca, sempre di plastica, e sembrava di gran lunga più leggera dell'altra.

- Oh... Sai, mi hanno regalato dei cuscini. - Spiegò il bambino mostrandoglieli, per poi alzare le spalle e distogliere leggermente lo sguardo, mentre un'angolo della bocca gli si incurvava leggermente verso l'alto. - Bè... Non che voi due ne abbiate bisogno... -

- A-Ancora con questa storia!? - Esclamò Haisha avvampando.

- Certo che sì. - Rispose il minore ridendo della sua reazione. - Vi tormenterò con questa storia a vita. -

- Altro che tuo fratello, qui sei tu il diavolo. - Mormorò allora l'altro assottigliando lo sguardo.

- Bè, alla fine non c'è poi chissà che differenza, no? - Ribatté Tenshi facendo spallucce. - Non credi anche tu che tutti i diavoli un tempo siano stati degli angeli? -

- E tu non credi invece di essere un po' troppo giovane per metterti a fare il filosofo? -

- Sì, sì lo sono. -

//riferimentiaPhineaseFerbpuramentecasuali//

E di sicuro i due avrebbero continuato a discutere ancora a lungo, se in quel momento non fosse arrivato Akuma.
Il ragazzo, senza a badare minimamente a ciò di cui i due stavano parlando, si avvicinò al fratello e, in quel modo tutto loro che avevano di comunicare, inclinò leggermente il capo, per poi portarsi una mano alla gola.

- Ah giusto! Me ne stavo quasi per dimenticare! - Esclamò Tenshi sotto lo sguardo allibito di Haisha.

- Che cosa? - Chiese quindi il ragazzo, chiedendosi cos'avesse voluto dire l'albino con quei gesti.

- Mi ha chiesto se oggi dobbiamo passare da Koharu. - Spiegò il bambino.

- Koharu? -

- Sì, non ti ricordi? Te ne ho già parlato. È la figlia della donna che gestisce una clinica qui vicino. -

- E perché oggi deve andarci? -

- Perché Koharu deve fargli dei controlli mensili. - Rispose il bambino sospirando. - Bè, non che servano più di tanto... Secondo me l'ha stabilito solo per poterci vedere più spesso. -

Loser //Yaoi//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora